Attitudini: Nessuna per la regia di Sophie Chiarello è un viaggio toccante tra amicizia, talento, successi del leggendario trio comico.
Il 4 dicembre non segna solo l’arrivo della tradizionale uscita cinematografica natalizia, ma un appuntamento imperdibile che getta uno sguardo intimo e inedito dietro le quinte del trio comico più amato d’Italia: Aldo, Giovanni e Giacomo. Arriva nelle sale, distribuito da Medusa Film, il film documentario «Attitudini: Nessuna», diretto con sensibilità da Sophie Chiarello. Questa pellicola, una produzione Agidi Due in associazione con Medusa Film, Indigo Film e Driadi, è più di un semplice riepilogo di carriera; è un viaggio emozionante alle origini di un legame che è diventato una vera e propria leggenda della comicità italiana.
Un ritorno alle origini per svelare l’uomo dietro al comico
Sophie Chiarello, già collaboratrice del trio, accompagna Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti in un percorso a ritroso, un «ritorno alle origini» che spazia dai primi anni all’oratorio fino al successo travolgente. Il documentario si focalizza sul lato più umano e vulnerabile dei tre artisti, spesso schivi e introversi al di fuori del palcoscenico. Le recensioni della critica, infatti, evidenziano proprio questa «coraggiosa vulnerabilità», sottolineando come la regista sia riuscita a far prevalere le persone sui personaggi.
- L’Amicizia come Motore: Al centro della narrazione non c’è solo il talento, ma il profondo legame di amicizia e la scelta, coraggiosa per l’epoca, di lasciare il “posto fisso” per inseguire un sogno. L’obiettivo è esplorare la chimica e la complicità che hanno trasformato un duo in un trio e, infine, in un fenomeno generazionale.
- Successi e Insufficienze: Il film non ignora i passaggi difficili, come l’insuccesso di alcune pellicole come Fuga da Reuma Park, dimostrando come il trio abbia sempre guardato in faccia i momenti meno brillanti, stimolando una riflessione sul perseveranza e sul costante desiderio di far ridere.
L’importanza del “Clown Solo”: la chiave della loro comicità
Una delle citazioni chiave che emerge dalla narrazione e dalle interviste di settore è la definizione che i tre danno di sé stessi: «Noi siamo tre clown, ma insieme diventiamo un clown solo».
Questa affermazione racchiude l’essenza della loro arte: l’abilità di fondere le individualità (il pigro Aldo, il nevrotico Giovanni, il malinconico Giacomo) in un’unica entità scenica, capace di toccare corde universali. Il documentario svela anche aneddoti importanti, come l’origine di personaggi cult e intramontabili come Tafazzi, dimostrando come le loro attitudini – o la loro “nessuna” attitudine, come suggerisce il titolo in un gioco di autoironia – siano la vera benzina di una carriera trentennale.
Le prime recensioni lo descrivono come un «commovente album di famiglia» e un «ritratto epocale» che celebra un viaggio a ritroso non intriso di nostalgia, ma illuminante sul concetto di libertà e sul «miracolo Aldo, Giovanni e Giacomo».
Se amate il trio, preparatevi a un’opera da non perdere: il 4 dicembre l’appuntamento è al cinema per scoprire una storia di riscatto sociale e passione che, anche dopo tanto tempo, lascia aperta la porta a nuovi progetti futuri, dimostrando che l’addio, per loro, non è un’opzione.
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