Molière in bicicletta, la recensione

Una riflessione sull’arte della rappresentazione come specchio del vivere e degli esseri umani. Il regista, reso famoso dal film ‘Le donne del 6° piano’, si diverte a mettere in crisi, ridicolizzandoli, gli automatismi su cui la società si fonda. E così i due protagonisti – gli strepitosi Fabrice Luchini e Lambert Wilson, che interpretano il ruolo di due attori molto diversi tra loro – si scontrano a colpi di versi e di strofe recitando a turno l’Alceste di Molière.

Nel film, presentato in anteprima al festival di Torino, anche l’attrice italiana Maya Sansa. Le sequenze sulle due ruote sono tra i momenti più felici della pellicola. Le pedalate dei due protagonisti sono infatti occasione di confidenze, chiacchiere e scherzi.

Serge ha abbandonato la carriera d’attore per ritirarsi in una casetta sull’Île de Ré, dove vive come un eremita. A interrompere il suo burbero isolamento arriva Gauthier, amico e collega sulla cresta dell’onda, che gli propone di recitare insieme a teatro Il misantropo di Molière. Serge è scettico, ma chiede a Gauthier di restare qualche giorno per provare entrambi la parte del protagonista, Alceste. L’amicizia ritrovata, la poesia di Molière e l’incontro inaspettato con una donna italiana, Francesca, sembrano restituire a Serge la gioia di vivere, ma i rapporti tra i tre si riveleranno meno facili del previsto…

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