Filippo Scarafia: anni ’60 e l’amore del pubblico del Paradiso
Intervista a Filippo Scarafia, uno dei protagonisti apprezzati della serie televisiva “Il Paradiso delle Signore”, che ci racconta di se.
“Il Paradiso delle Signore” è ormai casa per Filippo Scarafia, sempre più apprezzato nel ruolo di Roberto Landi, oggi pronto a raccontarci le sensazioni legate ad un ruolo che tanto ama, al suo mestiere e al pubblico che continua a regalargli l’affetto di sempre…
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Filippo Scarafia. “Il Paradiso delle Signore” ti vede da tempo tra i suoi protagonisti e da quest’anno con un ruolo ancora più di spicco. Cosa puoi dirci a tal proposito?
Vivo un senso di responsabilità maggiore perché il vuoto lasciato da Alessandro Tersigni è davvero molto grande da riempire. Poco alla volta siamo riusciti a colmare il tutto e a superare ogni cosa, per nostra fortuna.
Un gruppo ben coeso, un’avventura che procede alla grande.
Siamo da sempre abituati a sentirci un gruppo, ad essere ‘casa’. Lo stesso facciamo con le persone che lavorano con noi per un breve periodo. Entrare al Paradiso equivale a vivere un luogo rilassato, tranquillo, a cui tutti prendono parte e collaborano con passione e amore. Qualcosa di molto evidente anche dall’esterno, a quanto pare.
New entry legate anche a questo nuovo anno di riprese…
Esattamente! Passiamo buona parte dell’anno, circa otto mesi, a stretto contatto vivendo anche altre persone, certo, ma per lo più siamo sempre ‘noi’. Non ti nascondo che se un domani avessi bisogno di aiuto farei di certo riferimento a qualcuno presente nel cast.
Il daily ci riporta a tematiche, ambientazioni e modi del tutto differenti da ciò che viviamo oggi. Cosa ti regala tutto ciò?
Tengo spesso a ricordare quanto siano importanti gli anni ’60, la speranza che donano, differentemente dalla ‘rassegnazione’ che viviamo oggi. Siamo bombardati da miriadi di informazioni, come il cambiamento climatico, ma siamo portati più a subire che a cambiare le cose. È la volontà di quegli anni, la voglia di imporsi e cambiare che dovremmo portare con noi in questa epoca.
Cosa faresti tuo di Roberto, il personaggio a cui presti voce e volto quotidianamente?
Con lui ho imparato ad essere paziente. Negli anni il ‘mio’ Roberto Landi ha sviluppato questa dote anche a causa della sua natura. È portato a lottare per ottenere ciò che vuole, specie in ambito sentimentale, senza fretta alcuna.
C’è tanta televisione nel tuo curriculum ma non è mancato, tra i tanti lavori, il tempo da dedicare all’amato teatro. Quali sensazioni ti riconducono alle tavole del palcoscenico?
È tanto che non torno sul palco, purtroppo, e mi manca, così come la sensazione del pubblico presente in sala. Potrei ripetere anche cento repliche di uno spettacolo ma la sensazione che ogni sera regala la presenza in sala delle persone pronte ad essere in nostro ascolto, e viceversa noi, è qualcosa di impagabile. Spero di poter rivivere tutto al più presto!
Una mostra realizzata per accogliere i fan del Paradiso, in quel di Trastevere, vi ha visti protagonisti di lunghe chiacchierate e strette di mano. Segno del fatto che il pubblico nutre per voi un grande affetto.
È stato bellissimo! La grande e costante affluenza avvenuta in quei giorni ci ha stupiti e resi davvero felici. La stessa curatrice della sala ci ha ringraziati ed era, come noi, stupita della grande affluenza. Circa settemila ingressi registrati. Siamo tempestati da messaggi su instagram, twitter e a molti rispondiamo ma non sempre abbiamo la possibilità di ‘scrutare’ i profili altrui dando un volto a tutti loro. Grazie a questo evento ciò è stato possibile, così come il parlare, lo scambiare pareri su qualsiasi cosa.
Chi è Filippo Scarafia?
Wow, domandone! Un mio vecchio professore mi diceva sempre “sii te stesso”, ma quale me stesso, esattamente? Posso apparire amichevole ma in realtà sono timido, oppure potrei apparire sportivo ma al contempo potrei essere anche pigro in tanti altri frangenti. È difficile dire chi io sia. Credo, però, di essere un buon amico, un gran lavoratore e tanto altro…
Cosa non sei ancora riuscito a realizzare?
Mi piace molto scrivere e sarei felice di poter sapere al cinema o in televisione qualcosa da me realizzato.
Anticipazioni legate al tuo futuro artistico?
Sarò in Don Matteo, tra le puntate finali, in un ruolo secondario per poi prendere parte ad un prossimo progetto, un programma che vedrà la luce nel 2025.