Non chiamateli Scugnizzi. Ecco le Stelle a metà!

Un Saranno Famosi in salsa scugnizza. Semplificando potremo riassumerla così la trama di Stelle a metà, la commedia musicale ideata e diretta da Alessandro Siani – al suo esordio come regista teatrale – che debutta in prima nazionale al Teatro Augusteo di Napoli, il prossimo 12 dicembre, per poi proseguire la tournée, dal 20 gennaio, al Brancaccio di Roma.

Il parallelo con quel C’era una volta Scugnizzi di Claudio Mattone, campione di repliche e spettatori, è immediato. Sarà che il protagonista è proprio Sal da Vinci, che di Stelle a metà ha tra l’altro scritto tutte le musiche e canzoni. Sarà che il copione ruota attorno ad un gruppo di giovanissimi che cantano e ballano sullo sfondo di una delle tante periferie degradate del napoletano. Sarà che figurano anche altri nomi del cast di Mattone. Da Stefania De Francesco, che ha recitato nella prima edizione di Scugnizzi, al giovane Andrea Sannino, che nell’ultima stagione del musical ha preso il posto di Sal, vestendo proprio i panni di don Saverio. Il paragone, insomma, è inevitabile. Lo sa bene Siani, che già nel corso della conferenza stampa all’Augusteo ha rivendicato l’identità del suo spettacolo sottolineando che – se proprio bisogna fare raffronti – sarebbe più calzante quello con l’americano Fame, in quanto in Stelle a metà manca l’elemento della lotta alla camorra che invece era caratterizzante in Scugnizzi.E lo sanno bene gli attori del cast. Una gang di dodici talenti emergenti – età media 22 anni e molti esordienti – che sotto sotto, senza dirlo a voce alta che se no porta male, sperano di emulare soprattutto i numeri del pluri-replicato show firmato Mattone-Vaime.

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E le premesse in effetti ci sono tutte. Una trama semplice ed attuale (mai come in questo periodo si parla dell’importanza dell’arte e della cultura per recuperare le giovani generazioni ed evitare altri casi “Davide Bifolco”). Una colonna sonora ritmata ed orecchiabile che sarà esaltata dalle potenti doti canore di Sal Da Vinci, dalle coreografie di Luca Tommassini e dall’energia allo stato puro che – garantiscono gli addetti ai lavori – i giovani ragazzi del cast sapranno sprigionare. E non mancherà, ovviamente, la storia d’amore. Lo spettacolo racconta le vicissitudini di Nicola Avetrana, in arte Nick, (Sal Da Vinci), un ex cantante di successo che decide di fondare, tra mille difficoltà, la sua Star Academy. Una scuola di musica per giovani talenti della periferia napoletana; le stelle “a metà” che non riescono del tutto ad emergere e brillare per le difficoltà economiche o l’assenza di adeguate strutture ed opportunità.

“Una storia che noi giovani artisti cresciuti nei vicoli di Napoli e provincia proviamo sulla nostra pelle tutti i giorni – racconta Andrea Sannino –. La commedia cerca di far emergere proprio questo tormento interiore”.

Dopo due importanti esperienze in ruoli di primo piano – con Scugnizzi prima e con Quartieri Spagnoli di Gianfranco Gallo poi – ritroviamo stavolta il giovane cantautore di Ercolano in un ruolo secondario. “E’ quello che mi hanno fatto notare molti colleghi ma io penso che in questo settore ci voglia anzitutto umiltà. Non penso affatto di aver fatto un passo indietro. Anzi. Ho badato al contesto più che al ruolo. Prendere parte al primo spettacolo teatrale scritto e diretto da Alessandro Siani e recitare finalmente sullo stesso palco di Sal Da Vinci, mettendo a tacere le fantasiose dicerie sulla nostra presunta rivalità, sono convinto – dice Andrea – che sarà un’importante occasione di crescita”.

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Approfittando della cordialità e disponibilità di Sannino, proviamo ad estorcere qualche dettaglio in più sullo show… “Impossibile! – ribatte lui sorridendo – Il copione non è ancora definitivamente chiuso. Alessandro lo sta scrivendo e modificando giorno per giorno, costruendo i personaggi sulla base delle caratteristiche di ognuno di noi. Ecco, quello che posso dire è che la vera sorpresa è proprio lui, Siani. Nonostante il successo nazionale è sempre lontano dalla mondanità. E’ una persona ricca di valori e molto istintiva, e si sta spendendo tantissimo per questo progetto”.

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La curiosità a questo punto aumenta ma non ci resta che pazientare e attendere il 12 dicembre…

Su Roberta Cibelli

Redattore