MaMo conquista Londra: l’arte incontra il tennis a Wimbledon
Dopo New York, l’artista umbro MaMo incanta la capitale britannica con la sua “Wimbledon Queen” presentata all’Ambasciata Italiana.
Il suo nome ormai risuona forte e chiaro ben oltre i confini italiani. Dopo aver conquistato New York, esser stato tra i protagonisti di Venezia81 e aver visto le sue opere esposte in tutta Italia, Massimiliano MaMo Donnari torna a far parlare di sé a Londra. E lo fa in grande stile, presentando la sua ultima creazione, la “Wimbledon Queen“, un tributo artistico al tempio sacro del tennis mondiale.
L’anteprima dell’opera è stata un evento esclusivo, un ricevimento di alto livello all’Ambasciata Italiana a Londra. Immaginate l’atmosfera: l’Ambasciatore Inigo Lambertini, il Console Domenico Bellantone e il Primo Segretario dell’Ambasciata, tutti lì ad accogliere MaMo. E non solo loro: personaggi di spicco come Alessandro Belluzzo, presidente della Camera di Commercio italiana in UK, il giornalista di Rai Uno Emilio Mancuso e Simone Filippetti del Sole 24 Ore, un vero sostenitore di questo progetto, hanno impreziosito la serata. Ciliegina sulla torta? La presenza di un’icona come Francesco Facchinetti e del suo concittadino umbro Nicolò Biscottini. Un parterre d’eccezione per un’opera che promette di lasciare il segno.
La Wimbledon Queen: un’opera di MaMo che rompe gli schemi
L’ironia e lo stile di MaMo
La Wimbledon Queen non è una semplice statua. È un’esplosione di concetti, un’opera che, come spiega lo stesso MaMo, “…in concomitanza con l’apertura del leggendario torneo di Wimbledon, mi ha portato a vivere un’esperienza unica in cui arte, sport e ironia si sono intrecciati in un racconto elegante ma irriverente”. Questa regina contemporanea, vestita di bianco in perfetto stile tennistico, tiene tra le mani una racchetta spezzata. Un messaggio forte e chiaro: l’arte, proprio come il tennis, deve avere il coraggio di “spaccare“, di innovare, ma sempre con un tocco di stile, quel “sour fair” che è tanto britannico quanto l’essenza di Wimbledon.
In questa cornice di raffinata eleganza, si è discusso di tennis, arte, cultura e dell’immancabile italianità, coinvolgendo collezionisti, manager sportivi, ex campioni e appassionati. Un vero e proprio crocevia di menti e passioni.
L’ispirazione di Wimbledon
Il giorno successivo alla presentazione, l’artista ha avuto il privilegio di visitare il “Tempio” di Wimbledon. “Camminare su quei prati, respirare la storia e il fascino di Wimbledon è stato qualcosa di indimenticabile, un’esperienza che ha elevato ulteriormente il senso e il valore della mia Wimbledon Queen”, ha raccontato MaMo. Un’avventura straordinaria che ha unito arte, sport e cultura sotto il segno dell’eleganza britannica e del genio italiano. Un’esperienza che, ne siamo certi, segna solo l’inizio di nuovi e ambiziosi progetti per questo talento tutto italiano. Il successo di MaMo non accenna a fermarsi, e noi non vediamo l’ora di scoprire la sua prossima mossa