Bruno Caruso: presentata la nuova collezione “Le Merveilles”

Bruno Caruso 2015

Si è svolta nelle fastose nelle fastose sale di palazzo San Teodoro alla Riviera di Chiaia a Napoli la sfilata di Bruno Caruso che ha presentato “Les Merveilles” collezione 2015. 

Oltre trecento ospiti hanno applaudito il défilé che ha presentato  oltre 40 capi delle linee gran sera, sposa e abito uomo. Tessuti pregiati, impreziositi da perle e pietre preziose così come le acconciature e i veli. Le lunghezze sono variabili, ma il lungo predilige quasi sempre lo strascico. Il bianco seta viene affiancato quest’anno da un caldo e prezioso color miele.  La collezione dedicata alla gran sera inventa abiti corti e bombati, che Bruno Caruso ha disegnato ispirandosi agli anni ‘50 e ’60 , gonne a godet, morbide e rotonde si abbinano a corpetti aderenti con profonde scollature o con linee asimmetriche monospalla.

Grandi fiori a rilevo impreziosiscono i tessuti satin, pizzo e merletto che si accompagnano al tulle. Blue, silver, oro e nero restano i colori preferiti di Bruno Caruso per la sera che propone, però, anche un dolce rosa cipria e un aggressivo rosso Valentino. Sono sempre pulite le linee dedicate all’uomo di Bruno Caruso, ispirate a quelle classiche della sartoria napoletana, della quale è grande interprete e fedele conservatore. Classici anche i colori nero, blu scuro e grigio carico.  Al termine della serata Bruno Caruso ha annunciato la volontà di istituire a Napoli un’accademia per giovani couturier con l’intento di insegnare ai giovanissimi apprendisti l’arte della sartoria napoletana e non disperdere, così, un prezioso mestiere artigianale che da Fausto Sarli a Bruno Caruso vede il made in Naples promosso ed apprezzato nel mondo. “Un progetto interessante che non può passare inosservato e va sostenuto – ha commentato il presidente della sezione Moda dell’Unione Industriali di Napoli, Carlo Palmieri– L’azione proposta va nella direzione che da qualche anno sostengo tra gli industriali e ci confronteremo con tutte le eccellenze sartoriali che rappresentiamo”.

 

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Redazione Giornalistica

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