Alessio Praticò. Foto di Alessandro Rabboni
Alessio Praticò. Foto di Alessandro Rabboni

Alessio Praticò: sogno un futuro da protagonista

Ritroviamo, con piacere, l’attore Alessio Praticò alle prese con diversi personaggi e lavori altrettanto differenti: Boris 4, “Il mio nome è vendetta” e “Odio il Natale”. Una persona umile, legatissima al suo mestiere, che sogna di poter essere un domani protagonista.

Alessio Praticò, inoltre, è alle prese con un nuovo lavoro per Sky, di cui non può anticiparci nulla, ma di cui avremo modo di saperne di più in futuro.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Alessio Praticò. Come stai?

Bene, grazie! Stanco, per via del lavoro intenso sul set, ma felice, appagato.

Dallo scorso ottobre, su Disney Plus, è disponibile la quarta stagione di “Boris 4”. Che esperienza è stata e cosa puoi dirci sui colleghi con cui hai avuto modo di collaborare?

Girare “Boris 4” è stata un’esperienza straordinaria! Ho trovato delle persone fantastiche che mi hanno accolto benissimo, dei grandi professionisti. Da fan della serie, trovarmici all’interno, è stato ancora più bello, particolare. Mi ha permesso di toccare con mano come si lavora in una serie del genere e mi ha consentito, inoltre, di andare oltre i personaggi conoscendo gli attori in maniera specifica, singolare. Il mio Angelo, comparsa mitomane ed irritante, riprende i tratti caratterizzanti la serie. Persone al limite che, a loro modo, creano non poco imbarazzo.

Dal 7 dicembre, su Netflix, possiamo vederti ne “Odio il Natale”. Cosa puoi dirci a riguardo sul tuo personaggio e su questo nuovo lavoro a cui hai avuto modo di prendere parte?

Si tratta di una commedia romantica, molto carina. Il mio personaggio, Mario, è uno dei pretendenti con cui Gianna, interpretata da Pilar Fogliati, esce. Si racconta, in questo film, il disagio del non avere qualcuno accanto, seppure non vi sia nulla di sbagliato. Mario è un personaggio divertente, singolare, un pescatore molto legato alla figura materna che non conosce il significato delle bugie espresse a fin di bene. L’appuntamento che avrà con il personaggio interpretato da Pilar sarà molto bislacco. Non vi dirò altro per non svelarvi di più.

Com’è stato il rapporto con i colleghi sul set de “Odio il Natale”?

Il set de “Odio il Natale” è stato caratterizzato da persone con cui ho lavorato benissimo. Ho avuto modo di stimare molto Pilar Fogliati, Beatrice Arnera e non solo. Molti colleghi li conoscevo già, altri meno. Si creano rapporti di amicizia forti, importanti, e di questo sono felice. Credo sia fondamentale poter stare bene in ambito lavorativo.

Come sarà il Natale di Alessio Praticò?

Mi auguro di poter trascorrere un Natale sereno, per prima cosa, visti i tempi. Tornerò a Reggio Calabria per rivedere i miei genitori. Sono figlio unico quindi il legame con loro è davvero importante, fondamentale. Per la famosa domanda, “cosa farai a Capodanno”, non sono ancora pronto, però (ride). Spero che tante cose possano tornare al loro posto, non solo per me ma per il mondo intero.

Su Netflix, da alcuni giorni, vi è un nuovo lavoro a cui hai preso parte, “Il mio nome è vendetta”. Cosa puoi dirci a riguardo?

Si tratta di un action movie, un lavoro molto interessante, vissuto con Alessandro Gassmann. Un’esperienza molto bella, girata ad incastro nel periodo in cui realizzavo altri lavori. Felice di aver avuto modo di conoscere tanti altri colleghi da cui poter apprendere tanto, così come dai registi incontrati. Una crescita umana, non solo lavorativa.

Ci parlavi di un nuovo set su cui sei impegnato, attualmente. Puoi anticiparci qualcosa?

Si tratta di una nuova serie per Sky dal nome non ancora ben definito, per la regia di Davide Marengo e Marta Savina. Non posso aggiungere altro. Saprò dirvi di più in futuro.

Un sogno ancora oggi inespresso?

Non ne ho uno in particolare. Vivo un periodo sereno in cui già ciò che ho mi piace, mi fa stare bene. Vivo un equilibrio costante che, al giorno d’oggi, è oro, è importante. Cavalco quest’onda, nulla più.

Hai avuto modo di lavorare, recentemente, con un Gassmann. Con quale artista del passato avresti voluto condividere il set?

Potrei fare un centinaio di nomi! Ne dico uno, quello a cui tengo di più, ed è Gian Maria Volonté. Condividere un lavoro con lui sarebbe stato il massimo. Potrei citare anche Gassmann, Manfredi e tantissimi altri.

Cosa ti auguri di poter realizzare un domani e cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?

Mi auguro di poter continuare ad avere ruoli così belli, importanti, impegnando sempre più energie in tale lavoro. Mi auguro, inoltre, di poter avere la possibilità di affrontare ruoli più strutturati, importanti, da protagonista, volendo.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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