Riceviamo e Pubblichiamo

Riceviamo e Pubblichiamo: Intervista esclusiva per America Oggi a Francis Ford Coppola

Riceviamo dal collega Biagio Maimone, l’intervista realizzata nel mese di Ottobre del 2018 per il Quotidiano America Oggi al regista Francis Ford Coppola, della quale vi proponiamo un estratto.

Riceviamo e Pubblichiamo

Ritengo che gli italiani siano brave persone” ha affermato il regista Francis Ford Coppola in un’ intervista rilasciata a Biagio Maimone per il quotidiano America Oggi, riferendosi alla problematica dell’immigrazione, dicendosi convinto che “prevarrà la benevolenza e la gentilezza degli italiani” nell’affrontarla.

“L’America ha goduto di molti benefici provenienti dagli immigrati italiani” ha rimarcato, facendo riflettere sul valore che l’immigrazione può generare per le Nazioni che ne sono coinvolte.

Chiedendogli, inoltre, quali azioni si dovrebbero intraprendere per progredire, per svilupparsi e fare in modo che la nostra terra diventi accogliente per le giovani generazioni, ha replicato sostenendo che “Ciò che tutti gli italiani possono fare a favore della propria terra è stipulare un patto nazionale, indire un “referendum” che stabilisca di dire solo la verità”, ponendo in luce, in tal modo, il valore della verità perché si affermi lo sviluppo umano.

Gentile Maestro Francis Ford Coppola , desidero, innanzitutto, ringraziarla per aver accolto la mia richiesta. Sono molto lieto, pertanto, di poter intervistare uno dei maggiori e più illustri cineasti della storia del cinema ed anche lieto di condividerne le origine lucane. E’ noto il suo grande amore per l’Italia ed, in modo particolare, per Bernalda, dove sono nati i Suoi nonni. Si può ritenere che l’Italia, oltre ad essere la terra delle sue origini, rappresenti per lei anche una delle fonti ispiratrici della Sua arte?

Mio nonno Agostino Coppola è nato in Italia, a Bernalda, in Lucania. Sono un italo-americano orgoglioso delle proprie origini e dell’eredità ricevuta da esse. L’Italia, indubbiamente, ha donato il suo mirabile contributo all’arte, alla musica, alla scienza e a tutte le forme di produzione, spesso le migliori del mondo.

L’Italia è stata la terra dalla quale sono emigrati molti italiani per raggiungere l’America, vista come la terra del benessere. Essi hanno affrontato, in modo sofferto, la sfida dell’inserimento nel contesto socio- economico del continente americano, per essi sconosciuto. Il fenomeno definito con il temine “mafia”, al di là della violenza che la connota, rappresenta certamente la scelta di un percorso non legale, che intende introdursi nel potere economico di un continente ricco.
Nel film “Il Padrino”, che è uno tra i più travolgenti capolavori della Sua cinematografia, si evidenzia l’interpretazione di tale fenomeno socio – economico in termini storicistici ed esistenzialistici, perché sia compreso nel suo significato più profondo. Certo, con l’intento di debellarlo, proprio in quanto un mondo civile è fondato sulla legalità e sulla giustizia. Sue riflessioni in merito.

Molti sono gli italiani che, attraverso le proprie capacità, hanno voluto conquistare l’America, personaggi come lei, i quali hanno testimoniato l’eccellenza italiana nel mondo della creatività. Il cinema è l’ambito nel quale molti italiani, in America, sono stati testimonianza di grande talento.

L’America ha goduto di molti benefici provenienti dagli immigrati italiani, non solo nell’ambito del cinema, ma anche della fisica nucleare, della medicina, dell’innovazione industriale, della cucina, e di tutte le arti. Ritengo che tutti gli esseri umani, specialmente gli italiani, siano fantastici! Ecco perché la mia previsione per il futuro è positiva.

All’inizio del terzo millennio, la storia ripropone il dramma dell’emigrazione sulle coste italiane, come, negli anni trenta del secolo passato, sulle coste dell’America. E’ sempre l’essere umano che va in cerca di un mondo migliore, che gli offra benessere? Come interpreta tale fenomeno?

Ritengo che gli italiani siano brave persone. Sono certo che la benevolenza e la gentilezza degli italiani prevarranno nell’affrontare tale problematica.

Le chiedo se le piacerebbe vivere in Italia e se produrrebbe un film nel nostro Paese, con attori italiani?

Magari ! Mi piace lavorare con gli attori italiani. L’intera popolazione italiana pullula di talenti naturali. E’ sempre un piacere lavorare con loro. Che film farò in futuro, solo Dio lo sa.

Quale regista italiano contemporaneo ritiene possa considerarsi un grande maestro del cinema, anche a livello internazionale?

Registi italiani viventi? So che abbiamo perso il grande Mario Monicelli e il grande Francesco Rosi. Il caro Bernardo Bertolucci è ancora con noi ed è sempre fonte di creatività. Molti sono i grandi talenti. Avrei bisogno di tante ore per rispondere a questa domanda: senza dubbio è immensa la genialità sia del padre del cinema italiano moderno Roberto Rossellini, sia di Visconti, di Fellini e di tanti altri! Non posso enunciare cinquanta o più nomi, come Germi, Antonioni, Wertmuller, De Sica, Pasolini, Bertolucci, Bellochio, Petri, Scola, Dino Risi … Devo fermarmi!

Infine, le chiediamo un Suo messaggio ai cittadini italo – americani e ai lettori di “America Oggi”

Mio padre e mia madre mi hanno educato affermando: “Sei fortunato in quanto sei italo-americano: difatti, l’America è il più grande Paese del mondo. Sei, nello stesso tempo, italiano: gli Italiani hanno regalato all’umanità i più grandi doni nel campo dell’arte, della musica, dell’alimentazione, della scienza e della cultura”.

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