Valentina Tomada: vi porto con me al Fabriano Film Fest
Ritorna la rassegna cinematografica Fabriano Film Fest per l’edizione 2024, e per parlarne, incontriamo l’attrice Valentina Tomada.
Nuovamente al timone del Fabriano Film Fest l’attrice Valentina Tomada, pronta a raccontarci gli ultimi sviluppi e a rivolgere un invito a tutti affinché il festival, giunto alla sua dodicesima edizione, sia sempre più conosciuto, apprezzato…
Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Valentina Tomada. Dal 7 al 15 dicembre prenderà nuovamente vita, per il dodicesimo anno, il Fabriano Film Fest. Cosa puoi anticiparci a riguardo?
È un festival che attraverso azioni concrete, legate al cinema e alla cultura in generale, sostiene gli obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU. Parleremo di sostenibilità, di eguaglianza e tolleranza, così come di donne, di autostima e forza contro le varie problematiche della vita. Un premio che sta andando piuttosto bene con tante giurate pronte a seguirci, a complimentarsi per i film e temi scelti. Non meno importanti i tanti ospiti attesi e il Premio alla Carriera che sarà insignito alla splendida Milena Vukotic.
Quali soddisfazioni ti regala la possibilità di essere parte integrante di un evento così importante?
Tanta, sicuramente! La fatica nel selezionare i film non è poca e l’unico criterio da utilizzare è la meritocrazia. Siamo al dodicesimo anno, siano cresciuti tanto, e veniamo ormai riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, per fortuna. La città è bellissima, purtroppo poco conosciuta, ma in questo modo proviamo a darle il giusto merito. I film proposti sono a sfondo sociale, proviamo a portare esempi, a smuovere coscienze, a regalare meno anonimato al luogo.
Sei da sempre conosciuta per essere un’attrice di teatro, cinema e televisione, cosa ti ha portato tutto ciò?
Grazie a questo lavoro ho, per mia fortuna, la possibilità di esprimermi mettendo da parte ogni timidezza. I tanti ruoli interpretati mi hanno concesso di buttare fuori lacrime che non ho voluto esternare in quanto Valentina, provando anche a regalare, in questo modo, emozioni al pubblico in uno scambio reciproco di energie.
Quale ruolo ti è maggiormente rimasto nel cuore?
Anni fa ho vissuto un bellissimo ruolo nella soap di Canale5, “CentoVetrine”. Interpretavo una mamma, cosa che non ero ancora nella vita, e che mi ha reso davvero felice, appagata. Un altro ruolo che ricordo con piacere è quello interpretato in “Provaci ancora Prof”. È stato bello lavorare sia con Luca Ward che con la Pivetti, due belle anime con cui potersi trovare.
Pensi manchi ancora qualcosa a questo tuo percorso?
Sicuramente! Mi piacerebbe molto interpretare, nonostante l’aspetto nordico, il ruolo di una popolana. Sarei disposta anche a cambiarmi i connotati pur di entrare in quei panni. Attendo ruoli tostissimi, lontani da me, in qualche modo. Inoltre, come ricorderai, ho realizzato dei corti e non mi dispiacerebbe poter dare vita ad un lungometraggio, prossimamente.
Un invito da rivolgere affinché le persone possano prendere parte al Fabriano Film Fest?
L’ambiente è amichevole, informale, affettuoso, e regaliamo spesso abbracci e disponibilità a tutti coloro che sono con noi. Non mancheranno, difatti, i momenti di pura convivialità, di assaggi locali, per poter vivere qualcosa ricco di sfumature.