Un momento del live dei Subsonica
Un momento del live dei Subsonica

Subsonica: la bolla è scoppiata l’ultima volta

Si è concluso lo scorso sabato “La bolla tour” dei Subsonica e noi eravamo li, quindi non possiamo fare a meno di raccontarvi.

Dal nome di uno dei pezzi contenuti nel loro ultimo album, Realtà Aumentata, il tour è andato avanti per cinque mesi, tra piazze, porti, club e festival, per dare poi il saluto finale al Circolo Magnolia di Segrate.
Una serata che, come le precedenti, ha visto la band suonare pezzi più o meno recenti, di fronte ad una folla che non ha mai smesso di esaltarsi, saltare, ballare e urlarne a squarciagola i testi.
Eppure questa volta è stato diverso, qualcosa nell’aria ha emozionato di più il gruppo: forse perché era l’ultima tappa, forse perché il pubblico di Milano sa sempre in qualche modo essere maggiormente caloroso di altri.
Non si sa, ma l’atmosfera era diversa, magari centrava anche il dj set post concerto, cosa che la band non faceva insieme da molto, troppo tempo.
Anche questo non si sa, ma di certo posso dire che neanche la pioggia ha fermato noi “cuori impavidi” rimasti a ballare fino all’ultimo momento.
I concerti estivi iniziano sempre particolarmente tardi, così in questa particolare occasione noi veterane ci concediamo una pizza in tranquillità.
E’ quasi un bene aver superato quella fase del voler stare a tutti i costi davanti, quando ormai di quel palco, quel gruppo, quel tutto, conosci quasi ogni cosa.
Siam vecchiette e concediamo spazio anche agli altri, ogni tanto.
Comunque, lo star lontane dalla tanto amata transenna non ci ha impedito di divertirci, cantare, ridere e magari anche commentare le innumerevoli gaffe del cantante e non solo.

Il “fo**uto pubblico dei Subsonica” è da conoscere, da studiare quasi.

Lo spettacolo dei Subsonica dura due ore abbondanti, il pubblico è felice, cerca di riprendersi prima di spostarsi verso la zona striminzita in cui avrà a luogo a breve il dj set.

Non ricordo davvero quando sia stata l’ultima volta in cui ho assistito al susseguirsi di tutti i cinque i membri del gruppo dietro la consolle, è stato quasi come un dejavu.
Ma è stato emozionante e curioso ascoltare ben cinque tipi diversi di musica, è un qualcosa che aiuta a conoscere le preferenze di ognuno di loro.

In attesa di nuove avventure, chissà quando, un invito ad ascoltare Realtà Aumentata e, perché no, anche i dischi precedenti, è doveroso.

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