Ronny Aglietti: me stesso al cento per cento

Ronny Aglietti: me stesso al cento per cento

Ritmica nel sangue e corde da sfiorare: ecco l’intervista fatta a Ronny Aglietti, bassista in tour con Alessandra Amoroso.

Un buono e un giocherellone, il bassista Ronny Aglietti, attualmente in tour con Alessandra Amoroso in “Fino a qui”, che terminerà il prossimo 22 dicembre da Napoli. Un uomo dalle grandi doti artistiche e dall’animo pulito, pronto a raccontarci qualcosa in più sul percorso compiuto, sugli artisti che ha affiancato, senza dimenticare mai le sue origini, la famiglia…

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Ronny Aglietti. Da sempre in musica, fedelissimo al tuo basso, cosa sta regalandoti questo percorso sin da quando ha avuto inizio?
Mi ha regalato tante soddisfazioni e rivincite. Un sogno che è diventato realtà!

Al momento sei al fianco di Alessandra Amoroso con “Fino a qui Tour”. Quali sensazioni a riguardo e quanto affetto intorno a te da parte dei tanti sostenitori presenti alle varie date?
Sono tanto soddisfatto e felice dell’affetto che mi viene dato da parte dei tanti fan presenti ai concerti. Mia figlia spesso mi chiede “babbo, sei famoso?” e solitamente le rispondo che il babbo non è famoso, è semplicemente una brava persona che ringrazia tutti i giorni coloro che gli infondono del bene. Questo è il risultato della musica, qualcosa che mi fa stare bene e mi piace da morire.

Ronny Aglietti con Alessandra Amoroso
Ronny Aglietti con Alessandra Amoroso

Il tuo essere una brava persona è qualcosa di ben visibile, palpabile…
Non sono io a doverlo dire ma penso sia così. D’altronde, se ho accanto delle persone che mi vogliono bene un motivo ci sarà.

Sono tanti gli artisti che di volta in volta, in situazioni sempre differenti, hai accompagnato nel loro percorso artistico. Parlo di Giorgia, di Gianna Nannini, Noemi e molti altri… 
Con Giorgia e la Nannini ci sono state delle situazioni relegate a delle trasmissioni televisive. Con Noemi, invece, ho trascorso degli anni bellissimi in giro. Abbiamo suonato in lungo e in largo per l’Italia. Ci siamo divertiti molto. La reputo una grande artista. Recentemente ho lavorato come programmatore per la Mannoia, altra grande artista. Abbiamo parlato di Monte San Savino, a cena, il luogo in cui vivo. Ganzo parlare con lei di questo, fuori da ogni schema.

E se di Monte San Savino si parla, diciamo pure che è la tua zona di comfort, nell’amatissima Toscana. Lì c’è il tuo Ronny Studio… 
Esatto! Lì c’è il mio studio di registrazione, la mia tana, il luogo in cui creo, una vera e propria stanza dei giochi. Lo studio vero e proprio è nato nel 2014, seppure prima ce ne sia stato un altro, ed è completamente insonorizzato. Ci registro le voci, effettuo le varie programmazioni per i tour che seguo, e quant’altro. Non potrei mai farne a meno!

La tua genuinità è con te in tutto ciò che fai…
Sono al cento per cento me stesso! Chi mi apprezza e mi vuole bene lo fa perché mi ha capito ed è andato oltre. Sanno tutti che sono genuino, sincero, un libro aperto, anche nel vivere le emozioni.

Quanta strada hai fatto per poter arrivare ai livelli di oggi?
Sto ancora percorrendo una strada ben lunga, rinnovandomi sempre, studiando il più possibile. C’è sempre qualcosa da imparare! Al momento sto collaborando con alcune persone affinché si possa realizzare una nuova macchina per le programmazioni.

Quali consigli rivolgi ai giovani che ti scrivono per poter comprendere quali primi passi muovere in ambito musicale?
Le cose oggi sono cambiate e mi viene difficile dare dei consigli. Dovrei andare oltre i canoni sempre seguiti perché si parla meno di musica e più di show. Bisogna guardare all’immagine, offrendo un modo di comunicare differente, studiando e strizzando un occhio anche al modo in cui ci si presenta. Gli scappati di casa non funzionano più. Occorre avere una buona presenza sul palco e saper giostrare bene anche i social, la comunicazione.

Rispetto ai tuoi inizi quanto è cambiato il modo di fare musica?
La musica si è evoluta e questa evoluzione ha spostato il tutto verso l’elettronica. Oggi se vuoi essere un bassista devi saper suonare il basso, certo, ma devi saper mettere le mani anche su un sintetizzatore e su un computer. La poliedricità conta tanto.

Quale esperienza ti ha segnato maggiormente?
I miei sogni prendono forma ogni giorno! Non mi importa di poter suonare in uno stadio o chissà dove. Conta stare bene, così come suonare con belle persone, vivere anime buone. Sono positivo, sempre…

Rituali scaramantici prima di essere sul palco? 
Quando ero più ragazzo mi piaceva dare fastidio alle persone. Adoravo rompere le scatole soprattutto a chi sentiva la pressione del palco. Oggi, invece, resta lo schiaffetto sul sedere, il ‘merda’ prima di essere in scena, e la solitudine, un po’ di concentrazione. Negli anni le responsabilità si sono triplicate, preferisco avere tutto sotto controllo ora, così da poter gestire ogni cosa al meglio.

Sei al fianco di Alessandra Amoroso dal 2019, pronto a fornirle tutto il supporto possibile. Cosa puoi dirci a riguardo?
Da quindici anni fa ad ora sono cambiate tante cose. Eravamo ragazzi all’epoca, prendevamo tutto con maggiore leggerezza, seppure restando fedeli a noi stessi. Ora, come ti dicevo, le responsabilità sono maggiori, vuoi anche per i livelli ottenuti oggi da Alessandra, diventata tra le artiste italiane più apprezzate. Da responsabile di tutte le sequenze e programmazioni, sento forte il ‘ruolo’ ottenuto negli anni. Devo restare concentrato, offrire una giusta sicurezza, oltre a restare il Ronny di sempre. Sensazioni sempre molto belle, forti, positive.

Un crescere insieme di pari passo… 
Esatto! Siamo cresciuti insieme, lei con le sue responsabilità ed io con le mie, così come le tante persone che sono con noi da sempre.

Ho avuto modo di ‘incontrarti’ al fianco di un’altra bravissima artista, qualche anno fa, Bianca Atzei. Quali sensazioni sono legate alla sua persona, al vostro vivere il ‘quotidiano’?
Il rapporto con Bianca è bellissimo ed è davvero quotidiano, fatto di fratellanza, di condivisione anche familiare. Ci stimiamo tantissimo, così come si stimano anche lei e Alessandra. Non ti nascondo che mi piacerebbe vederle duettare insieme.

Bianca Atzei e Ronny Aglietti
Bianca Atzei e Ronny Aglietti

Alla tua bimba piacerebbe suonare, ha qualche ‘piccola’ propensione a riguardo?
La musica per lei è qualcosa di moderno, vissuta sul telefonino. Si, è abituata ad avere un babbo che ha a che fare con queste persone ma niente di più. Alessandra è la zia Mai e Bianca è semplicemente zia Bianca. L’hanno vista nascere e lei le conosce sin da piccolissima. Noa, il bimbo di Bianca, è per noi il nipotino di casa. Siamo famiglia! Al momento posso dirti che suona il clarinetto, ha questa piccola passione, ma non mi sento di forzarla. Vedremo cosa accadrà.

Come sarà il Natale di Ronny Aglietti?
Sarà in famiglia! Con Alessandra Amoroso termineremo il tour il 22 dicembre proprio a Napoli, una location strepitosa, una chiusura con il botto. So già che porterò con me dietro l’eco delle urla dei napoletani, una chiusura davvero in bellezza.

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