Linea D'Ombra, XXIII edizione. Foto di Jacopo Naddeo
Linea D'Ombra, XXIII edizione. Foto di Jacopo Naddeo.

Linea D’Ombra, XXIII edizione

Otto giorni intensi dedicati al cinema e ai racconti dei tanti protagonisti per la XXIII edizione del festival Linea D’Ombra, storica iniziativa che si è svolta a Salerno dall’8 al 15 dicembre 2018.

Linea D'Ombra, XXIII edizione. Foto di Jacopo Naddeo
Linea D’Ombra, XXIII edizione. Foto di Jacopo Naddeo.

Da parte del direttore artistico Luigi Marmo e dal Presidente dall’Associazione SalernoInFestival Peppe d’Antonio va un grazie enorme ai protagonisti e soprattutto ai circa 200 giurati (formati da studenti universitari, studenti di scuole superiori e dal pubblico) che hanno dato un senso compiuto ai concorsi.

Grazie ai registi del calibro di Gipi, Antonio Capuano, Luca Miniero e gli attori Paolo Ruffini, Biagio Izzo, Tony Tammaro e alla sceneggiatrice Monica Vittucci che con i loro incontri dedicati “agli eori della loro vita” hanno raccontato i sogni, la speranza e le visioni che trasmettono nei loro lavoro cinematografici.

Un grazie particolare ai racconti e alle analisi lucide e veritiere dei giornalisti Amedeo Ricucci e Fouad Roueiha che ci hanno catapultato in una visione completa della drammatica, e complessa, faccenda socio-politica del medio oriente e a Sabaku No Maiku per averci aperto una finestra sul mondo del videogioco come prodotto artistico.

I premiati

E infine grazie al pubblico, oltre 4500 presenze, e a tutti partecipanti ai concorsi dove svettano i vincitori di questa edizione:

  • Miglior cortometraggio sezione CortoEuropa – Giuria Popolare: “THE INVISIBLE HAND OF ADAM SMITH” di Slobodan Maksimovic (Slovenia)
  • Miglior cortometraggio sezione CortoEuropa – Giuria Esperti: “BACKGROUND” di Tony Bestard (Spagna)
  • Menzione speciale cortometraggio sezione CortoEuropa – Giuria Esperti: “WITHOUT WATER” di Eneos Çarka (Albania)
  • Miglior cortometraggio animato sezione VedoAnimato – Giuria Junior: “THE N.A.P.” di Adolfo Di Molfetta (Italia)
  • Miglior cortometraggio animato sezione VedoAnimato –Giuria Esperti:“THE BIRD & THE WHALE” di Carol Freeman (Irlanda)
  • Menzione speciale cortometraggio animato sezione VedoAnimato Giuria Esperti: “GOODBYE MARILYN” di Maria Di Razza (Italia)
  • Miglior documentario sezione LineaDoc– Giuria Giovane: “IL PITTORE DELLA TENDA” di Renato Lisanti (Italia)
  • Miglior video verticale sezione VedoVerticale – Giuria Junior: “IL NOME CHE MI HAI SEMPRE DATO” di Giuseppe Alessio Nuzzo (Italia).

Le dichiarazioni

Peppe D’Antonio: “E’ stato un successo oltre ogni previsione, sia per la quantità di pubblico presente alle singole proiezioni e agli incontri, che per la felicità con cui questo pubblico ci ha accompagnato in otto giorni. Merito del progetto voluto da Luigi Marmo, e dello staff, davvero di eccellente livello, veri professionisti con esperienza e capacità non comuni.

Credo che, se le condizioni ce lo consentiranno, continueremo su questa strada presentando a Salerno un prodotto internazionale di qualità e aperto alla nuova realtà del cinema “espanso”, alle suggestioni tecno-estetiche del digitale.

Ovviamente, restano le preoccupazioni storiche del festival. Non abbiamo certezza né dei tempi né della quantità di risorse disponibili. Non ci sono spazi adatti alla nostra programmazione. Moltissimi giovani, alcuni impegnati al festival da anni, hanno dovuto o sono costretti a migrare e infine, il lavoro intellettuale appare sempre più sottopagato, precario. Insomma le linee d’ombra non offuscano la bellezza dell’insieme, ma certo creano non poche preoccupazioni“.

Luigi Marmo: “Possiamo ritenerci soddisfatti della XXIII edizione del Festival. Il ritorno alle origini, il ritorno al cinema ha vinto la sua grande scommessa. Siamo felici di poter pensare che ci sia ancora un pubblico che ama il cinema e che ama la sala cinematografica.

Nonostante gran parte del pubblico di Linea D’Ombra è fuori, per via del fenomeno migratorio che ha portato gran parte dei giovani tra i 25 ed i 40 anni fuori da Salerno e a volte fuori dall’Italia, abbiamo avuto un grande seguito di pubblico giovane. Siamo soddisfatti per tutta la serie di incontri che hanno reso viva la Sala Pasolini.

Ci piacerebbe avere più libertà come festival per indagare le nuove forme dell’audiovisivo, ci piacerebbe avere più tempo per programmare le attività. Sentiamo fortemente la necessità di strutture all’interno della città di Salerno per poter continuare una programmazione cinematografica di alto livello e per poter continuare a migliorare il nostro progetto”.

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Redazione Giornalistica

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