Gianni Franco
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Gianni Franco: sogno un ruolo da Babbo Natale

Da poco nei panni di un nostrano Babbo Natale in “The Christmas Show”, Gianni Franco ci parla dei suoi trascorsi attoriali e di ciò che gli porterà il futuro a livello lavorativo.

Un film con Carlo Verdone, “Si vive una volta sola”, realizzato in Puglia, e “Vita da Carlo 2”, di cui non può anticiparci ancora nulla. Un tuffo nei suoi trascorsi artistici, nei suoi ricordi.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Gianni Franco. Come procede il tuo vissuto?

Il mio vissuto, specie a livello attoriale, procede bene. Attualmente sono impegnato sul set del nuovo film di Carlo Verdone.

Una vita legata alla recitazione ma, esattamente, come ha avuto inizio tutto ciò?

Il mio inizio, in ambito recitativo, avvenne a Collegno, in Piemonte, dove vivevo. Ho cominciato a recitare con una compagnia comica dialettale che si chiamava, Campanini Barbero. Fu proprio Franco Barbero a propormi di fare l’attor giovane. Non avevo mai recitato prima d’ora. Occorreva un attore di bell’aspetto e così, dopo pochi minuti dal provino, Casaleggio, l’impresario, mi fece firmare il contratto.

Un particolare aneddoto legato al tuo percorso artistico che ricordi sempre con piacere?

Ricordo con simpatia l’aneddoto legato al film di Dino Risi, “Il commissario Lo Gatto”, per via del nome del mio personaggio, “Bazzuca”, nudista superdotato. Il regista, insieme al cast, mi prendeva in giro sostenendo che fossi davvero superdotato, come doveva essere nella pellicola.

Abbiamo avuto modo di vederti nel film “The Christmas Show”, diretto da Alberto Ferrari, insieme a Raoul Bova, Serena Autieri, Ornella Muti e molti altri artisti. Cosa puoi dirci sul tuo ruolo, sui rapporti intrattenuti sul set?

Interpreto una specie di Babbo Natale dei giorni nostri in “The Christmas Show”. Sul set i rapporti sono stati ottimi con tutto il resto del cast e con lo stesso regista, Alberto Ferrari.

Presto potremo anche vederti nella seconda stagione di “Vita da Carlo”, nelle vesti di un caro amico dello stesso Verdone, attualmente in lavorazione. Cosa puoi anticiparci su questa esperienza e sul piacere di poter essere nuovamente al fianco di Verdone?

Di esperienze con Verdone ne ho già avute a partire da “I due carabinieri”, “Maledetto il giorno che ti ho incontrato” e l’ultimo film girato in Puglia, “Si vive una volta sola”. Per quanto riguarda “Vita da Carlo 2” non posso ancora anticipare nulla ma sento di dire che Carlo è una persona buona, un regista umano e accondiscendente, una persona davvero squisita, d’altri tempi. Ritengo sia un vero onore poter lavorare con lui e un vero divertimento. Gli voglio molto bene!

Tante le esperienze televisive a cui hai preso parte in passato, così come le occasioni teatrali. Quale ricordi con più piacere?

Ricordo con piacere l’esperienza con Anton Giulio Majano ne “L’amante dell’orsa maggiore” in cui ebbi l’onore e la fortuna di sostituire un precedente attore che lasciò il ruolo per seguire la strada del doppiaggio. Ho sostituito, inoltre, teatralmente parlando, Silvano Spadaccino, dopo tre ore di prove serrate, a Torino ne l’Otello, continuando la tournée in Sicilia, debuttando al Teatro Greco. L’esperienza più bella resta quella de “L’amante dell’orsa maggiore”, proprio con Majano, un secondo padre per me che amavo chiamare Giulio. A Franco Barbero, invece, mi lega un piacevole ricordo perché fu lui a scoprirmi e a portarmi in teatro.

Hai avuto modo di prendere parte anche alla soap opera più longeva che abbiamo in Italia, “Un Posto al Sole”. Quale ricordo porti con te da quella esperienza e che ricordo hai del cast con cui hai avuto modo di interagire all’epoca?

Ad Un Posto al Sole interpretavo l’ingegner Zanetti, molto amato dal pubblico femminile, per l’età di un tempo, per il mio aspetto. Purtroppo il mio personaggio fu cancellato, dopo un anno e mezzo di successi, e dovetti così dare il mio addio a Napoli ed al meraviglioso cast della soap con cui avevo grande accordo.

Chi è Gianni Franco a telecamere spente, nel suo quotidiano?

Gianni Franco ama il suo lavoro e odia le polemiche. Chiedo soltanto di lavorare con onestà e di vivere di questo lavoro con meritocrazia e con la passione di sempre.

Cosa consiglieresti ai giovani che pensano di voler intraprendere il tuo stesso percorso artistico?

Consiglio ai giovani di dedicarsi ad uno studio serio e di scegliere una scuola che mostri loro la giusta strada da seguire. Non fatevi ingannare da niente e nessuno! Si tratta del lavoro più bello del mondo quindi non posso che augurare a tutti il meglio, tutta la fortuna possibile.

Se di sogni si parla, cosa ti auguri di poter ancora concretizzare in futuro per Gianni Franco?

Mi piacerebbe terminare la mia carriera da attore come protagonista di un film di Natale nel ruolo principale, proprio quello di Babbo Natale. Ne sarei davvero felice! Vi ringrazio per questo spazio, per questa intervista. Un saluto a tutti i lettori!

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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