Massimiliano Vado: in scena senza ansie e patemi
Nuova intervista per Massimiliano Vado, che ci racconta la sua esperienza teatrale nello spettacolo “Guida pratica per coppie alla deriva”.
L’attore Massimiliano Vado, sarà nuovamente in scena ne “Guida pratica per coppie alla deriva” al fianco della collega Danila Stalteri. Un clima di confusione, misto a cambiamenti, lo accompagna ed è pronto a parlarcene…
Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Massimiliano Vado. Sei nuovamente al fianco di Danila Stalteri ne “Guida pratica per coppie alla deriva”. Quali sensazioni a riguardo e quanta gioia vi è nel ritrovare una collega così abile?
Siamo inseparabili, ormai! Ci siamo trovati lo scorso anno per puro caso, in piena emergenza lei e in piena rivoluzione io, divertendoci dal primo giorno senza ansie e patemi ma con tanta dedizione. Con noi c’è anche Nicola Pistoia con cui si collabora in maniera egregia, due casi rari di comode pantofole da indossare alla perfezione.
Cosa sta regalandoti questo spettacolo, così come le tavole del palcoscenico?
La tournée durerà fino a maggio, con molti fine settimana nei teatri di tutta Italia, una gran bella novità per quest’anno. Torneremo, poi, ad ottobre, viste le tante richieste, felice di essere rientrato nel mio ruolo da attore, cosa che come sai volevo accantonare. Il semplice fatto di non dover badare ad alcuna situazione organizzativa mi regala una condizione rilassante, serena. Forse durante le prove cambieremo qualcosa per poter regalare a chi lo ha già visto qualche nuova chicca, ma staremo a vedere…

Quale riscontro da parte del pubblico?
Lo scorso anno la platea del Teatro de’ Servi ci ha permesso di notare le reazioni delle varie coppie. Durante alcuni momenti dello spettacolo un componente della coppia rideva mentre l’altro restava serio, durante altri momenti accadeva l’opposto. Evidentemente si verificava un semplice ricordare le ragioni e il torto di una precedente discussione.
Lo scorso anno hai avuto modo di dirigere “Fiori d’acciaio”, un cast di sole donne…
Un’esperienza bellissima che spero possa ripetersi per il quarto anno. Un cast di volta in volta da ‘ricostruire’, nel tempo, con una fantastica Barbara De Rossi a tenere il tutto sulle spalle.
Massimiliano Vado, che periodo sta vivendo?
Confusionario, proprio come l’arte in questo momento. Il cinema non sa bene da che parte girarsi, il teatro sta cambiando tanto, dal privato al pubblico… ma il periodo di confusione è spesso il più creativo. Sto partorendo delle idee nuove e spero ci sia qualcosa di pratico di cui parlare, a breve.
Se di cambiamento si parla, cosa è accaduto dentro di te?
Sono cambiato tanto, così come nell’ultimo anno e mezzo. Mi appoggio meno agli altri, ma vorrei che i miei allievi si appoggiassero di più a me, per una questione di fiducia, di guida. Credo ci sia meno bisogno di maestri e di molta più condivisione, anche perché con la morte di Glauco Mauri ne son rimasti giusto due, il resto siamo colleghi.
Nuovi progetti all’orizzonte?
Sarò in un nuovo spettacolo prodotto dal Nuovo IMAIE con Fabrizio Apolloni e Karin Proia, “Secondo Luca e Marco”. Uno è un prete di città, l’altro di campagna, Karin è la perpetua di quello di campagna. Un testo molto ironico, profondo, dovuto ad una giusta intuizione di Apolloni con tante repliche da affrontare, per poi ritrovarmi con Danila Stalteri ad aprile ne “Amleto in salsa piccante” di Nicolaj.
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz
