Sharon Stone e Sydney Sweeney. Frame da videoclip
Sharon Stone e Sydney Sweeney. Frame da videoclip

Stone difende Sweeney per la libertà di espressione

Sharon Stone difende Sydney Sweeney dalle accuse di eugenetica per lo slogan American Eagle. Il dibattito.

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Un turbinio di polemiche ha investito Hollywood e il mondo della moda in seguito alla campagna pubblicitaria di American Eagle con protagonista l’attrice di Euphoria, Sydney Sweeney. Lo slogan – “Sydney Sweeney has great jeans” – giocava sull’omofonia con “genes” (geni), ma il gioco di parole ha sollevato accuse di richiamare concetti legati all’eugenetica e a ideali di bellezza stereotipati, soprattutto in virtù dell’aspetto fisico “tradizionale” dell’attrice (bionda, occhi azzurri).

A Los Angeles, sul palco del Variety Power of Women, una voce autorevole si è levata a difesa di Sweeney: quella di Sharon Stone, icona di Hollywood e co-star dell’attrice nella terza stagione di Euphoria. L’intervento di Stone va oltre la singola campagna, trasformandosi in un potente messaggio sulla libertà di abbracciare la propria sensualità e la propria identità senza timore di giudizio.

La Polemica: Un Gioco di Parole Che Diventa Caso Internazionale

La campagna di American Eagle, lanciata circa tre mesi fa (Agosto 2025), è diventata rapidamente un caso internazionale. Il gioco di parole “jeans/genes” era un chiaro riferimento sia al capo di abbigliamento promosso sia alle qualità “naturali” dell’attrice. Tuttavia, l’associazione con la bellezza tradizionale di Sweeney (come riportato da Sky TG24 e Il Fatto Quotidiano), ha innescato una valanga di critiche sui social media.

Molti utenti e opinionisti hanno interpretato lo slogan come una lode a specifici tratti genetici, un’eco involontaria ma inaccettabile di ideologie suprematiste o di standard di bellezza eurocentrici. In uno spot, Sweeney pronunciava la frase “I miei jeans sono blu” quasi a voler specificare il riferimento all’abbigliamento, ma la polemica era già divampata, tanto da coinvolgere anche figure politiche come l’ex presidente Trump che, in un contesto opposto, aveva elogiato la pubblicità come “la più hot” (StartupItalia). L’azienda American Eagle si è limitata a ribadire in una dichiarazione che la campagna “è sempre stata e sarà sempre sui jeans” (People.com). Nonostante le critiche, è interessante notare che le azioni del brand hanno registrato un aumento dopo il lancio della campagna.

Sharon Stone: “Va Bene Usare Ciò Che Mamma Ti Ha Dato”

Il momento clou a sostegno di Sydney Sweeney è arrivato al Variety Power of Women (Ottobre 2025). Sharon Stone, presentando un premio all’attrice, ha difeso l’uso della sensualità come forma di potere personale.

«È difficile essere sexy, e penso che tutti lo sappiano. È davvero giusto usare ogni briciola della propria sensualità, proprio qui, proprio ora, e sfruttarla per qualunque cosa sia. Ognuno ha il proprio tipo di fascino, la propria particolarità, e devi puntare su quello. Perché, chi sei tu per non essere bellissima? Capisci, chi sei non è un incidente», ha dichiarato Stone, con un tono che ricorda la sua storica battaglia contro gli stereotipi di Hollywood (Movieplayer).

L’attrice di Basic Instinct non ha solo sostenuto la collega, ma ha anche elogiato la sua forte personalità: «Capisce sé stessa, è centrata e in pace con la propria identità» (People.com). Questo è il punto focale del discorso di Stone: la controversia non può e non deve limitare la libertà di una donna di esprimersi in modo autentico, anche quando questo significa essere “troppo” visibile o desiderabile per alcuni.

La Risposta di Sweeney: Pragmatismo e Consapevolezza

A un’aneddoto condiviso da Stone, che citava la naturalista Jane Goodall (criticata a suo tempo per essere apparsa sulla copertina di Life Magazine solo grazie alle sue “belle gambe”, a cui Goodall aveva risposto: “Se questo mi ha aiutato a ottenere più fondi per la ricerca, bene”), Sydney Sweeney ha reagito con grande pragmatismo e consapevolezza del proprio valore:

«Sì, e sono sicura di aver fatto guadagnare un miliardo di dollari all’azienda di jeans, e per me va bene. Perché, sai una cosa? Troverò un altro lavoro» (Just Jared).

Questa replica riflette un’importante lezione per la Gen Z di Hollywood: la determinazione a monetizzare la propria immagine, senza lasciarsi paralizzare dal blame game online, dimostrando una fermezza che supera la paura della cancel culture.

Il Messaggio Chiave: Libertà di Essere se Stesse

L’episodio tra Sharon Stone e Sydney Sweeney non riguarda solo un paio di jeans o uno slogan pubblicitario controverso. Rappresenta un dialogo intergenerazionale sulla libertà femminile di possedere la propria immagine e il proprio corpo.

  • Autenticità Contro Stereotipo: Stone esorta ad “usare ciò che la natura ti ha dato”, sottolineando che la bellezza individuale (il “proprio tipo di fascino”) non è un incidente, ma una caratteristica da celebrare.
  • Reazione Positiva al Successo: Sweeney, con la sua risposta pragmatica, afferma un’indipendenza economica e professionale, mostrando che il successo può superare la critica, anche quella più politicamente carica.

In un’epoca in cui i contenuti vengono costantemente analizzati per ogni possibile sfumatura di significato – talvolta iper-analizzati al punto da vedere eugenetica in un gioco di parole (Rivista Studio) – la presa di posizione di Stone è un promemoria essenziale. È fondamentale concentrarsi sull’intento di forza e autostima che deve guidare l’espressione personale, respingendo l’idea che l’essere “belli” o “sexy” sia in sé riprovevole o un’arma.

L’autenticità e la sicurezza di sé sono le vere chiavi per un’immagine duratura, dentro e fuori lo schermo, e questo è il messaggio che American Eagle ha, forse involontariamente, finito per trasmettere grazie all’intervento di due donne che, a distanza di generazioni, condividono la stessa idea di forza e centratura personale.

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