Il Teatro de LiNUTILE di Padova ha scelto il sorriso come tema cardine per la settima edizione del «Premio LiNUTILE del Teatro», appuntamento annuale che fin dai suoi esordi, ha cercato di creare un coinvolgimento con il suo pubblico offrendo performance di attualità e repertorio in chiave contemporanea, con linguaggi diretti e accattivanti a prezzi contenuti, sempre puntando su un teatro professionale e di qualità.
Il premio è un’iniziativa sostenuta dalla Cassa di Risparmio del Veneto in collaborazione con la Città di Piazzola sul Brenta, con il patrocinio della Proloco di Piazzola sul Brenta e come partner Ummagumma, RadioBue e Top-Teatri Off Padova.
Diverse le novità di questa settima edizione che, per la prima volta, sceglie la provincia per ampliare il suo raggio d’azione: sarà, infatti, la Sala Consiliare di Piazzola sul Brenta ad ospitare la rassegna, che, oltre agli spettacoli in concorso –venerdì 30 ottobre, venerdì 20 novembre 2015, venerdì 15 gennaio e venerdì 26 febbraio 2016 – sarà arricchita da quattro spettacoli fuori concorso dedicati ai bambini – domenica 22 novembre 2015, domenica 24 gennaio, domenica 14 febbraio e domenica 21 febbraio 2016 .
«Sollecitato da un’esigenza comune di leggerezza, il Teatro de LiNUTILE sceglie di focalizzare questa edizione del Premio sul tema della comicità intelligente, per affermare che, attraverso il teatro, si possono affrontare anche i temi più drammatici, intensi e spinosi usando le grandi armi della risata e dell’ironia» spiega Stefano Eros Macchi, presidente del Teatro de LiNUTILE di Padova.
«L’Assessorato alla Cultura della Città di Piazzola sul Brenta ha accolto con favore l’idea di una rassegna teatrale autunnale e invernale di qualità, che accresce ulteriormente l’offerta culturale della nostra città. – sottolinea la dott.ssa Nicol Ranzato, Assessore alla Cultura- Si tratta di un progetto ambizioso e come amministrazione ne siamo soddisfatti poiché vede in scena attori e compagnie professioniste provenienti da tutta Italia. Proporre il Teatro come esperienza culturale è importante e al riguardo significative sono le parole dello psicologo Paolo Crepet: “Il teatro è meraviglioso proprio in quanto mette in scena gli stati d’animo, coinvolge mantenendo nel contempo le distanze della vita vera. Il teatro è una scuola di emozioni come le fiabe per bambini”»
Spetterà al pubblico, da sempre vero protagonista dalla rassegna, il compito di scegliere, attraverso votazione, lo spettacolo vincitore del concorso, al quale assegnerà l’“Elefante di Gomma” simbolo della manifestazione realizzato dalla designer Ummagumma. A tutti e quattro gli spettacoli selezionati, inoltre, LiNUTILE ha deciso di corrispondere equamente il premio in denaro, anziché destinarlo ad una sola compagnia.
«Ci è sembrata una scelta opportuna, vista la qualità degli spettacoli in concorso -spiega Macchi- anche per consentire ad ogni compagnia di portare avanti la propria programmazione».
È dedicato a Dino Buzzati il primo spettacolo in concorso venerdì 30 ottobre alle 21.00 alla Sala Consiliare di Piazzola sul Brenta. L’attrice Roberta Pazi porterà in scena “Tranne che il buio”, produzione Ferrara Off per la regia di Giulio Costa, pièce teatrale che riunisce i due monologhi “Sola a Casa” e “Spogliarello”. In entrambe le opere Buzzati racconta la vita di una donna sola, in lotta con i propri fantasmi, del presente e del passato, reali e immaginati. Attraverso un precisissimo e preziosissimo linguaggio verbale, lo spettatore viene portato in un gioco teatrale fantasioso, ironico ed emozionante, dove il teatro si spoglia – come le due donne rappresentate – di qualsiasi convenzione.
Libero adattamento dall’opera di Chuck Palahniuk è, invece, “Fight Story”, adattamento teatrale di Vittorio Attene con Vittorio Attene, Alice Pagotto e Diego di Francesco sul palco venerdì 20 novembre alle 21.00. Un uomo oppresso dal suo lavoro, dalla sua vita, malato di insonnia, incontra un uomo affascinante, Tyler Durden, e attraverso lui comincerà la sua personale rivoluzione fondando i Fight Club. Incontrerà una donna, Marla, una giovane depressa e fuori di testa con cui scoprirà l’amore. Ma non tutto è come sembra e un piccolo uomo può ritrovarsi nella situazione di poter cambiare non solo la sua vita ma tutto il mondo. Rileggendo il romanzo di Palahniuk a quasi vent’anni dalla pubblicazione, quello che secondo gli autori rimane di questa favola estrema e violenta è l’idea che per fuggire da un mondo sempre più alienante, l’unica via sia quella di della distruzione del sistema economico e sociale. Che se avessimo il coraggio di toccare veramente il fondo forse avremmo finalmente la forza di cambiare questo triste pianeta.
