Teatro Puccini, stagione teatrale
Il calendario aggiornato della stagione del Teatro Puccini di Firenze: tutti gli eventi, gli spettacoli e la programmazione.
L’apertura di stagione 2025/26 del Teatro Puccini è di Luca Bizzarri
Giovedì 30 e venerdì 31 ottobre alle ore 21:00, Luca Bizzarri inaugurerà la Stagione 2025/2026 del Teatro Puccini di Firenze.
Dopo il fortunato tour con lo spettacolo Non hanno un amico tratta dall’omonimo podcast, che ha visto il successo delle passate stagioni, il comico genovese, fa il suo ritorno con Non hanno un dubbio, uno spettacolo contraddistinto dal sagace utilizzo delle varie micro narrazioni che hanno appassionato il pubblico nella sua prima versione.

Nuovi e vecchi personaggi pubblici si sono adattati allo spirito dei tempi che sono molto cambiati nell’ultimo anno, pertanto si sono adattati allo spirito di questi tempi e purtroppo come dice Bizzarri, ora “ Non hanno un dubbio”…
Dalla comunicazione politica dei nostri tempi, ai fenomeni social e dal costume, al malcostume del nuovo millennio sono i temi affrontati dall’artista in modo irriverente e con grande carisma da parte di Luca Bizzarri.
Lo spettacolo è di Luca Bizzarri, scritto da Ugo Ripamonti ed è ispirato al podcast Non hanno un amico edito da Chora Media.
Inoltre data la concomitanza, segnaliamo che la compagnia Catalyst inaugura la stagione del Laboratorio Puccini con La rabbia . Si tratta di uno spettacolo ispirato all’opera di Pier Paolo Pasolini. In programma il venerdì 31 ottobre e sabato 1 novembre.
Stagione Teatrale 2025/26
Tre sono le tematiche riservate al pubblico del Teatro Puccini: Per grandi e Puccini, con tre opere in cartellone; Laboratorio Puccini con quattro titoli ; e infine quello inerente alla Stagione Teatrale 2025/26, programma per il mese di novembre, con dieci opere in programma.
Si apre con Pupi di Stac Cappuccetto Rosso con testo e musiche di Enrico Spinelli, i burattini di Carlo Staccioli, le scene di Massimo Mattioli, con Beatrice Carlucci e Pietro Venè.
Lo spettacolo narra del Lupo che trova per terra un libro sciupato ma che si può leggere, ma manca l’ultima pagina. Incuriosito l’animale si mette sulle tracce di Margherita che sta andando dalla nonna con un cesto di provviste. Il lupo arriva dalla nonna prima di Margherita e dopo aver ingoiato l’anziana donna, si traveste da vecchia…
Questa nota fiaba con una chiara e semplice morale, rendono lo spettacolo accattivante e molto richiesto nel repertorio del genere, portato dalla Compagnia I Pupi di Stac. Che interpretano in modo classico la vicenda, rispettando ogni suggestione narrativa.
Segue domenica 16 novembre ore 16:45, lo spettacolo Catalyst PELLE D’ASINO, testo e regia di Riccardo Rombi, coreografia di Roberto Sartori, con Giorgia Calandrini( danzatrice), Letizia Filippucci per i suoni , il live elettronics di Giovanni Magaglio e i costumi sono di Manuela del Panta.
La produzione è di Catalyst in collaborazione con Kansas Balletto di Firenze.
Pelle d’asino è una fiaba che racconta di una trasformazione. Tutto parte dal suono e dal movimento che introducono gli eventi; in essa si indagano le radici delle relazioni familiari più ancestrali e i sentimenti che li governano.
La riscrittura del classico di Perrault è dovuta alla volontà di rendere attuale un classico della letteratura per ragazzi, attraverso un linguaggio multidisciplinare, in cui il testo, la danza contemporanea e la musica elettronica accompagnano la protagonista nel suo percorso di crescita.
Infine, segue la terza opera per famiglie domenica 23 novembre ore 16:45 Centrale dell’Arte ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE adattamento, regia e musiche di Teo Paoli, con Lavinia Rosso, Silvia Baccianti, Samuele Nannini e Giulio Paoli ( in video). Le scene sono di Centrale dell’Arte e i costumi di Valentina Perini e Anna Primi.
Da uno dei racconti più celebri della letteratura di tutti i tempi, si svolge uno spettacolo la cui trama, pur rispettando la linea narrativa originale, trova fascino nella capacità infantile di varcare, senza soluzione di continuità, il confine tra reale e immaginario.
Uno spettacolo che coinvolge il pubblico, principalmente per il linguaggio scenico, ricco e multiforme, che esalta la meravigliosa arte di Carroll.
Si entra così in una atmosfera onirica, attraverso repentini cambi di situazione ai limiti dell’assurdo.
