Pitigliani Kolno’a Festival 2013

Il programma del Pitigliani Kolno’a Festival

Pitigliani Kolno’a Festival, kermesse di cinema giunta alla sua ottava edizione, diretta da Dan Muggia e Ariela Piattelli, che propone – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso la Casa del Cinema  e il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani di Roma, nuovi titoli e prestigiosi ospiti legati al cinema israeliano e di argomento ebraico.

Il programma di domani del Pitigliani Kolno’a Festival, martedì 5 novembre prevede in sala Deluxe alle ore 20:00, presentato in sala dal regista Ran Tal, il documentario The Garden of Eden, già premiato al Festival di Gerusalemme, che ritrae, catturando la bellezza del ciclo delle stagioni e scoprendo storie umane personali e collettive, un anno di vita di Gan HaShlosha, uno dei più grandi e frequentati parchi in Israele, conosciuto come il Sakhne. Quindi, alle ore 21:30, per la sezione Percorsi ebraici, il documentario italiano Il viaggio più lungo: gli ebrei di Rodi, diretto da Ruggero Gabbai, che presenterà in sala il film, con Marcello Pezzetti, Direttore Scientifico del Museo della Shoah e Sami Modiano, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti.

Prodotto tra gli altri dal Museo della Shoah di Roma e dal Memoriale della Shoah di Milano Binario 21, racconta come per secoli l’isola di Rodi abbia avuto un’importante comunità ebraica. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fino all’estate del 1943, Rodi rimase sotto il controllo del governo fascista italiano, il quale, pur avendo emanato già nel 1938 le leggi razziali, di fatto non mise in pratica nessun atto violento verso la comunità, che non venne pertanto deportata nonostante le incessanti pressioni naziste.

Il film ripercorre la vicenda degli ebrei italiani dell’isola attraverso gli ultimi testimoni del tempo. In sala Kodak alle ore 19:00, il documentario I Guardiani d’Israele – The Gatekeepers, di Dror Moreh, distribuito in Italia da I Wonder in collaborazione con Unipol Biografilm Collection. Un film che ha fatto discutere, non solo in Israele: sei ex capi dei servizi segreti israeliani, lo Shin Bet, raccontano per la prima volta la loro verità. Un racconto dietro le quinte sul conflitto che ha insanguinato il Medioriente. Rifiutando lo schermo del segreto di Stato, i sei protagonisti  svelano un racconto diretto, brutale, a tratti terrificante nella sua cieca logica della “ragione superiore”.

Le interviste, alternate a rari materiali d’archivio, formano una contro-storia in cui l’autorevolezza dei protagonisti non lascia illusioni: anche i crimini e il sangue sono parte di un disegno che prosegue con ostinata coerenza dal 1948. Alle ore 21:00, il regista Matteo Bellinelli e Katia Tenenbaum presentano al pubblico il documentario Birobidzhan – La musica dell’anima, prodotto dalla Radiotelevisione svizzera. La Terra Promessa esiste? Per molti si trova nell’ultimo lembo dell’Estremo Oriente russo, oltre la Siberia, in Birobidzhan, a lungo definita “la prima Israele”, dove Stalin, nel 1932, fondò l’omonima Repubblica Autonoma Ebraica, ideata per accogliere tutti quegli ebrei russi che volessero vivere, più o meno volontariamente, su di una “loro” terra, secondo ideali e valori consoni alla propria storia, tradizioni e lingua, lo yiddish, che si parla ancora a Birobidzhan, a distanza di 80 anni.

La location del festival si sposta quindi, solo per l’ultimo giorno del festival, mercoledì 6 novembre, in zona Trastevere, presso il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani (via Arco de’ Tolomei, 1). Alle ore 18:30, è la danza contemporanea israeliana ad essere protagonista di Let’s dance, documentario di Gavriel Bibliovic, che racconta, con interviste ai più celebri coreografi israeliani e materiale d’archivio e video-danze, l’influenza tedesca e americana e il successo nei teatri di tutto il mondo di questa danza raffinata. Quindi, a partire dalle ore 19:30, l’Omaggio al regista Ran Tal, che presenterà di persona al pubblico romano due suoi recenti documentari. Sarà infatti proiettato alle ore 19:30 The Garden of Eden, già premiato al Festival di Gerusalemme, che ritrae, catturando la bellezza del ciclo delle stagioni e scoprendo storie umane personali e collettive, un anno di vita di Gan HaShlosha, uno dei più grandi e frequentati parchi in Israele, conosciuto come il Sakhne.

Quindi, alle ore 21:00 al Pitigliani Kolno’a Festival, Sira Fatucci modererà l’incontro con il regista Ran Tal, per la proiezione del pluripremiato Children of the sun, già vincitore del Primo Premio nella sezione Documentari al Festival di Gerusalemme, che, tra nostalgia e memoria traumatica, tra l’incubo dei bambini costretti a dormire lontano dai propri genitori e la felicità causata dalla consapevolezza di crescere nell’indipendenza totale, racconta la storia dei primi anni del Novecento dei kibbutzim israeliani, aziende agricole un tempo di stampo socialista che sperimentavano la vita collettiva cercando di rivoluzionare i cardini della società.

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