Renato Zero incanta il Palasele di Eboli

Renato Zero live al Palasele di Eboli

Renato Zero incanta il Palasele di Eboli

Renato Zero e la sua tre ore di vera musica della zeromania per i tantissimi fan ‘sorcini’ e riflessione delle tematiche dell’umanità.

Dopo avere infiammato l’estate live a Napoli con due date in Piazza del Plebiscito, sabato 2 novembre al Palasele di Eboli il mitico Renato Zero, con cappello e corona in testa, giacca aperta e t-shirt nera, inizia il suo show musicale per il suo live autunnale Autoritratto – I concerti evento.

Un’avvincente viaggio musicale del suo ricchissimo repertorio poetico-musicale con le canzoni celebri che hanno segnato la sua carriera musicale e nuovi inediti contenuti nell’ultimo album “Autoritratto”, pubblicato lo scorso dicembre e certificato Disco d’Oro. In queste tre ore l’artista, con il suo stile inconfondibile e unico, dalla straordinaria abilità di raccontare e raccontarsi attraverso la propria arte, spara una canzone dopo canzone iniziando dal brano “Vivo”, “Cosí tenace”, “Svegliatevi poeti”, “Figaro”, “Nei giardini che nessuno sa” fino ai “I migliori anni della nostra vita”.

Renato Zero, ideatore e regista dello spettacolo, ensemble alla superband composta da 7 musicisti (Danilo Madonia – direzione musicale, tastiere e pianoforte; Lorenzo Poli – basso; Lele Melotti – batteria; Bruno Giordana – tastiere e sax; Rosario Jermano – percussioni; Andrea Maddalone – chitarre; Fabrizio Leo – chitarre) e da un coro a 8 voci ha incantato tutti i presenti tra musica e riflessione sull’umanità. Lo stesso artista ha affermato: “Sono spudoratamente felice anche se in un mondo cosí infelice, che chiederei quasi scusa per una felicità inopportuna eppure la stessa felicità dovrebbe essere il catalizzatore e scoraggiare questi governi depravati e deplorevoli. Dovremmo prendere coscienza di questa violenza di guerra. Per esempio Pinocchio non ha mai fatto una bella fine, perchè proveniente dalla fragilità di un abete, apparendo come un manichino e allora noi tagliamo i fili per non essere i manichini”. Ha aggiunto: “Accendiamo la nostra umanità perchè abbiamo perso l’abitudine di sindacare come stanno le persone che non si vedono da tempo o soffrono di malattie. Questo fa parte del vivere civile e non lasciamo che vengano divorati dai dubbi e dalle frustrazioni. Il segreto della vita è quello di lasciare un segno agli altri, che a sua volta contaminati trasmettono il bene come se vi fosse una catena del bene.”

A sublimare le performance di Renato Zero, autentico catalizzatore di energia ed emozione, anche la presenza del maestro Adriano Pennino e il maestro Alterisio Pavoletti al pianoforte sulle note rispettivamente del brano “Fantasia” e del “Coraggio delle idee”. Anche la strabialiante performance delle otto voci del coro con un medley di canzoni celebri come “Madame”, “Mi vendo”, “Resisti” e “Triangolo” con lo schermo raffigurante Renato Zero in versione dj.

La scenografia è stata a cura di Igor Ronchese e Gigi Maresca, il light design di Francesco De Cave e i coinvolgenti visual affidati alla direzione di Younuts! (Antonio Usbergo e Niccolò Celaia), unendo lo spettacolo e il racconto con un impatto fortissimo sulla messa in scena. Come già sempre abituato non sono mancati i cambi del suo outfit, ben quattro viaggianti tra il nero, il bianco e il blu, che hanno anticipato l’arrivo della canzone.

L’avventura live di Autoritratto – I concerti evento, prodotta da Tattica, proseguirà nei palasport di Messina (sold out) per chiudere con la doppietta di Roma, raggiungendo un totale di 38 appuntamenti tra marzo e novembre.

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