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Al Festival di Berlino tra i nostri talenti, Matilda De Angelis
Matilda De Angelis, giovane attrice bolognese, sarà la Shooting Star Italiana al prossimo Festival di Berlino, tra i talenti che i giurati dell’ European Film Promotion (Efp) consigliano di non perdere di vista.
La bella e brava Matilda De Angelis è non solo attrice ma anche musicista e cantante, ed ha altresì convinto per la sua grande interpretazione, accanto a Stefano Accorsi, nel film Veloce come il vento, di Matteo Rovere, che le è valso il Nastro D’Argento Guglielmo Biraghi.
Tante esperienze in breve tempo, tra cui risalta Tutto può succedere (siamo alla terza stagione) nel ruolo di Ambra, figlia in perenne conflitto con la madre Sara, interpretata dall’attrice Maya Sansa.
La musica è il suo primo amore, è l’arte che non abbandonerà mai, alla quale si è avvicinata studiando chitarra e violino dall’età di undici anni e iniziando a comporre canzoni a soli 13 anni. Adolescente inizierà, poi, a cantare nel gruppo musicale Rumba de Bodas, incidendo un album Karnaval Fou, ed esibendosi in concerti in giro per l’Italia ed Europa.
Matilda De Angelis, come precedentemente detto, sarà la rappresentante italiana presente al Festival di Berlino, durante il quale da oltre venti anni l’European Film Promotion punta l’attenzione su alcuni attori e attrici europei che si sono distinti per talento e bravura. In passato altri nomi famosi hanno calcato lo scenario berlinese, fra questi ricordiamo: Alicia Vikander, Daniel Craig, Daniel Brühl, Carey Mulligan, Melanie Laurent, Ruth Negga e Rachel Weisz, ma anche importanti nomi italiani non sono passati inosservati, come Elio Germano e Alba Rohrwacher.
Sempre nel corso del 2018 (Maggio) uscirà il film Youtopia di Berardo Carboni in cui Matilda De Angelis ricoprirà il ruolo di una giovane che sceglierà di mettere all’asta la propria verginità. Sarà anche nel cast di Una Famiglia di Sebastiano Riso, con Micaela Ramazzotti, oltre essere la protagonista assieme a Lorenzo Richelmy ed Eugenio Franceschini di Vita spericolata per la regia di Marco Ponti.
