BTS lanciano Proof
I BTS lanciano Proof

Proof: album antologia dei BTS

A pochi giorni da quello che sarà il nono anniversario del fenomeno kpop, i BTS arrivano con Proof. Tre cd, composti il primo dalle principali tappe della loro intensa storia, il secondo da tracce scelte personalmente dai singoli membri della band, mentre il terzo resta quello più ricercato, quello più importante.

E’ composto di demo e versioni alternative che i fans più affezionati hanno potuto ascoltare solo per caso tramite video postati su Instagram o altro.

Un enorme regalo che non finisce comunque qui: Yet to come è il singolo che presenta questo lavoro, e non è l’unica traccia inedita dei BTS.

Esattamente un’ora fa circa è stato rilasciato anche il video ufficiale di Yet to come. Guardandolo da profani si potrebbe semplicemente dargli un giudizio tecnico e dire che emana serenità con quei colori chiari e col messaggio che “il meglio deve ancora venire”. Ma chi li conosce e li segue e sa fin troppo bene cosa hanno passato e quanto hanno lavorato per arrivare dove sono ora, può invece notare immediatamente i continui riferimenti a video passati, come un continuum senza fine.

E’ davvero raro trovare artisti del genere.

La seconda traccia inedita si intitola Run BTS e, fin dall’annuncio della tracklist ricevuto settimane fa, si era pensato fosse un omaggio allo show di intrattenimento andato in onda fino allo scorso ottobre e che ancora ci manca tantissimo.

Invece no, quella canzone non ha niente di tenero, ma solo tanta rabbia verso chi, ancora una volta, ha remato contro il loro lavoro, il loro talento, ricordando che loro comunque hanno sempre lavorato sodo mentre gli altri erano troppo occupati a screditarli.

E’ già la mia traccia preferita.

Il terzo inedito si intitola For Youth ed è una dedica totale agli army, i loro fans ai quali non smettono mai di pensare. La band ha sempre ripetuto che senza gli army non sarebbero da nessuna parte, che sono l’unico motivo per cui continuano a fare tutto quello che fanno e che non gli importa di altro, quindi questa dedica non dovrebbe neanche sorprendere.

Peccato che, invece, sia riuscita a far piangere tutti al primo ascolto, soprattutto considerata la intro con le urla delle fans da una vera esibizione live.

Come ho detto prima, non esistono artisti del genere e ce ne vorrebbero di più.

Vorrei poter continuare questa recensione e parlare del terzo cd, che è quello che merita maggiore attenzione, ma purtroppo non è disponibile su nessuna piattaforma streaming e l’album fisico non è ancora in mio possesso.

Posso quindi solo concludere invitandovi ad ascoltare questo album, anche solo per farvi un’idea di cosa è questa band. Non fermatevi al fatto che cantino in coreano.

Su Barbara Aragona

Barbara Aragona, italiana residente a Londra con fierezza da ormai sei anni, scrive di ciò che più le interessa e piace, sfogando nella scrittura la sua indole da fangirl seriale.

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