“La Grazia” di Sorrentino apre Venezia82

Toni Servillo in una scena di "La Grazia" di Paolo Sorrentino

“La Grazia” di Sorrentino apre Venezia82

Un Presidente tra perdono ed eutanasia: il film “La Grazia” di Paolo Sorrentino con Toni Servillo, divide e conquista.

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L’82ª Mostra del Cinema di Venezia si è aperta il 27 agosto 2025 con «La Grazia», il nuovo film di Paolo Sorrentino: protagonista Toni Servillo nei panni di un presidente della Repubblica alle prese con una legge sull’eutanasia e con delicate richieste di grazia. Un’apertura di forte impatto, già in Concorso per il Leone d’Oro.

La Grazia: trama, temi e cast

Un presidente davanti al dubbio (parola chiave)

Il film segue i mesi finali del mandato del presidente Mariano De Santis: la firma di una legge attesa dal Paese e due istanze di perdono mettono in cortocircuito coscienza, diritto e responsabilità. Sorrentino sceglie un tono più austero del solito, pur senza rinunciare a lampi di ironia, per scandagliare i dilemmi morali del potere. «Un film che interroga l’Italia su vita, morte e misericordia».

Il cast e le collaborazioni

Accanto a Servillo troviamo Anna Ferzetti e un ensemble che include Milvia Marigliano, Massimo Venturiello e Orlando Cinque. Alla fotografia c’è Daria D’Antonio. La produzione è di The Apartment (Fremantle) con Numero 10 e PiperFilm; MUBI detiene i diritti mondiali (esclusa l’Italia). «Un team che consolida la sintonia creativa del regista».

Perché il film è già un caso

Ricezione a Venezia e lettura politica

Le prime recensioni parlano di un ritorno in forma: emozione, sincerità politica e un presidente “di principi” che fa da specchio all’attualità italiana. Tra i riferimenti critici emergono riflessioni su equidistanza e responsabilità di chi guida le istituzioni. «Scegliere è prendere posizione, anche quando costa».

Tra realtà e finzione: l’eco del dibattito pubblico

L’intreccio dialoga con temi reali — eutanasia e clemenza presidenziale — senza mimare persone esistenti, preferendo un personaggio composito. Sorrentino, spiegano le cronache dal Lido, usa il cinema per riaccendere il dibattito su nodi che il Parlamento fatica a sciogliere. «Il potere è umano quando accetta il dubbio». In Italia la distribuzione è PiperFilm; la release in sala è prevista nel 2026.

In sintesi: con «La Grazia» Sorrentino sposta l’asse dal barocco al rigore morale, affidandosi a Servillo per un racconto che mescola intimità e cosa pubblica. Che la si ami o la si contesti, è il film di cui oggi si parla — dentro e fuori la Sala Grande.

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