In un susseguirsi di incontri sorprendenti, di momenti poetici e situazioni improvvise, tra il grottesco e il comico.
IL LABORATORIO PUCCINI, al ridotto del Teatro Puccini, sempre in programma a novembre, con inizio degli spettacoli alle ore 21;30.
Si apre con LA RABBIA della compagnia Catalyst, in scena dal 31 ottobre al 1 novembre, ore 21:00.
Tratta dal testo di Pier Paolo Pasolini, mise senza espace a cura di Riccardo Rombi, con Giorgia Calandri, Francesco Franzosi, Riccardo Rombi e Dafne Tinti. Le musiche sono di Martino Lega.
La Rabbia è un urlo soffocato dell’anima, una denuncia e un pianto soffocato di fronte alla irraggiungibile bellezza.
Così l’indicibile è diventato indecente di fronte ai nostri occhi , ormai abituati a non specchiarsi; alle nostre orecchie abituate a non ascoltare; e alle nostre bocche abituate a non dire.
Da giovedì 13 a sabato 15 novembre, ore 21:30, a cura di A.T.I.R. e Teatro Carcano presentano : BEATRICE SCHIROS METAFORICAMENTE SCHIROS di Beatrice Schiros e Gabriele Scotti.
Esso è un monologo fuori dai denti e sfacciato, ma anche delicato e amaro. Un racconto personale ma in cui ciascuno può trovare pezzi di sé, tra lacrime e risate. Che creano un legame empatico e forte tra attrice e pubblico.
Segue da giovedì 20 a sabato 22 novembre ore 21:30, per Argot Produzioni, Infinito, Fondazione Sipario Toscana Onlus – La città del Teatro, Teatro delle Briciole- Solares Fondazione delle arti, viene presentato:
STABAT MATER di Antonio Tarantino adattamento di Stella Savino e Fabrizia Sacchi. Con Fabrizia Sacchi ed Emma Fasano. Per la regia di Luca Guadagnino con Stella Savino.
Stabat Mater è una preghiera di origine medievale che fa riferimento alla permanenza di Maria di Nazareth ai piedi della croce del Cristo. Un titolo noto a tutta la letteratura artistica.
La madre che sta ai piedi del figlio morente, è parte universale dell’ iconografia non solo tipicamente religiosa ma anche laica. Essa rappresenta il simbolo della maternità che vive l’innaturale situazione di vedere un figlio morire.
Maria Croce ( la Stabat Mater dell’opera) è una donna sola, emigrante dal sud verso Torino, che urla al mondo la sua disperazione e lo fa con grazia e sarcasmo nella lingua napoletana.
Questo spettacolo è creato a misura sull’attrice, in scena sono presenti una sedia, una scala e un vecchio telefono della SIP.
Infine, giovedì 27 novembre alle ore 21:30 lo spettacolo PRESENTATO DA For Laugh’s Sake CARMINE DEL GROSSO PERIODO REFRATTARIO.
Periodo Refrattario è scritto e interpretato da Carmine Del Grosso. In questo Show il comico affronta il senso di smarrimento, la complessità esistenzialista e la visione misoneista che evita di abbacinare il pubblico .
Ne scaturirà uno spettacolo esilarante.
Infine, nell’ultimo cartellone del mese di novembre per la Stagione Teatrale 2025/26 del Teatro Puccini abbiamo 10 Spettacoli
Si parte con la SBAM produzioni che presenta ANDREA PERRONI LA FINE DEL MONDO, un’opera in cui in modo lucido viene narrata la teoria secondo cui, il cervello continui a funzionare per i 15 minuti successivi, anche se il cuore ha smesso di battere. L’umanità, senza accorgersene sta vivendo questi minuti;
Siamo figli della paura e schiavi della tecnologia.
Cosa sopravviverà a tutto ciò? La Risata: unica certezza e speranza per esorcizzare la paura di un futuro incerto.
Venerdì 7 e sabato 8 novembre ore 21:00
La Mismaonda presenta ASCANIO CELESTINI POVERI CRISTI. di Ascanio Celestini e con Gianluca Casadei alla fisarmonica.
Chi sono i poveri cristi? Sono l’ultimo della classe , la pecora nera, ma anche chi è inchiodato per una qualche malattia.
L’idea di questo progetto è quella di trovare le parole per raccontare di questi poveri cristi. Il narratore dello spettacolo, però, ce li presenta come santi perché ogni giorno fanno il miracolo di restare al mondo e di essere migliori del circondario.
Mercoledì 12 novembre ore 21:00 la Corvino Produzioni presenta NICOLÒ GOVONI L’UOMO CHE COSTRUIVA IL FUTURO.
Uno spettacolo di Nicolò Govoni per la drammaturgia e la regia di Gioia Battista.
