Linda Gennari: presenza per i più piccoli e amore per la recitazione

Linda Gennari: presenza per i più piccoli e amore per la recitazione

La passione per la recitazione, il palcoscenico, i ricordi e le emozioni raccontate dall’attrice Linda Gennari in questa intervista.

L’attesa per poterla vedere in “The Opera!” è ancora lunga ma intanto potremo vedere Linda Gennari in scena ne “La caccia al tesoro”, ad opera di Bruno Fornasari. Una donna, Linda, capace di tornare bambina vivendo dei momenti di gioia insieme ai suoi nipoti, in un mondo fatto di verità e buone sensazioni…

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Linda Gennari. Presto potremo vederti in “The Opera!” ma, intanto, sei in scena ne “La caccia al tesoro”, ad opera di Bruno Fornasari. Cosa puoi svelarci a riguardo?
Si tratta di una commedia molto divertente, se vogliamo anche tagliente, che porta in scena tematiche sociali importanti. È scritta da Bruno Fornasari, che ne è anche regista, e tratta temi legati alla famiglia, all’eredità, cercando di smascherare l’ipocrisia di una società contemporanea aperta e inclusiva ma, troppo spesso, soltanto a parole. Un progetto in cui mi diverto molto, lo stesso vale per il pubblico, e impersono Chic, una donna sarcastica, allegra ed anche cinica, con non poche fragilità. Un ruolo che mi diverte non poco.

Quali sensazioni sono legate alle tavole del palcoscenico, alla possibilità di poter avere dinanzi a te un pubblico pronto anche a giudicarti, se vogliamo?
Trovo sia molto esaltante ed anche emozionante vivere tutto ciò. Il teatro è vita, nel suo qui e ora, ed è un luogo in cui mettere in gioco la presenza e la carnalità di chi racconta una storia e di chi, invece, l’ascolta, partecipa. Credo anche che il teatro sia uno strumento potentissimo di analisi, di crescita personale e sociale, di aggregazione. Crea comunità e consente alle persone di riconoscere se stessi in un mondo in cui prevalgono individualismo e solitudine. Un presidio culturale nel tessuto sociale, qualcosa di essenziale per migliorare la qualità della vita delle persone, delle città, dei quartieri.

Quali riti ti accompagnano prima di essere in scena?
Adoro il momento della preparazione, della vestizione e del trucco. Momenti importanti, rituali quasi magici. Poi c’è la fatidica ‘merda’ che ci si fa tra colleghi e con il regista, quando possibile. Un augurio, un buon auspicio affinché il pubblico in sala sia ben presente. Niente di più bello!

“Il viaggio di Victor” sarà, invece, in scena durante il periodo che caratterizzerà l’uscita del film “The Opera!”, per la regia di Davide Livermore. Cosa puoi dirci a riguardo?
Esattamente! “The Opera!” verrà presentato in anteprima al Teatro La Scala, a Milano, e da febbraio sarò in scena, parallelamente, con “Il viaggio di Victor”. Una storia bellissima, toccante, scritta da Nicolas Bedos, per la regia di Davide Livermore, con al mio fianco Antonio Zavatteri. In scena sono un uomo e una donna. Lei assiste lui che dopo un incidente ha perso la memoria. Un modo per dare uno spazio a chi non c’è più…

Linda Gennari. Foto di Dirk Vogel
Linda Gennari. Foto di Dirk Vogel

Quali anticipazioni, invece, nei limiti del possibile su “The Opera!” che si avvale, tra l’altro, di costumi realizzati da Dolce&Gabbana?
Un film molto particolare e con un’estetica al contempo particolare. Il viaggio di Orfeo per lasciare andare la sua amata, Euridice… Tutto parte da lì, perché alla fine dei conti noi siamo loro. Un cast eccezionale, dalla Murino a Vincent Cassel, Angela Finocchiaro, Rossi de Palma e molti altri, con due protagonisti, un tenore e una soprano, Valentino Buzza e Mariam Battistelli che attraversano le arie più belle dell’opera lirica. Il mio ruolo è quello di messaggera ma non dico altro per non togliere il giusto mistero alla storia…

Chi è Linda e quali sogni sei riuscita a concretizzare rispetto a quelli che avevi da ragazza?
Linda è una donna che non smette di crescere, di interrogarsi, di essere curiosa rispetto a ciò che si muove in lei, al di fuori di lei. Il sogno della recitazione mi caratterizza sin da quando ero piccola e guardavo i film in bianco e nero, un continuo viaggio alla scoperta di tanti laboratori teatrali, fino ad entrare in una scuola riconosciuta. Quando mi hanno presa ne sono stata felice, ho pensato di poterci provare… Da lì è partito tutto!

Quali ruoli vorresti poter ricoprire? Qualcosa di distante dal tuo modo di essere, ad esempio?
Sicuramente! Discostarmi dal mio modo di essere mi diverte. Posso indagare situazioni, sensazioni, non del tutto abituali. Mi piace scavare nel profondo e, al contempo, sono felice della commedia a cui sto prendendo parte adesso.

Un anno impegnativo il prossimo…
Si, sarà sicuramente un anno molto impegnativo!

Che periodo sta vivendo Linda Gennari?
Un periodo buono, di maturità, se vogliamo. Sono molto più consapevole degli strumenti da utilizzare, specie dopo aver raggiunto una maggior sicurezza in me stessa, che sia nel lavoro e nelle relazioni umane. Sono sempre stata timida, insicura, ma grazie a questo lavoro sono riuscita a smussare alcuni angoli. Guardo alla vita con maggiore positività adesso e questo grazie anche ai miei nipoti, che sono ancora piccoli…

Un po’ come tornare bambina, guardando il mondo attraverso i loro occhi…
Sicuramente! Quando sono con loro cerco di regalargli il miglior tempo possibile. Regalo loro una realtà terrena, presenza, senza sperperare attenzione alcuna, visti i tempi che viviamo…

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