Salome

Salomè in scena al Teatro Arcas di Napoli

Al Teatro Arcas di Napoli andrà in scena Salomè di Oscar Wilde con la regia di Stefano Jotti. Interpreti dell’opera Roberta Astuti, Marco Battimelli, Stefano Jotti, Martina Liberti, Yuri Napoli e Claudia Natale.

Imprenditori di sogni presenta Salomè. In foto Roberta Astuti e Martina Liberti.
Imprenditori di sogni presenta Salomè. In foto Roberta Astuti e Martina Liberti.

“È sera, nel palazzo di Erode, e la luna risplende. Una luna pallida e misteriosa che rimescola gli animi di tutti. Sulla terrazza il profeta è legato alla catena il volto coperto blatera le sue visioni. Il giovane siriaco è con lui. Esce Salomè quasi fuggendo dal banchetto…Anche Erode ed Erodiade raggiungono il terrazzo. Si parlano, la luna li rapisce, li inquieta, li eccita.

In Salomè tutti fuggono da un qualche sguardo, e chi non vi si sottrae è impazzito o sta per perdersi. Per essere perduto per sempre. Il giovane siriaco ha fissato il suo su Salomè, il che gli costerà la vita. Il profeta ha visto Dio, ed è impazzito e temuto dai grandi uomini.

Lei provoca gli sguardi e ne vuole essere l’unico oggetto. Vuole guardare ed essere guardata. Spinge la sua curiosità, la sua voglia, ad imperativo assoluto. Salomè vuole baciare la bocca del profeta. Il profeta la scaccia, la rinnega, ne ha orrore, le rivolge parole di rifiuto. Parole nere di un dio, il dio sconosciuto col quale il profeta è a contatto, che gli suggerisce quei sussurri che lui urla e per i quali tutti lo scacciano. Ma lei, Salomè, non fa che ripetere, io bacerò la tua bocca, Iokanaan. Erodiade colei che con la sua sensuale e raffinata bellezza detiene il vero potere non vuole che Salomè danzi. E neanche Salomè vuole danzare. Erode insiste. Lei rifiuta.

La luna, e la bellezza in questa notte hanno inebriato gli animi. E lei danzerà ed otterrà ciò che desidera. Bello in una maniera affilata e agghiacciante, scritto nel 1891 e rappresentato a causa della censura appena nel 1931, Salomè di Oscar Wilde ripropone il noto mito con la raffinata eleganza nera del decadentismo. Scritto in lingua francese appositamente per l’attrice Sarah Bernhardt, la quale però non interpretò mai il personaggio sulla scena.

Un testo che forse è il sogno di qualsiasi regista metterlo in scena, e di un attore di interpretarlo. Tante versioni ne sono state fatte ed io voglio provare a fare la mia, adattando il testo per quattro attori circondati dal pubblico che presenzia direttamente alla festa. Tante parole si potrebbero ancora dire ma preferisco lasciare spazio allo spettacolo”.

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