Questa è la storia straordinaria di Nicolò Govoni, adolescente catalogato difficile, che a vent’anni lascia tutto e decide di dedicarsi al suo sogno: costruire un futuro migliore per bambine e bambini di tutto il mondo. Nascono Scuole, Educazione, Indipendenza e Libertà.
Nel 2020 Nicolò è stato nominato al Premio Nobel per la Pace.
Il giovane Nicolò sul palco racconta tutte le sfide per raggiungere i suoi obiettivi, che non solo gli hanno rivoluzionato una vita etichettata, ma anche hanno permesso di cambiare una buona fetta di società.
Venerdì 14 novembre ore 21:00 il Teatro dell’Elfo , Campo Teatrale e Isola del Teatro presentano:
César Brie RE LEAR È MORTO A MOSCA
Regia di César Brie, drammaturgia C. Brie e Leonardo Ceccanti, con César Brie, Alessandro Treccani, Leonardo Ceccanti, Davide De Togni, Anna Vittoria Ferri, Michelangelo Nervosi, Tommaso Pioli, Annalesi Secco, Laura Taddeo, Altea Bonatesta e Eugeniu Cornitel.
Lo spettacolo mette in scena un’avventura umana e artistica accompagnata dai dipinti di Chagal e dai personaggi del Re LEAR.
Uno spettacolo fatto di memorie da riscoprire.
Mercoledì 19 novembre ore 21:00 la FOXTROT GOLF presenta ETTORE BASSI EL FÙTBOL con Gianvito Pulzone e Oscar Bellomo. Regia di Francesco Branchetti.
Lo spettacolo El FÙTBOL è dedicato al calcio a tutto tondo. Al centro dello spettacolo, c’è il protagonista che porta su di sè la passione per il calcio, il calcio è la sua linfa vitale. Essi diviene metafora a volte dolorosa e a volte esilarante.
Venerdì 21 novembre ore 21:00
La Mismaonda presenta, BEPPE SEVERGNINI L’ARTE DI INVECCHIARE CON FILOSOFIA il racconto di Socrate, Agata e il futuro a Teatro.
Con musica dal vivo eseguita dal White Socks Quintet.
Con l’aiuto di una nipotina di tre anni che insegna il disordine quotidiano, Beppe Severgnini riflette sul tempo che passa invitandoci a indossare con eleganza la propria età.
Venerdì 21 novembre ore 21:00 Teatro delle Spiagge produzione Fuorivia e Pilar Ternera presenta
MATTEO SAUDINO e GIUA ANIME FRAGILI viaggi nelle fragilità del nostro tempo con Platone e Aristotele.
Di Matteo Saudino con la partecipazione musicale di Giua.
In esso viene affrontato il profondo viaggio nelle fragilità dell’uomo contemporaneo, attraverso le riflessioni senza tempo di Platone e Aristotele.
Sabato 22 novembre ore 21:00 per la Argot produzioni e Dada presentano:
VALERIO APREA LAPOCALISSE con Valerio Aprea, testi di Marco D’Ambrosio in arte Makkox e di Valerio Aprea.
In esso uno spettacolo in una serie di monologhi in cui si affrontano temi del cambiamento, attraverso la comicità .
Lunedì 24 novembre ore 21:00 Antico Teatro Pagliano presenta MAURIZIO COLOMBI CAVEMAN l’uomo delle caverne.
Monologo di Rob Beker regia di Teo Teocoli e musica eseguita dal vivo dalla Cave Band.
Torna alla sua 31esima replica di CAVEMAN. Il suo esilarante testo che lo ha visto protagonista sempre al Puccini nel 2014, torna nello stesso teatro a dar vita a fatti e misfatti della vita di coppia su un argomento che non passa mai di moda, ovvero l’eterno scontro/incontro tra uomo e donna.
E per finire da martedì 25 a domenica 30 novembre ore 21,00 con la pomeridiana di domenica alle ore 16:45 La Cardellino srl presenta: SILVIO ORLANDO CIARLATANI di Pablo Remón traduzione italiana di Davide Carnevali da Los Farsantes e con ( in(o.a.) Francesca Botti, Davide Cirri e Blu Yoshimi
Regia di Pablo Remón.
Ciarlatani è la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro, che sono collegati dalla figura del padre di Anna, una dei due personaggi, Eusebio regista di culto degli anni ‘80, scomparso e isolato dal mondo.
Ma Ciarlatani sono anche delle opere in una in cui i racconti di Anna si confondono tra sogno e realtà . Mentre la storia di Diego Fontana, regista, è un’opera teatrale più vasta con spazi più realistici. Infine in una specie di parentesi, assistiamo ad un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio.
Queste storie sono raccontate parallelamente e rappresentano gli specchi degli stessi temi. Infine il terzo punto di Ciarlatani ci offre una commedia in cui solo i quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi . Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, sul fallimento e sul successo e sui ruoli che ricopriamo dentro e fuori la finzione (Pablo Remón)
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz

