credevo fosse amore

Credevo fosse amore. La moda contro la violenza sulle donne

credevo fosse amore

Nel calore di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che possiamo ritrovare quei valori che credevamo perduti. Il mondo della moda, sempre molto attento a queste tematiche sociali, ha voluto dare il suo contributo rendendo onore alle donne. Vedere il video di questa campagna che porta il nome di “Credevo fosse amore”, organizzata da Valentina Pitzalis e la Onlus Fare x bene, gela il sangue perchè lancia un messaggio fortissimo, ti suggestiona e crea in chi lo guarda una carica emotiva molto forte quasi come se la protagonista di questa tremenda storia fossi tu. Valentina, si fa portavoce delle migliaia di donne che hanno subito maltrattamenti e violenze fisiche e psicologiche (dai compagni o dai mariti) e che si sono salvate per fortuna ed ora sono qui, vive e vegete, per poterlo raccontare. Il caso di Valentina, ad esempio, è agghiacciante. Nel 2011, all’età di soli 27 anni, è stata cosparsa di benzina dal marito che poi le ha dato fuoco. Ciò ha causato profonde ustioni che le hanno sfigurato il viso e fatto perdere l’uso della mano sinistra; questo ha generato dolori fisici lancinanti e profonde ferite nel suo animo. Nonostante l’accaduto, non si è arresa e adesso, cerca di fare prevenzione nelle scuole per educare i ragazzi al vero amore, al rispetto e alla dignità. Il video che accompagna la campagna mostra una donna perfettamente curata, buona, brava, fedele ed onesta nei confronti del marito. Ma questo a lui non basta perchè ha deciso di renderla sua e di nessun altro negandole la possibilità di vivere la propria vita in autonomia e libertà nonostante fosse sposata. Infatti, sul finale, il video mostra un manichino rotto che rappresenta la donna vista come un oggetto del quale l’uomo può disfarsene quando vuole. Dura pochi secondi (precisamente 49) e quello che emerge dalla visione è molta rabbia e un’infinita voglia di ribellione verso i soprusi che una donna è costretta a subire solo perchè credeva di essersi rifugiata nelle braccia di un uomo che si illudeva fosse quello giusto. Il video, prodotto dalla Filmaster Production e diretto da Federico Burgia (regista pubblicitario e di videoclip musicali) vede protagonista la modella Eva Riccobono vestita da stilisti noti quali: Prada, Miu Miu, Dsquared e Tods che hanno aderito alla campagna e fotografata dal celeberrimo fotografo di moda PierPaolo Ferrari. La canzone che è stata scelta come colonna sonora del video è: “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli sempre attuale. Lo spot potrà essere visto sulle reti Mediaset dal 23 al 30 Novembre oppure è già attiva la campagna di sms solidali da inviare al 45594 del costo che varia dai 2 ai 5 euro. Lottiamo, dunque, donne per essere rispettate ed amate per quelle che siamo. Questa è la vera libertà. Questo è il vero amore. E il 25 Novembre, giornata internazionale dell’eliminazione della violenza contro le donne, siamo unite e solidali perchè insieme ce la possiamo fare.

Su Stefania Massari

Redattore

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