Dalla Costiera alle scene: Marco Palmieri si racconta
Marco Palmieri, un giovane attore che ha fatto della sua terra d’origine la protagonista delle sue storie e della sua voglia di palcoscenico.
Le scogliere a picco sul mare, i limoneti profumati, i borghi pittoreschi: la Costiera Sorrentina è una musa ispiratrice per molti artisti e tra questi, c’è Marco Palmieri, un giovane talento del teatro che ha scelto di far propria la bellezza di questa terra. Legato indissolubilmente alla sua terra d’origine, l’abbiamo incontrato e ci ha raccontato i suoi ultimi impegni.
Benvenuto sul quotidiano “La Gazzetta dello Spettacolo” a Marco Palmieri. Le radici e il palco: essendo nato e cresciuto a Sorrento, qual è il legame speciale che sente con questo luogo e come ha influenzato la sua passione per il teatro?
Grazie a voi. La passione per il teatro è ispirata più in generale alla napoletanità. Le radici in Costiera mi fanno apprezzare il bello di quelli che hanno la fortuna di alzarsi al mattino e guardare fuori dalla finestra nutrendosi di un panorama e un infinito orizzonte sul mare… la città di Napoli invece ti inebria di rumori, cultura, passione che fa da continua fonte di ispirazione.
Un incontro tra generazioni: che esperienza è stata condividere il palco con i nipoti di grandi maestri del palcoscenico di recente al Teatro Totò di Napoli?
Diciamo che per fortuna, la mia vita attoriale è sempre stata contrassegnata di fortunati incontri e ho avuto modo di imparare e affiancarmi a grandi nomi del teatro tradizionale. Di approfondire non si finisce mai e lavorare con Corrado Taranto, Franco Pica, Davide Ferri, gli eredi dei grandi (ndr Nino Taranto, Tina Pica, Rino Marcelli) che hanno anche solo semplicemente respirato l’aria di una casa dove si praticava arte, sarà sempre un valore aggiunto.
Quali sono, secondo lei, le sfide più grandi che il teatro deve affrontare oggi e come si possono superare?
La sfida di oggi è riuscire a portare la gente fisicamente in teatro. In un’epoca dove tutto corre sul web, le notizie corrono veloci, il virtuale comanda, vedere un teatro pieno è sintomo di aver fatto un buon lavoro.
Sorrento e il teatro: un connubio vincente: In che modo Sorrento, con la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale, può diventare un polo di attrazione per il teatro a livello nazionale e internazionale?
Sorrento è una realtà particolare: è una donna bella, a volte distratta, a volte riflessiva, frivola ma appassionata. La storia la pervade nella sua morfologia e quel retaggio lo dobbiamo stimolare affinché esca fuori nella sua profondità.
Un messaggio per i giovani: Quali consigli darebbe ai giovani che desiderano intraprendere la carriera di attore?
Diffido sempre da chi vuole dare consigli o lezioni di vita… posso solo condividere la mia umile esperienza e seppure può sembrare scontato, dico ai ragazzi che non bisogna demordere perché questo mestiere per quanto dona, altrettanto toglie… e se non ci si crede abbastanza è facile mollare! Ovviamente bisogna sapere scegliere, cogliere le occasioni che si presentano, strizzando l’occhio alla fortuna se si presenta… questo però lo faccio valere come principio nella vita in generale.
Il futuro di Marco Palmieri?
Mi auguro un futuro quanto più possibile sereno: tanti progetti e nuovi stimoli all’insegna della curiosità che non deve mai mancare per fare bene questo mestiere.