Un insegnante esordisce in cattedra con «Abbiamo poco tempo, ma… dobbiamo fare tutto». Questo è l’incipit “Senza Titolo” spettacolo di e con Giulio Costa, terza pièce in concorso venerdì 15 gennaio alle 21.00. Inizia così una lezione fatta di argomenti che si affastellano disordinatamente gli uni sugli altri in base a rapporti strampalati o addirittura privi di senso. Un prototipo di lezione destrutturata che rivela, con le parole, i progressi dell’umanità̀ e, con i fatti, la natura volubile e involontariamente comica dell’essere umano. “Senza titolo” è incentrato sul lavoro dell’uomo: la dislocazione di un mestiere concreto all’interno del palcoscenico e l’esasperazione della pratica lavorativa hanno lo scopo di palesare il triste declino delle attività̀ artigianali, sempre più costrette a competere con il virtuale che avanza e a subire le riforme e le regole di produzione del presente.
L’ultimo spettacolo in concorso, venerdì 26 febbraio 2016, è “Sai che ti dico, boh”, pièce teatrale, di e con Annalisa Dianti Cordone, dedicata “alle donne con le loro incontinenze verbali e comiche”. Vero protagonista dello spettacolo è il Boh! Boh! per esprimere tutto il nostro disagio di fronte a una realtà che ci chiede, dal canto suo, di essere efficienti, decisi, focalizzati, centrati, capaci di scegliere tra una moltitudine di desideri e di possibilità. Da qui, l’angoscia, la paura, non di fare la scelta giusta ma quella sbagliata.
Venerdì 18 marzo, fuori rassegna e ad ingresso libero, andrà in scena “Il male oscuro della democrazia” con Toni Andreetta. Lo spettacolo, per la regia di Guido Rebustello, propone le riflessioni di estrema attualità, espresse dall’autore Giuseppe Berto già nel 1971. In una dimensione agile e grottesca, la pièce porta sul palco i paradossi e le anomalie di un’Italia incapace di riformarsi e aggiornarsi ai primi segni delle potenti trasformazioni globali.
Inaugura gli spettacoli per bambini del Premio de Linutile, domenica 22 novembre alle 16.30, “Di Pinocchio l’avventura”, produzione Teatro delle Dodici Luce, di e con Italo Pecoretti. Un burbero burattinaio racconta controvoglia la storia di Pinocchio, dice di essere il discendente di Mangiafuoco e di conoscere a menadito la vita del famoso burattino. La musica della sua concertina e una coppia di vecchie marionette lo accompagneranno durante il racconto che si trasformerà in azione dentro la baracca dei burattini, tra rincorse, equivoci, furberie, bastonate, gran divertimento ed autentica paura.
Domenica 24 gennaio, alle 16.30, l’appuntamento per i bambini è con Monica Allevi e Giovanbattista Demi nel solaio di “Luci in soffitta” dove, tra bauli, casse, cassettiere, valige, secchi e ombrelli, si incontrano lo strano signor Lucio e un giovane topolino affamato. In un breve e delicato racconto sull’amicizia.
Ogni oggetto è un potenziale contenitore di storie. Ne sa qualcosa il contastorie Marco Bertarini che domenica 14 febbraio (16.30) porterà in scena “Libruncolo”, spettacolo in cui manufatti dalle forme bizzarre e oggetti di recupero si trasformano in libri mai visti, come il libro corda, il libro extra-terrestre, il libro autunnale. Questi curiosi e stimolanti pezzi unici danno vita ad un divertente incontro con tutte le storie che ruotano attorno ad essi, con l’obiettivo e la speranza di sviluppare una relazione affettiva con l’oggetto-libro.
La prima Cenerentola si pensa sia nata in Cina e la notte del ballo portava ciabattine infradito; in Marocco indossava zoccoletti; in Europa scarpette di cristallo o vetro. Spetterà a Pippo Gentile e Angela Graziani raccontare ai bambini questa incredibile storia domenica 21 febbraio alle 16.30 in «Le scarpette di Cenerentola» ovvero Le storie che viaggiano. L’origine delle fiabe si è persa nel tempo, ma sono ugualmente arrivate fino a noi attraverso la tradizione orale. Il loro è stato un lungo viaggio fra le culture del mondo, per poi arrivare ad essere un grande patrimonio mondiale. Un viaggio che non mancherà di stupire, divertire, commuovere e apprezzare la grande ricchezza della diversità delle varie culture del mondo. Raccontato attraverso le tecniche di narrazione tipiche della tradizione dei cantastorie, dei griot, delle nonne o dei vecchi saggi dei paesi più lontani.