Napoli brilla di speranza: con Women for Women against Violence

Napoli brilla di speranza: con Women for Women against Violence

Una serata alle donne che combattono la violenza e il tumore al seno, tra testimonianze toccanti e momenti di emozione con Women for Women.

L’Auditorium del centro RAI di Napoli si è trasformato in un faro di speranza e solidarietà, ospitando la nona edizione del “Women for Women against Violence – Camomilla Award“. Una kermesse unica nel suo genere, che ha visto riunirsi volti noti dello spettacolo, attivisti e donne straordinarie, tutte unite da un unico obiettivo: combattere la violenza di genere e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione del tumore al seno.

L’evento, ideato e organizzato da Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, ha offerto un palcoscenico a storie di vita che hanno toccato il cuore di tutti i presenti. Testimonianze di donne che, nonostante le ferite, hanno trovato la forza di rialzarsi e di diventare un esempio per gli altri. Tra queste, Valentina Pitzalis, simbolo della lotta contro la violenza, e Antonietta Tuccillo, stilista che combatte un tumore ovarico, entrambe premiate con un viaggio offerto da MSC Crociere.

Un focus sulla Campania
La scelta di Napoli come location per questa edizione non è stata casuale. La Campania, infatti, è una regione che, nonostante gli sforzi, sconta ancora un alto tasso di violenza di genere e un’incidenza significativa di tumori al seno. L’evento ha voluto sottolineare l’importanza di un impegno costante e di una maggiore sensibilizzazione su questi temi.

Un premio speciale per le donne che combattono sui social
Novità di quest’anno è stato il riconoscimento “Women for Women Social”, assegnato a Ilaria Capponi per il suo attivismo contro il body shaming. Un premio che sottolinea l’importanza di combattere la violenza anche nel mondo virtuale, dove spesso si assiste a fenomeni di cyberbullismo e hate speech.

Un’edizione ricca di emozioni
La serata è stata ricca di momenti emozionanti, dalla performance della giovane cantante STE, dal racconto musicato di Rosanna Banfi, dal ballo di Carolina Marconi, il momento di presentazione de “La Scelta” con Cristina Donadio, la premiazione di Emanuela Folliero, fino alla testimonianza di Nicolò Maja, orfano di femminicidio, che ha toccato le corde del cuore di tutti i presenti. Non sono mancate le risate grazie all’esibizione dei Gemelli di Guidonia e le note musicali di artisti come Elsa Martignoni e Giuseppe Mario Finocchiaro.

Un appello all’unità
Il “Camomilla Award” è un invito a non abbassare la guardia e a continuare a lottare per un futuro in cui la violenza di genere e il tumore al seno siano solo un lontano ricordo. Un messaggio di speranza che ha risuonato forte e chiaro nell’Auditorium del centro RAI di Napoli.

Un tuffo nel passato: l’edizione 2019 di Women for Women against Violence che avevamo seguito a Roma

L’evento unico che unisce due grandi temi del mondo femminile: la violenza di genere e quella del tumore al seno, partendo dalle cicatrici e dai segni indelebili che lasciano nel corpo e nell’anima di una donna, si è tenuto a Roma.

Ideata e organizzata da Donatella Gimigliano, Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas la kermesse, gode Patrocinata dalla Rai, Regione Lazio, Comune di Roma Capitale, Unicef, Croce Rossa Italiana, LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori), FERPi e magistralmente presentata da Arianna Ciampoli e Livio Beshir, ha avuto l’obiettivo anche di sostenere il progetto “Valigia di Salvataggio” dell’associazione Salvamamme, pensato per rispondere alle richieste delle tante donne in fuga vittime di violenza.

