Italian Miracle

Italian Miracle: successo per la presentazione del corto

Italian Miracle

Un’atmosfera rilassata e familiare quella che ha pervaso martedì 5 maggio il Foyer del Teatro Marrucino, la cui gestione culturale è affidata alla Rea.Pro.Gi., società di event marketing, durante la presentazione del cortometraggio “Italian Miracle” del regista teatino Francesco Gabriele, che verrà proiettato durante un Festival di prestigio quale quello di Cannes nella sezione Short Film Corner.

Forte della sua formazione professionale da cui sono conseguite variegate esperienze, nonostante la sua giovane età, nel mondo del cinema tra Londra e Los Angeles, Francesco ha voluto omaggiare la sua terra, l’Abruzzo, a cui è sempre rimasto particolarmente legato, supportato in questa magnifica esperienza da uno staff entusiasta e con un curriculum di tutto rispetto.
Con lui stamattina a presentare il lavoro svolto, Pietro Marchesani, attore non professionista ma dall’indubbio talento, che ha dichiarato: “Quello che posso dire a chi non ha mai avuto un’esperienza del genere cosa è che innanzitutto è stato un percordo molto bello; Francesco è cinema; lavorare insieme allo staff è stato molto bello (e anche faticoso; dalle 8 di mattina ale 19 di sera); noi sul set eravamo in tre ma tutta la scena veniva ripetuta quattro volte e poi montata; sono rimasto davvero basito per com’è stato realizzato tecnicamente Italian Miracle; del resto Francesco ha studiato parecchio.”
Tra aneddoti e risate, Francesco ha aggiunto: “Pietro era l’unico attore non professionista; nessuno ci credeva quando l’ho detto; l’intero staff è formato da persone che svolgono il proprio lavoro nell’ambito del cinema; Giacomo (direttore della fotografia, ndr) ha anche lavorato con Ridley Scott”.
Marcello Pescara, in rappresentanza della Rea.Pro.Gi ha dichiarato: “Siamo in questo bellissimo ambiente; non poteva essere scelta migliore location, perché qui sono passati anche attori importanti quali Carmelo Bene, Luca De Filippo, Sergio Castellitto, Giorgio Albertazzi; non può quindi che essere di buon auspicio per la carriera di questi due teatini doc; un po’ è anche merito mio, perché quando abbiamo intrapreso quell’avventura di “Chiese e Ottese”, di cui sono l’ideatore insieme a mia moglie, la prima persona a cui abbiamo pensato è stata proprio Pietro e poi Alceo (l’altro componente del trio comico); quell’intuizione (oggi ne ho avuto la prova) non è stata sbagliata”.

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Redazione Giornalistica