Manca davvero poco alla consegna del XIV Premio Gianni Agnifili, organizzato da Samarcanda Teatro in collaborazione con Fita Salerno e con il Patrocinio gratuito del Comune di Battipaglia.
Per l’occasione, la storica Associazione Teatrale Battipagliese presenta alla città i suoi due ultimi lavori:
Regalo di Nozze, brillante e divertente commedia scritta da Valerio Di Piramo, interpretata da Nino Chillemi, Stefania Melella, Giusy Murrone, Benedetta Avagliano, Ettore Fauci, Francesco Murrone, Mariolina Zottola e Maria Saracco, per la regia di Enzo Fauci, in scena Sabato 27 Maggio.
Vado per Vedove, commedia comica napoletana scritta da Giuseppe Marotta e Belisario Randone, diretta ed interpretata da Enzo Fauci, con Alessio Nunziata, Ettore Fauci, Rita D’Anna, Amalia Gloriante, Antonietta Bufano, Enza Fierro, Domenico Ruocco e Marcello Mandia, in scena Domenica 28 Maggio e Lunedì 29 Maggio.
Gli spettacoli si svolgeranno presso il Teatro Bertoni di Battipaglia. L’evento si concluderà martedì 30 Maggio con lo spettacolo finale del Laboratorio ragazzi (SamarcandaLaB) dal titolo Fai la scelta giusta… e altre cose.
La Direzione Artistica dell’evento è di Francesco D’andrea, il quale è stato il fondatore, nel 1996, dell’Associazione Samarcanda, con la collaborazione attiva di Enzo Fauci e Lello Papallo. L’Associazione si basa sulla considerazione di non volere delle aspirazioni che mirano a realizzare situazioni superbe, il suo fine è quello di presentare dei progetti artistici che, se pur modesti, mirano a regalare emozioni, estro e nozioni. Gli attori sono tutti dilettanti, con la passione e l’amore per il teatro e per questo hanno come motto: divertire divertendosi.
Lustro particolare dell’associazione è proprio l’attuazione del Premio Gianni Agnifili, un riconoscimento che viene consegnato ai cittadini di Battipaglia che si sono fatti maggiormente apprezzare per le loro qualità umane, professionali ed artistiche. Gianni Agnifili è stato il referente di tantissimi giovani del periodo che ruota intorno al 1968 (anno famoso anche per le rivoluzioni studentesche ed operaie) facendo assimilare l’importanza della cultura e del teatro che potevano essere delle armi atte a dissentire ma in maniera pacifica e sana.