The musical box
The musical box

The Musical Box: la fortuna di amare i Genesis

La band canadese, gli unici licensed by Genesissi è esibita al Palapartenope di Napoli il I° Novembre per un concerto che ha soddisfatto chi non riuscì a partecipare alla tappa napoletana del 1974, ma anche quelli che i Genesis li hanno visti e amati, soprattutto nella fase Gabriel-Collins.

The Musical box ha scelto di studiare e riproporre fedelmente (come ha dichiarato lo stesso Phil Collins) il repertorio dello storico gruppo degli anni 1972/75; fulcro della performance napoletana è stato proprio “Selling England by the pound”, album del 1973, all’interno della quale nulla è stato lasciato al caso: i costumi del vocalist Denis Cagné (che, come Gabriel, suona il flauto e si cimenta alle percussioni) da “Watcher of skies” a Britannia di “Dancing with the moonlit knight” passando per The Old man dell’immancabile “The musical box” sono stati ineccepibili nel ben riuscito tentativo di ricostruire la verosimiglianza. E, esattamente come accadeva durante i concerti dei Genesis, continui erano i cambi di spinotto e la riaccordatura degli strumenti; parimenti, il vocalist ha intrattenuto il pubblico per riempire i vuoti di scena alternando un discreto italiano all’inglese necessario ad introdurre i brani.

La chitarra a doppio manico di Philipps è stata abilmente sostituita da François Gagnon e estremamente suggestiva è stata anche l’intro al piano di Guillame Rivard su “Firth of fifth”; le slides che scorrono sulla scenografia sono le stesse del tour originale e contribuiscono a portare il pubblico nell’atmosfera di quegli anni, mentre Sébastien Lamothe (chitarra e basso) e Marc Laflamme (in salopette bianca come già fu per un giovanissimo Phil Collins) danno il loro onorevole contributo, anche vocale, perché l’onda buona del rock investa la platea con i suoi lunghissimi densi vigorosi strumentali.

Non manca un pizzico di Bach (dalla Suite n.1) ma la sgroppata rock non tarda a farsi sentire, accompagnata da bui ad hoc e luci flou, fontane pirotecniche e luci stroboscopiche mentre, dopo un applauditissimo “Supper’s ready”, la band torna in scena per l’unico bis concesso, quel “The Knife” che ha visto i fans storici e i loro figli alzarsi in piedi per il rush finale.

Ph: Fiorella Passante

Su Monica Lucignano

Redattore