Naufragio: voci dal mare, un grido di dolore
Rosario Diana porta in scena la tragedia dei migranti in Naufragio, unendo parola, musica e danza in un’opera intensa e coinvolgente.
Il Centro Domus Art di Napoli si trasforma in un palcoscenico di dolore e speranza con lo spettacolo Naufragio, in scena il 21 e 22 novembre. Scritto e diretto da Rosario Diana, questo oratorio da camera ci immerge nella tragica realtà dei migranti, intrecciando poesia, musica e danza per dare voce a chi non ce l’ha più.
Un viaggio emozionante attraverso le cronache e le testimonianze di chi ha affrontato il mare in cerca di una vita migliore, Naufragio è il quarto evento della rassegna MTR (Musica, Teatro, Ricerca), diretta artisticamente da Rosalba Quindici. Andrea Renzi e Silvia Ajelli prestano le loro voci recitanti, mentre Arianna Montella incanta con la sua danza e Lucio Miele crea atmosfere suggestive con le sue percussioni e live electronics.
Ispirato al libro Nauaghìa Naufragium di Diana, il testo dell’oratorio si arricchisce di citazioni da Saffo, Eschilo, Empedocle e Lucrezio, creando un affresco poetico e filosofico sulla condizione umana. “Naufragio – spiega Diana – coniuga la disgrazia dei migranti con la catastrofe dell’Europa di fronte alle migrazioni. Si parte da vicende reali e si dà luce ai nomi dei dispersi, trasformandoli in segni/suoni”.
La performance è un’esperienza intensa e coinvolgente, che tocca le corde più profonde dello spettatore. Le voci processate dei migranti diventano un lamento straziante, mentre la danza esprime la disperazione e la speranza di chi affronta un viaggio incerto. “Ho creato una fenomenologia del dolore dei migranti – continua Diana – presentandola nella sua nudità e crudezza”.