Rocco Giusti

Intervista a Rocco Giusti de Le Tre rose di Eva: Che onore lavorare con Luca Ward

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Rocco Giusti si ritiene un ragazzo fortunato, perchè ha avuto la fortuna di approdare ne Le Tre rose di Eva, la fiction mediaset campione d’ascolti che sta facendo impazzire il pubblico italiano. Rocco interpreta il giovane Matteo Monforte, ragazzo passionale e ribelle che in questa stagione è diviso tra due bellissime donne. Questo importante ruolo gli ha dato la possibilità di farsi amare dal grande pubblico. Ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia e da allora la sua vita è cambiata. Questo giovane ragazzo livornese con la passione per il doppiaggio e Al Pacino, ha tutte le carte in regola per un futuro d’oro. Noi glielo auguriamo e lo ringraziamo per questa bella intervista…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Rocco!

Grazie per l’ospitalità!

 Il tuo personaggio è un ragazzo forte ma allo stesso tempo passionale. Come si evolverà nel corso delle prossime puntate?

Posso dirti solo che Matteo nelle prossime puntate metterà un pò la testa apposto, si calmerà un pò e diventerà meno focoso!

Matteo è diviso tra due donne, Laura (Elisabetta Pellini) e Sara (Martina Pinto). Come è stato lavorare con queste due attrici? 

Martina e Elisabetta sono fantastiche. Due attrici molto brave e due persone gentili. E’ stato molto bello lavorare e confrontarmi con loro sul set, sono davvero due professioniste.

Raccontaci un aneddoto particolare di questi mesi sul set de Le Tre rose di Eva…

Siamo diventati una grande famiglia sul set. Lavoriamo molto duramente. Io amo il doppiaggio e ne Le Tre Rose di Eva ho avuto la grande fortuna di poter lavorare al fianco di Luca Ward. L’anno scorso ho richiesto agli sceneggiatori di avere più scene con lui. Luca Ward è un grande attore ed una persona meravigliosa, leale e solidale, un attore onesto anche con i suoi colleghi.

Quanto c’è di Matteo in te? Vi assomigliate?

Ci sono tante cose in comune con lui, quando interpreti un personaggio c’è sempre qualcosa di te. Ma tante cose che ha fatto Matteo, io non le farei mai. Tipo puntare la pistola ad una persona! Matteo si concede in tutto e per tutto e questa è una cosa che mi piace tanto di lui.

Hai recitato nella soap opera ”Centovetrine” che purtroppo è terminata. Il ricordo più bello che hai di quell’esperienza?

Mi dispiace per la chiusura di Centovetrine. Ho lavorato 5 mesi in quella soap opera, sono stati mesi bellissimi e intensi. Alloggiavamo tutti insieme in hotel, abbiamo stretto amicizia tra di noi attori e con i tecnici. Ho dei ricordi bellissimi, infondo faccio il lavoro più bello del mondo.

Hai frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia, ed è una grande fortuna per un attore. Quanto ti ha dato frequentare questo prestigioso centro?

Il centro sperimentale mi ha dato molto. Mi ha aiutato a scoprire me stesso e a sbagliare. Ho conosciuto i miei limiti e le mie paure. Nessuno però ti insegna a recitare, la recitazione è innata ma serve molto esercizio pratico. Più lavori, più impari in questo mestiere.

Cosa consiglieresti ad un giovane ragazzo che vorrebbe diventare attore?

Adesso non consiglierei mai ad un ragazzo di fare l’attore qui in Italia. Se avessi un figlio, glielo sconsiglierei. E’ difficile diventare attore oggi. Ci sono attori molto bravi ma oggi conta molto di più la fortuna in questo mestiere. Devi giocarti tutto, devi avere la fortuna di trovare il ruolo giusto e di piacere alle persone. Oggi noi attori siamo molto meno pagati. Se avessi un figlio, gli consiglierei di fare il medico o l’avvocato!
Io sono stato fortunato. Non ho mai smesso di lavorare. Ho iniziato a lavorare al primo anno del Centro sperimentale. Non posso lamentarmi, ma vedo tanti miei colleghi molto bravi che purtroppo non lavorano.

Un film che hai amato e che avresti voluto fare tu?

Ho sempre amato i film con Giancarlo Giannini, Al Pacino e Jack Nicholson. Il film che ho amato di più e che mi ha fatto sognare è L’avvocato del diavolo.

Quale è la soddisfazione più grande della tua vita?

La soddisfazione più grande è recitare e ricevere l’affetto del pubblico. Non c’è premio più grande per me.

Progetti futuri?

Ho un nuovo progetto lavorativo ma è ancora top secret! Dicono che ci sarà una quarta stagione delle Tre rose di Eva e lo spero davvero tanto.

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Redazione Giornalistica