Le dichiarazioni
Da paziente oncologica ho pensato che violenza sul corpo di una donna non fosse solo quella di un uomo, ma anche quella di un tumore, che genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque, finisce col segnarti in maniera indelebile, dentro e fuori “, spiega Donatella Gimigliano, che ha voluto intitolare il suo Premio col nome Camomilla, una creazione appositamente realizzata dal maestro orafo Michele Affidato, ispirandosi al fiore che in fitoterapia viene utilizzato per rinvigorire piante malate e che rappresenta quindi la solidarietà, la forza e il coraggio nei momenti difficili.

Gli ospiti presenti
Donne unite per le donne, quindi, anche per ricordare che il tumore al seno, nel nostro Paese, è il big killer più letale e più frequente del genere femminile e principale causa di mortalità oncologica. E per ricordare che ogni anno, in Italia, oltre 100 donne vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. Violenza che, per una donna, non è soltanto una minaccia di morte, ma anche una ferita all’immagine di sé, alla sua femminilità, sessualità e maternità.

Antonio Giuliani, Paola Ferrari, Valeria Marini e Natalie Caldonazzo per Women for Women against Violence 2019
Antonio Giuliani, Paola Ferrari, Valeria Marini e Natalie Caldonazzo per Women for Women against Violence 2019

Dopo un welcome drink dedicato alle eccellenze di Calabria, l’evento, diretto da Antonio Centomani e aperto dal violino elettronico del magico Andrea Casta, ha raccontato storie di donne in rinascita che hanno saputo esorcizzare la terribile esperienza con la violenza mettendosi a disposizione delle altre donne e assegnato il prestigioso riconoscimento anche a personalità che si sono distinte per il loro impegno sui due temi. I premiati dell’edizione 2019 sono stati Francesco Samengo (Presidente Unicef), l’attivista mondiale Leyla Hussein (che ha ricevuto il riconoscimento da Carmen Pisano owner Acaia Medical Center), Amministratore delegato di Hawa’s Haven e Ambasciatrice globale di The Girl Generation, attualmente impegnata in 10 paesi africani contro le mutilazioni genitali femminili, Benedetta Rinaldi (membro della consulta nazionale femminile LILT), Valter D’Errico, per il corto “Il Giorno più Bello”, sul palco affiancato dai due interpreti Caterina Milicchio e Gianclaudio Carretta, Manuel Finotti, autore della canzone “Ti ho creduto” di Giordana Angi, finalista ad Amici, che verrà interpretata con un passo di danza di Romina Carancini, Francesco Spizzirri e la piccola Chiara Pietrangeli, e Valeria Marini (testimonial di campagne contro la Violenza sulle Donne).

Con il contributo di interpreti straordinari sono state raccontate le storie Barbara Bartolotti (introdotta da una favolosa Maria Rosaria Omaggio), vittima di una brutale aggressione durante la quale ha perso il figlio che portava in grembo; di Elena Sorrentino (che è stata premiata da Paola Ferrari), autrice del libro “Io, il Cancro e la Maggica” introdotto da Anna Vinci; di Valeria Grasso, la cui storia è stata interpretata da Euridice Axen. Testimone di giustizia, ma “donna dello Stato” come ama definirsi, la Grasso con la sua coraggiosa denuncia ha fatto arrestare 25 persone del clan Madonia e ora si occupa di Beni Confiscati alla Mafia, ed è stata premiata dal Gen. B. Marco Minicucci, Comandante Legione Carabinieri Lazio. Grandi emozioni ha regalato il giovane Carmine Ammirati (premiato da Enrica Bonaccorti), orfano del Femminicidio, che ha dedicato alla mamma scomparsa, per voce di Vincenzo Bocciarelli, una toccante poesia e, affiancato da Antonio Balsamo e Alina Camisano, un passo di danza con le coreografie di Andrè de la Roche. Assieme a Carmine il riconoscimento, consegnato da Barbara Bouchet, è andato alla Presidente dell’Associazione Edela, Roberta Beolchi, impegnata ad assistere gli orfani del femminicidio.

Non sono mancati momenti di intrattenimento con uno straordinario Antonio Mezzancella (vincitore di Tale e Quale Show 2018), e un esilarante Antonio Giuliani.

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