Gilberto - Non è un paese per Jovanotti. Foto di Fabrizio Evangelista
Gilberto - Non è un paese per Jovanotti. Foto di Fabrizio Evangelista

Gilberto: non è un paese per Jovanotti

Oggi vi raccontiamo di un artista che ha voluto lanciare una provocazione sociale nel suo nuovo singolo: Gilberto.

Gilberto - Non è un paese per Jovanotti. Foto di Fabrizio Evangelista
Gilberto – Non è un paese per Jovanotti. Foto di Fabrizio Evangelista

Con il titolo di “Non è un Paese per Jovanotti”, il cantante tira fuori l’ottavo singolo estratto dal futuro album “Con tutto il dispetto”, è un brano d’impronta elettro-punk-pop che fonde folk melodico e chitarre potenti, “abrasive” e synth stile techno.

Un’apparente allegria, in un clima festante, cela una malinconia di fondo che non si spegne, ma resta accesa anche nella parte strumentale quasi a trasmettere energia da standing ovation.
Il videoclip, diretto da Maurizio Del Piccolo della Moviedel, mostra una performer (interpretata da Chiara Cardini) nel duplice ruolo di ragazza ambigua e inquietante che da ingenua e manipolata si rivela una crudele manipolatrice psicologica. Il conflitto tra il dottor Jekyll e il Mr. Hyde presenti nella giovane, si risolve in possibili interpretazioni, lasciando al bene e al male la possibilità di essere scelti dallo spettatore.

Le dichiarazioni

Nessuna invettiva personale verso il collega, ma ironia e “pop innocuo”, all’insegna di una sana e ludica goliardia. In relazione a questo, Gilberto chiarisce: “La mia non è una canzone contro Jovanotti, ma una presa d’atto del fatto che molti italiani sono ormai contro quello che Jovanotti incarna e rappresenta: quella visione mondialista e di apertura multiculturale, di convivenza pacifica, di inclusione sociale. E con la scusa che gli atteggiamenti di Jovanotti sono spesso ispirati alla modalità democristiana degli anni Ottanta e quindi ben bilanciati, ci si sente autorizzati a far riemergere un certo fascismo latente. Ma la canzone non è un trattato di politica: anzi, gioca sul filo del rasoio, solleticando molti haters di Lorenzo Cherubini, e funziona come test. Quelli che capiscono il significato ultimo della canzone, la fanno ascoltare ai cani rabbiosi, e l’umorismo si fa arma di selezione, fa emergere chi è veramente malpensante, egoista e calcolatore, e chi invece è seriamente preoccupato per la deriva violenta dei nostri cervelli incatramati”.

Gilberto Ongaro

Musicologo, cantautore e tastierista aponense classe ’87, scrive canzoni dal 2001, e fa concerti dal 2007. Dopo aver militato nel gruppo alt rock The Applesss (2007-2009) e nel trio demenziale Liberascelta (2009-2011), nel 2012 inventa l’idea di Saffir Garland, partito come progetto ambient elettronico strumentale. Ben presto, per urgenza comunicativa, Gilberto torna a cantare, sviluppando un’identità multiforme nel genere musicale, ma gradualmente sempre più definita nel concetto d’essere un satiro tagliente, rivolto ai paradossi della società, fino ad arrivare a brani dal taglio drammatico, ma sempre polemico. Gli argomenti, affrontati con spirito beffardo e umorismo caustico, sono molteplici e a volte tabù. La musica volutamente cerca il contrasto fra generi opposti, passando dall’elettronica al pop, al punk, al funky, al folk e alla salsa; il tutto sempre con l’approccio progressive. Gilberto non si fa problemi a creare strutture complicate e divertirsi a creare melodie e armonie impreviste. Finché nel 2018 non si stanca di sé, e decide di rivoluzionare il proprio stile. Cestinando mentalmente quasi tutto il materiale precedente (a parte le canzoni apprezzate dal pubblico), Gilberto abbandona l’eccessivo citazionismo colto, e sceglie di coniare un termine che va in direzione opposta a quanto fatto finora. Così, da Saffir Garland cantautore satirico, dal 2019 Gilberto si propone col proprio nome, dichiarando di fare “pop innocuo”. Si cambia vestito, uno più musicalmente leggero, per far emergere al meglio lo spirito, senza filtri. I contatti online restano gli stessi:

Su Lucilla Corioni

Nata nel 1959 a Cologne (BS). Nel 2014 ha fondato il marchio LC COMUNICAZIONE lavorando, occupandosi di promozione di artisti del mondo della musica tra i quali: Andrea Braido, Paolo Gianolio, Guido Guglielminetti, Pietruccio Montalbetti, Massimo Germini, Pio Spiriti, Antonio Tarantino, Ricky Portera, Massimo Germini, Gerardina Trovato e Luca Bonaffini che segue fissa da circa 5 anni ed altri. Ha collaborato alla realizzazione di eventi come "La settima nota” (Convention di arte e cultura) per tre edizioni, “Tra pace e memoria” (canzoni per la pace con Stella Bassani), “La protesta e l’amore” (Primo show concept interamente dedicato alla storia della musica leggera italiana), “Il vento soffia ancora” (festa provinciale dell’ANPI), “Prima e dopo il muro” (Canzoni dal dopoguerra ai giorni nostri). Ha curato tour teatrali letterari e musicali, come “Tour Eterni secondi” di Luca Bonaffini, “Tour Amazzonia. Io mi fermo qui” di Pietruccio Montalbetti . Ha curato promozioni letterarie di “La protesta e l’amore. Conversazioni con Luca Bonaffini” , “La musica è finita”, “E vero che il giorno sapeva di sporco”, “Ho sognato di vivere” di Mario Bonanno, “La notte in cui spuntò la luna dal monte” di Luca Bonaffini, “Settanta a Settemila” e "Il mistero della bicicletta abbandonata" di Pietruccio Montalbetti ed altri. Gli amici e collaboratori la definiscono un “Carro armato”. Negli ultimi anni si è specializzata nella promozione di libri ed organizzazione di serate presentazione, nutrendo di un importante data base di assessorati e biblioteche con le quali collabora frequentemente. Scrive e collabora con diverse testate giornalistiche web come "La gazzetta dello spettacolo", Mondospettacolo, Flashstyle Magazine, Malizia Press, Oltrelecolonne, My Canche ed altri . Ha collaborato con LA NUOVA CRONACA DI MANTOVA e lavorato come responsabile marketing per la stessa. Ha lavorato come responsabile delle relazioni esterne e responsabile dell'ufficio stampa della casa editrice musicale LONG DIGITAL PLAYING di Luca Bonaffini. Ha lavorato come responsabile marketing del programma televisivo MASH UP KULT andato in onda sul canale nazionale 63 di GO TV.

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