L’inno “Di Campo in Campo” della FITP, interpretato da Francesca Michielin, è più di una canzone: manifesto di valori, resilienza e identità.
In occasione del cruciale match di Coppa Davis Italia-Austria, non è stata solo l’abilità dei tennisti a riempire il campo di emozione. C’è stato un altro debutto, un suono nuovo, potente e motivazionale, destinato a diventare la colonna sonora ufficiale della Federazione Italiana Tennis e Padel: “Di Campo in Campo“, l’inno ufficiale della FITP. A dargli voce è l’artista poliedrica Francesca Michielin, in un’operazione che segna il primo, fondamentale passo verso la creazione di un’identità sonora unica per la Federazione.
L’identità sonora FITP: più di un semplice inno
La scelta di un inno va oltre la semplice celebrazione. Per la FITP, “Di Campo in Campo” è il cuore pulsante di un progetto strategico di design sonoro, guidato dalla società Inarea Identity Design con la direzione artistica dei maestri Enrico Giaretta e Maurizio D’Aniello. Si tratta di un’iniziativa che mira a valorizzare l’unicità della Federazione, creando un asset distintivo e riconoscibile che risuoni con il pubblico, gli atleti e gli appassionati.
Questo percorso di costruzione identitaria non è una novità assoluta nel panorama sportivo, ma la sua esecuzione nel contesto FITP evidenzia una profonda attenzione ai valori e al messaggio. Il brano, della durata di poco più di due minuti, è stato concepito attraverso un processo di design definito “plurale”, che ne sottolinea la natura collaborativa e la volontà di creare qualcosa di nuovo e di impatto immediato.
Francesca Michielin, co-autrice e interprete
L’artista veneta Francesca Michielin non si è limitata a interpretare il brano, ma ne è stata anche co-autrice, intervenendo attivamente sia sul testo che sulla musica. Un dettaglio cruciale, che ha permesso all’inno di acquisire una sensibilità artistica e una profondità emotiva uniche. Il team di autori include anche Enrico Giaretta, Maurizio D’Aniello e Marcello Murru, con la produzione affidata a Dade, pluripremiato professionista noto per il suo lavoro innovativo (vincitore, tra gli altri, del Nastro d’Argento e del Globo d’Oro).
Questa sinergia tra sport, musica d’autore e produzione di alto livello assicura un risultato che va oltre l’inno convenzionale, proponendosi come un vero e proprio manifesto motivazionale.
L’ispirazione: «O vinco o imparo»
Il concept alla base di “Di Campo in Campo” si poggia su una frase emblematica di Nelson Mandela: «Io non perdo mai. O vinco o imparo». Una dichiarazione che racchiude l’essenza della resilienza e dell’apprendimento continuo di fronte alle sfide.
La FITP ha abbracciato con forza questo messaggio, trasformandolo nel fil rouge del testo. Come evidenziato dai primi articoli di settore, il brano sottolinea proprio il valore della crescita attraverso la sconfitta:
«I campioni talvolta si sentono soli. ma ci sono partite dove si applaudono pure gli errori. lampi di buio che basta un attimo e ti trovi fuori. ma poi ti rialzi e diventano amici anche i dolori. si diventa campioni. solo imparando a perdere.».
Questo focus sull’imparare a perdere per crescere non è solo un principio sportivo, ma una metafora potente della vita stessa. Il progetto di identità sonora, infatti, è descritto come «un viaggio attraverso i valori dello sport e della vita, una metafora che racconta come ogni campo sia una nuova sfida e un nuovo traguardo da conquistare, passo dopo passo, senza mai smettere di sognare» (fonte: FITP, 29 novembre 2024, in riferimento al debutto alle ATP Finals 2024).
La Federazione Italiana Tennis e Padel, forte di recenti trionfi mondiali (come le vittorie della Coppa Davis e della Billie Jean King Cup, risalenti al 2024), utilizza l’inno come strumento per consolidare questo spirito di rinnovamento e determinazione, rivolgendosi non solo agli atleti d’élite, ma a tutto il movimento sportivo.
Il debutto e la risonanza con il pubblico
La prima esecuzione dal vivo in un contesto così significativo come il match di Coppa Davis Italia-Austria ha garantito al brano una visibilità immediata e un impatto emotivo notevole. Sebbene il brano fosse stato presentato per la prima volta in anteprima durante il ‘Grand Opening Show’ delle Nitto ATP Finals di Torino (fine 2024), la performance di Michielin alla Davis del 20 novembre 2025 (data verificata tramite più fonti) ha ufficializzato il suo ruolo di simbolo motivazionale.
L’inno è già disponibile su tutte le piattaforme digitali, un segnale chiaro della volontà della FITP di renderlo accessibile e condivisibile, trasformandolo in una vera e propria risorsa motivazionale per il vasto pubblico (fonte: FITP). La scelta di un’artista amata e seguita come Michielin amplifica la risonanza del messaggio, avvicinando nuove generazioni ai valori dello sport italiano.
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz


