Teatro Sannazaro, stagione teatrale
Il calendario aggiornato della stagione teatrale del Teatro Sannazaro di Napoli: tutti gli eventi, gli spettacoli e la programmazione.
La stagione teatrale 2025/26
Comporre visioni è un atto creativo. Un gesto che raccoglie, connette, trasforma. È l’azione di chi guarda il presente con gli occhi aperti al passato e al futuro, accostando linguaggi, stili, epoche, emozioni. È ciò che il Teatro Sannazaro sceglie come orizzonte e missione per la sua stagione 2025/2026: un laboratorio di immaginazione, dove la scena diventa luogo vivo di progettualità, confronto e metamorfosi.
Il verbo comporre richiama la costruzione consapevole di un’opera complessa, fatta di elementi diversi che trovano armonia nella pluralità. Significa dare forma a qualcosa che non esiste ancora, ma che può nascere dall’incontro: tra artisti e pubblico, tra tradizione e contemporaneo, tra parola e corpo, tra memoria e visione.

Visioni, al plurale, apre invece a una dimensione di possibilità. Non una sola interpretazione del reale, ma tante. Il teatro diventa così spazio di immaginazione condivisa, dove ogni spettatore è invitato a cercare il proprio punto di vista, a comporre la propria visione. In questo gioco di rifrazioni, il Sannazaro si propone come una casa aperta al nuovo, senza perdere il legame profondo con l’identità che lo ha reso un riferimento culturale nel tempo.
La stagione 25/26 sarà un percorso fatto di attraversamenti: drammaturgie classiche che dialogano con la contemporaneità, nuove scritture sceniche, sguardi inediti sulla realtà. Una composizione che intreccia le voci di chi sale sul palco con le attese di chi lo abita come spettatore. Un mosaico di esperienze pensato per chi crede che il teatro sia ancora, oggi, uno spazio necessario per immaginare il mondo.
Dieci spettacoli in cartellone, per la linea della tradizione, che si presenta quanto mai ricca di artisti amatissimi, autentici numi tutelari dell’arte partenopea che rendono la Napoli artistica celebre nel mondo.
- Isa Danieli sarà in scena con Raccontami – passeggiata devota, una serata d’onore a celebrare il suo percorso emblematico prodotto da Lab 48.
- Biagio Izzo sarà protagonista di Finché giudice non ci separi scritto e diretto da Augusto Fornari prodotto da Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro, Ag Spettacoli.
- Lina Sastri sarà attrice e regista di Medea per me prodotto da Ag Spettacoli.
- Paolo Caiazzo sarà mattatore de I promessi suoceri, con Maria Bolignano.
- Carlo Buccirosso metterà in scena un testo tutto nuovo con titolo da definire prodotto da Ag Spettacoli.
- Francesco Paolantoni sarà protagonista del Salotto Paolantoni prodotto da Arteteca, Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro.
- Benedetto Casillo darà la sua personalissima visione de L’uomo dal fiore in bocca e fiori di palco per la regia di Pierpaolo Sepe prodotto da Teatro di Napoli- Teatro Nazionale, Arteteca, Tradizione e Turismo Centro di Produzione Teatrale.
- Peppe Barra sarà coinvolto in un percorso in prosa e musica dal titolo ‘O cunto d’ ‘o stesso cunto con Lalla Esposito.
E ancora una versione tutta nuova del Café Chantant dal titolo My World di Lara Sansone che firmerà anche la regia dello Sposalizio di Raffaele Viviani, a distanza di quaranta anni dalla messa in scena di Luisa Conte e Nino Taranto sul palcoscenico del teatro Sannazaro che torna in una visione tutta nuova entrambi prodotti da Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro.
Sei proposte per la linea del contemporaneo:
- Tartufo di Molière diretto e interpretato da Michele Sinisi prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Solares Fondazione delle Arti, Teatri di Bari, Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro, Viola produzioni.
- Esercizi di stile di Raymond Queneau nella versione italiana di Umberto Eco finalista al premio le maschere del teatro italiano per la regia di Emanuela Pistone prodotto da Teatro Stabile di Catania.
- Streghe da marciapiede di Francesco Silvestri per la regia di Stefano Amatucci con Gina Amarante, Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco, Peppe Romano prodotto da Lab 48.
- Buio con Ernesto Lama scritto e diretto da Filippo Gentile prodotto da Michele Gentile.
- Ed ancora saranno riproposti: 2084-l’anno in cui bruciammo Chrome diretto da Marcello Cotugno con Nadia Carlomagno prodotto da Acts Theatre e La ragione degli altri da Luigi Pirandello, drammaturgia Linda Dalisi regia Alfonso Postiglione prodotto da Piccola Città Teatro e Tradizione e Turismo-Centro di Produzione Teatrale- Teatro Sannazaro, Solares Fondazione delle arti.
Le stagioni teatrali passate del Teatro Sannazaro
La stagione teatrale 2024/25
Presentato il nuovo cartellone del Teatro Sannazaro, stagione 2024/25 ed ecco gli spettacoli in programma.

Come si può vedere il Teatro Sannazaro quest’anno diversifica con un calendario vasto.
- DAL 10 OTTOBRE
L’ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE!
DI E CON CARLO BUCCIROSSO CON FABRIZIO MIANO, DONATELLA DE FELICE, PEPPE MIALE, ELVIRA ZINGONE, MARIA BOLIGNANO, FIORELLA ZULLO - DALL’ 8 NOVEMBRE
APPUNTAMENTO A LONDRA
DI MARIO VARGAS LLOSA
CON LUCIA LAVIA, LUIGI TABITA - DAL 15 NOVEMBRE
L’ARTE DELLA TRUFFA
CON BIAGIO IZZO, CARLA FERRARO, ROBERTO GIORDANO, CIRO PAUCIULLO, ARDUINO SPERANZA, ADELE VITALE - DAL 6 DICEMBRE
METTICI LA MANO
CON ANTONIO MILO, ADRIANO FALIVENE, ELISABETTA MIRRA - DAL 2O DICEMBRE
CAFÈ CHANTANT – REBELLE
DI E CON LARA SANSONE CON LUCIO PIERRI, MASSIMO PELUSO, MARIO ATERRANO, TONI GUIDO, MARIO ANDRISANI, ANTONIO MARINO E CON IL BALLETTO E L’ORCHESTRA DEL CAFÈ CHANTANT - DAL 17 GENNAIO
L’AVARO IMMAGINARIO
DI E CON ENZO DECARO CON NUNZIA SCHIANO, LUIGI BIGNONE, CARLO DI MAIO, ROBERTO FIORENTINO, MASSIMO PAGANO, FABIANA RUSSO, INGRID SANSONE - DAL 31 GENNAIO
2084 – L’ANNO IN CUI BRUCIAMMO CHROME
DI MARCELLO COTUGNO, NADIA CARLOMAGNO
CON FRANCESCO CORDELLA, NADIA CARLOMAGNO, GRAZIANO PURGANTE, SVEVA DE MARINIS, ARIANNA CREMONA, ONORINA DELLA ROCCA, PAOLO DE VITA - DAL 7 FEBBRAIO
VOCE ‘E NOTTE
DI E CON LINA SASTRI - DAL 14 FEBBRAIO
LA RAGIONE DEGLI ALTRI
CON ETTORE NIGRO, ANNA BOCCHINO, VIOLA FORESTIERO, MONICA PALOMBY - DAL 21 FEBBRAIO
CUORE PURO. FAVOLA NERA PER CAMORRA E PALLONE
CON VITO AMATO, EMANUELE CANGIANO, CARLO DI MARO, FRANCESCO FERRANTE, ANTONELLA ROMANO - DAL 28 FEBBRAIO
LA FESTA DI MONTEVERGINE - DAL 17 MARZO
VERSO LA LIBERTÀ
CON GIUSEPPE BRANDI, TONY CILVELLI, EMANUELE DI SIMONE, FRANCESCO PETRILLO, CIRO SCHERMA - DAL 21 MARZO
FAMILY – A MODERN MUSICAL COMEDY
CON ANDREA LIETTI, GIOVANNI LONGHIN, ILARIA LONGO, NICOLA LORUSSO, ROBERTO MARINELLI, MARCO RIZZO, ELENA SCALET, PAOLA TINTINELLI - DAL 25 MARZO
L’UOMO SOTTILE
CON MASSIMO REALE - DAL 28 MARZO
IL VIAGGIO DI NABIL
CON LORENZO SARCINELLI, GIANLUCA PUGLIESE, VLADIMIR RANDAZZO, ANTONIO CIORFITO - DAL 4 APRILE
C’ERA UNA VOLTA UN RE
CON PEPPE BARRA, LALLA ESPOSITO, MASSIMO MASIELLO - DAL 14 APRILE
CON VINCENZO COPPOLA, FRANCESCO BARRA - DAL 2 MAGGIO
LA DENUNCIA
CON MARTA PIZZIGALLO, ELISABETTA MIRRA - DAL 5 MAGGIO
MUSICA DEI CIECHI – TOURNÈE VIVIANI
CON AGOSTINO CHIUMMARIELLO, LALLA ESPOSITO, MARIO BRANCACCIO, ERNESTO LAMA NIKO MUCCI, MATTEO MAURIELLO, ROSADA ESPOSITO - DAL 16 MAGGIO
L’AMMORE NUN’È AMMORE
CON LINO MUSELLA e MARCO VIDINO
La stagione teatrale 2022/23
Tutto pronto per la nuova stagione del Teatro Sannazaro, con il claim “Aspettatevi di tutto” che unisce la Tradizione ed il Contemporaneo.
La stagione teatrale 2022/23 del Teatro Sannazaro
Biagio Izzo inaugura la stagione il 14 Ottobre con Tartassati dalle Tasse scritto e diretto da Eduardo Tartaglia. In scena anche Mario Porfito, Stefania de Francesco, Arduino Speranza, Roberto Giordano, Adele Vitale. Innocenzo Tarallo, 54 anni ben portati, napoletano, imprenditore nel settore della ristorazione, nipote e figlio di baccalaiuolo si ritrova proprietario orgoglioso di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda. E che dopo tanti sacrifici avrebbe voluto ora godersi anche un po’ la vita e invece si ritroverà invece in balia di mille peripezie e problemi.
A seguire al Teatro Sannazaro, dal 4 Novembre, Giancarlo Nicoletti dirige Marisa Laurito, Livio Beshir, Giancarlo Nicoletti, Guglielmo Poggi in Persone naturali e strafottenti di Giuseppe Patroni Griffi. Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli. Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, divideranno la loro solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno, fra accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali.
Il medico dei pazzi di Eduardo Scarpetta con Giovanni Allocca, Chiara Baffi, Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Renato De Simone, Antonio Elia, Valentina Martiniello, Peppe Miale, Alfonso Postiglione, Federico Siano sarà in scena dal 18 Novembre con la regia Claudio Di Palma. La spietatezza senza compassione di Scarpetta riproduceva l’antica funzione del teatro: un’occasione di purificazione collettiva. Ne ‘O miedeco d’’e pazze questo disincanto divertito raggiunge probabilmente l’apice più significativo. Il meccanismo che si inscena è un gioco di specchi deformanti la realtà. Lo straniero, il babbeo, ‘o cafone ‘e fora, Sciosciammocca precipita nel mondo di città che lo circuisce e spiazza. I desideri, le ambizioni dei cittadini si mostrano nei loro accessi più convinti ed è facile per uno sguardo estraneo leggerne gli accenti controversi come stravaganze assolutamente folli.
Laura Marinoni propone, dal 26 novembre al Teatro Sannazaro, La Gilda da “La Gilda del Mac Mahon” di Giovanni Testori che ambienta nella Milano degli anni Cinquanta la vicenda di una donna dal fisico prorompente che vive nei pressi del Ponte della Ghisolfa. Per mantenere Gino, un balordo di cui è l’amante, e farlo vivere “come un signore”, Gilda si prostituisce. Gilda parla una lingua stupefacente come un torrente in piena; quella vitalità senza freni che racconta la fatica di sopravvivere e la passione incontenibile per il sesso sì, ma soprattutto per l’amore.
Peter Stein dirige, dal 2 Dicembre, Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci Fernando Maraghini Alessandro Sampaoli, Emilia Scatigno ne Il compleanno di Harold Pinter. Stein riprende dopo la sua fortunata edizione di Ritorno a casa il suo personale viaggio nella straordinaria drammaturgia Pinteriana e lo fa ancora con un testo giovanile del grande autore inglese e ancora con una cosiddetta “commedia della minaccia”, ovvero una commedia dall’inizio apparentemente normale che evolve in situazioni assurde, ostili o minacciose.
Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa con la regia e drammaturgia di Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses e Julia Varley con Lorenzo Gleijeses va in scena dall’8 dicembre. Uno spettacolo in cui si intersecano tre diversi nuclei narrativi: alcuni elementi biografici di Kafka; la vicenda del personaggio centrale de La Metamorfosi, Gregorio Samsa e quella di un immaginario danzatore omonimo che rimane prigioniero della ripetizione ossessiva dei propri materiali performativi in vista di un imminente debutto.
Dal 15 Dicembre al Teatro Sannazaro arriva la nuova edizione de La cantata dei pastori di Peppe Barra e Lamberto Lambertini con Peppe Barra, Lalla Esposito diretti da Lamberto Lambertini Uno spettacolo che, pur attenendo al poema religioso, al dramma pastorale e alla commedia dell’arte, il popolino aveva trasformato, nel corso del settecento, dell’ottocento e del novecento, in un gustoso e glorioso pasticcio di sentimento religioso e di teatro comico. Peppe Barra, di nuovo insieme con Lamberto Lambertini, la ripropone quest’anno in una nuovissima edizione, per offrire all’affezionatissimo pubblico sorprese continue, colpi di scena imprevisti, risate irrefrenabili e lacrime di commozione.
Dal 26 Dicembre torna Cafè Chantant lo spettacolo di e con Lara Sansone con Il balletto e l’orchestra del cafè Chantant con le musiche e direzione d’orchestra di Ettore Gatta, i costumi di Romeo Gigli e le coreografie Alessandro Di Napoli, scene Francesca Mercurio. Il Cafè Chantant non è solo una grande festa spettacolo ma è un “modo” di fare teatro, di giocare con gli stereotipi, con le citazioni, con le dissacrazioni, con i ricordi. Una successione imprevedibile e mai uguale di performance di teatro, musica, danza e cabaret avvolge una platea fatta non più di belle poltrone messe in ordinata fila, ma di tavoli! Il pubblico viene coinvolto in una incredibile macchina teatrale totale. Un’antica tradizione rinnovata ogni anno in forme sempre diverse e al passo con i tempi.
Dal 13 gennaio, il primo spettacolo del 2023, Alla festa di Romeo e Giulietta di Shakespeare/D’Errico/Sicca per la regia di Benedetto Sicca con Francesco Aricò, Clara Bocchino, Marialuisa Bosso, Emanuele D’Errico, Teresa Raiano, Francesco Roccasecca, Dario Rea. Il punto da cui si partirà è il fatto che all’interno del testo ogni festa sfocia in un funerale: la festa in cui i due innamorati si incontrano per la prima volta sfocia nel funerale di Mercuzio; la festa (mancata) delle nozze tra Giulietta e Paride sfocia nel funerale di Romeo e Giulietta. L’ intento è che il frutto di queste residenze possa portare alla costruzione di uno spettacolo/festa a pianta circolare durante il quale gli eventi della tragedia di Shakespeare permettano agli spettatori/invitati di interrogarsi con noi sui grandi temi che il testo contiene.
Lorenzo Balducci, dal 27 Gennaio, propone Fake di Riccardo Pechini e Mariano Lamberti. Partendo dal celebre paradosso di Orson Welles: “gli italiani sono 50 milioni di bravi attori nella vita, ma pessimi sullo schermo”, FAKE prenderà di mira il mondo dello spettacolo e in particolar modo la picaresca vita degli attori e di tutte le numerose categorie che costellano questa galassia: gli onnipresenti, i raccomandati, i “cani”, i caratteristi a vita, i sopravvalutati, gli egomaniaci e via dicendo.
Michele Sinisi, dal 3 febbraio al Teatro Sannazaro, dirige ed interpreta con Stefano Braschi e Stefania Medri, Tradimenti di Harold Pinter. La storia è quella di una relazione extraconiugale ripercorsa però a ritroso, dalla sua fine fino ai suoi esordi. Tutto inizia due anni dopo la fine del rapporto e termina prima che esso abbia inizio. Ma, oltre ai due amanti c’è anche il marito di lei, nonché migliore amico di lui. Insomma, un triangolo a tutti gli effetti, dalla trama apparentemente semplice e lineare. Se non fosse che il susseguirsi dei fatti lascia piano piano spazio alla complessità d’animo dei tre personaggi, accomunati da un segreto a volte difficile da portare. Ed è forse proprio questo – il segreto – l’elemento chiave della pièce.
Marguerite di e con Cristina Donadio, debutta dal 10 febbraio, con Marco Zurzolo, che cura anche le musiche, Marco de Tilla, Vincenzo Danise. La storia di un amore funziona da mezzo di contrasto per evidenziare una storia familiare difficile e dolorosa fondata come è su un rapporto di odio-amore tra la giovane donna e sua madre, un rapporto esemplare per i suoi abissali risvolti emotivi. E’ la storia di un dolore, anche, della sofferenza di una perdita. E la musica accompagna, contrasta, precede o insegue le immagini, le parole ed i gesti. Per incontrarsi, solo nel finale, in una lenta, cinematografica dissolvenza.
Dal 17 Febbraio al Teatro Sannazaro Luca De Fusco firma la regia di Così è se vi pare di Luigi Pirandello con Eros Pagni, Anita Bartolucci, Valeria Contadino, Giovanna Mangiù, Plinio Milazzo, Giacinto Palmarini, Lara Sansone, Paolo Serra, Irene Tetto. Una chiusura del cerchio per De Fusco, che dopo aver tanto studiato Pirandello, interpretandolo spesso proprio alla luce di quella teoria che Macchia formulò attorno al Così è (se vi pare) diretto da De Lullo, approda infine a questo testo, uno dei più compiuti sotto ogni punto di vista e quello in cui diventa più che mai chiaro il senso del teatro come processo. Pirandello aveva già intuito che non raccontarsi è come non esistere e ne aveva presagito le conseguenze insieme a quelle della morbosa curiosità dello sguardo altrui. Ecco perché De Fusco sceglie di bandire ogni elemento grottesco dalla rappresentazione, prediligendo una chiave interpretativa di ispirazione kafkiana, improntata all’incomprensibilità e al mistero, collocando i personaggi al centro di uno spazio angusto e oppressivo, che potrebbe essere il cortile di un manicomio o un insieme di palchi teatrali.
Moni Ovadia dal 25 febbraio dirige Mario Incudine in Barbablù di Costanza di Quattro con Mario Incudine che firma anche le musiche. Barbablù è un topos della cultura occidentale e non solo. Più e più volte raccontato a cominciare dalla favola di Perrault. La sua vicenda è stata rappresentata in molteplici forme artistiche. Questa volta la scrittrice e drammaturga Costanza Di Quattro ha scelto di rappresentarla con una scrittura intensa che alterna un’espressività cruda a momenti di lirismo nella forma di un monologo/confessione affidato ad un interprete prodigioso, Mario Incudine, che alterna la recitazione narrativa al canto, alle forme del cunto della tradizione siciliana di cui Incudine è maestro. La scelta di affidare ad un simile uomo di teatro il ruolo orienta l’impostazione registica.
Contractions / Contrazioni di Mike Bartlett, dal 3 marzo, va in scena per la regia di Francesco Saponaro con Valentina Acca e Federica Sandrini. La scena si svolge in un ufficio di una multinazionale. Il tempo è scandito in 14 fotogrammi e scorre nell’arco di circa tre anni. In scena i corpi di due donne agli antipodi. Una manager spietata e senza nome, a tratti quasi un robot, sorridente e diabolica, che incarna perfettamente il meccanismo stritolante e mortificante dell’azienda e che usa tutte le armi del potere per soggiogare con strategia e perversione. Emma, la vera protagonista, giovane lavoratrice precaria dell’azienda che compie una vera e propria trasformazione interiore, quasi una discesa agli inferi, oltrepassando ogni limite, da uno stato di indipendenza a un totale asservimento.
Pino Carbone dirige dal 10 marzo Un canto di Natale Processo al consumismo da Charles Dickens con Alfonso D’Auria, Renato De Simone, Fabio Rossi, Anna Carla Broegg, Francesca De Nicolais, Rita Russo. Un canto di Natale – processo al consumismo è una rilettura di uno dei più famosi racconti di Charles Dickens. La trasposizione dell’opera, di drammaturgia inedita, ha valore di processo e mette sotto accusa non solo l’imputato ma la società dentro la quale si identifica. Chiamiamo in causa ogni singolo spettatore, dandogli la possibilità di sentirsi testimone, imputato, accusa o difesa, durante le tre fasi del processo. Tornando nel Passato, osservando il Presente e sbirciando il Futuro attraverso tre fantasmi, tre installazioni performative, tre diversi linguaggi artistici. Ogni fantasma è la rappresentazione scenica di un esempio, di una prova inconfutabile a carico dell’imputato.
Dal 17 marzo al Teatro Sannazaro Mariano Rigillo e Giorgio Colangeli sono i protagonisti di I due papi di Anthony McCarten con la traduzione di Edoardo Erba. Con la partecipazione di Anna Teresa Rossini e Ira Fronten e Alessandro Giova. La regia è di Giancarlo Nicoletti. Frustrato dalla direzione intrapresa dalla Chiesa, nel 2012 il cardinal Bergoglio chiede il permesso di ritirarsi dalla sua carica a Benedetto XVI, la cui interpretazione della dottrina è diametralmente opposta alla sua. Il Papa, in risposta, lo convoca a Roma: non accoglie le sue dimissioni, si dichiara contrario a tutte le sue idee riformiste e gli rivela che vorrebbe rinunciare al Soglio Pontificio, mentre entrambi ammirano il Giudizio Universale nella Cappella Sistina. Il soggiorno romano, inaugurato con un incontro/scontro, sarà l’occasione per la nascita di una straordinaria amicizia e per confrontare le proprie idee, tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono.

Torna, dopo il successo della scorsa edizione, dal 24 marzo, Vincenzo de Lucia in La Signora della Tv con Ettore Gatta, Stefano Minale, Giuseppe Fiscale, Luigi Fiscale, Giovanni Minale, Francesco Izzo, Domenico Monda, Johannes Palmieri, Deborah Esposito, Angela Rasulo, Andrea Tarantino, Valentina Petriccione. Un inno alla leggerezza e alla musica, con la costante attenzione ad un riferimento principe come quello del Varietà per eccellenza. Sono questi i punti saldi dell’inedito testo divenuto spettacolo, dell’attore – cantante e imitatore Vincenzo De Lucia, molto apprezzato per le sue uniche capacità di female impersonator. L’artista partenopeo vestirà i panni di moltissime signore dello spettacolo: luminose stelle provenienti dal piccolo al grande schermo, fino alla storia della musica.
Leopoldo Mastelloni sarà in scena dal 31 Marzo con Se stasera sono qui di Leopoldo Mastelloni con le musiche Paolo Rescigno. Provocazione, messa in scena di atteggiamenti e pose che giocano sul filo della trasgressione e dell’ambiguità sessuale, creazione di un linguaggio che racconta attraverso tutti gli elementi della scena, elaborazione personalissima del meglio della cultura internazionale del ‘900. Sono questi alcuni dei tratti caratteristici con i quali Mastelloni si impone sulla scena italiana negli anni Settanta. Questo spettacolo racchiude il suo percorso arbitrario ed anomalo il meglio del suo repertorio che ha reso i suoi personaggi più trasgressivi, autentiche icone amate dal pubblico di ogni età.
Claudio Tolcachir propone, dal 14 aprile, Próximocon Lautaro Perrotti e Santi Marín. Due ragazzi sono protagonisti di una storia d’amore, pur vivendo a oltre 2000 km di distanza. Poco a poco divengono l’uno per l’altro la persona più importante al mondo: senza mai potersi toccare, parlandosi e vedendosi sempre e solo attraverso lo schermo di un computer o di un telefonino. Secondo le parole dell’autore l’opera “racconta l’esperienza di essere fisicamente lontani da tutto, e tuttavia riuscire a vivere le cose più intese e significative per un essere umano: la nascita, la morte, l’amore, il sesso”.
La festa di Montevergine di Raffaele Viviani con la regia di Lara Sansone con Ciro Capano, Lara Sansone, Francesco Procopio, Mario Aterrano, Ingrid Sansone, Salvatore Misticone, Gennaro Di Biase, Annamaria Colasanto, Pino Lamberti, Loretta Palo, Gino Curcione ed altri ventotto attori è in scena dal 28 aprile. Festa di Montevergine è uno spettacolo corale, capace di fondere sacro e profano, risate e commozione come pochi testi, ritorna a distanza di dieci anni dalla nostra fortunatissima edizione. In origine – dice la regista Sansone – pensai ad un allestimento diverso, particolare, che potesse riguardare e coinvolgere la struttura tutta in un percorso da vivere in modo totale… ed allora, pensando a nonna Luisa a distanza di dieci anni il Teatro Sannazaro diventerà ancora La Festa di Montevergine.
Chiude la stagione del Teatro Sannazaro dal 13 Maggio Il bacio della vedova di Israel Horovitz per la regia di Teresa di Ludovico con Diletta Acquaviva, Alessandro Lussiana, Michele Schiano Di Cola. Nello spogliatoio di un magazzino, Archie e George, due giovani operai arroganti e strafottenti, a fine turno di lavoro, scherzano sulle rispettive conquiste amorose. Archie rivela all’amico che Margy, una loro vecchia compagna di scuola, è tornata dalla città per assistere il fratello gravemente ammalato e gli ha chiesto di andare a cena con lei. L’atteggiamento goliardico con cui viene accolta la notizia sfuma rapidamente in una tensione carica d’aspettative quando Margy, donna istruita e di mondo, ormai lontana dalla vita della provincia, fa il suo ingresso in scena, rompendo l’apparente complicità che lega i due amici.
La stagione teatrale 2021/22
Tutto pronto per la nuova stagione 2021/22 del Teatro Sannazaro di Napoli, che rientra nel vivo ed è pronto a ricominciare!
E’ una esortazione a riprendere possesso delle nostre emozioni, del piacere di vivere il rito della rappresentazione teatrale, della nostra piccola, grande normalità.

Nel segno della ripartenza ecco un cartellone pieno di proposte interessantissime, fedeli alle due linee guida che sono ormai connotative delle nostre scelte artistiche: Tradizione e Contemporaneo.
Molte produzioni e collaborazioni eccellenti che racchiudono il meglio del panorama nazionale; in totale 23 spettacoli in cartellone, più sette Prime di settimana.
La programmazione
Apre la stagione, il 15 ottobre, La Maîtresse, liberamente tratto da Memorie di una maîtresse americana di Nell Kimball, con riduzione, regia ed interpretazione di Gaia Aprea. Lo spettacolo è il racconto in prima persona della vita di Nell Kimball, nata nel 1854 in un “podere di sassi” nell’Illinois e morta in Florida nel 1934.
Dal 22 al 24 ottobre El blues di Loi con Milvia Marigliano e Igor Esposito con drammaturgia di Igor Esposito e la supervisione di Peppino Mazzotta; una performance teatrale dove un’attrice e un poeta accompagnati da un musicista portano in scena i versi di una delle personalità poetiche più potenti del secondo Novecento italiano: il poeta Franco Loi. Un blues che si dipana attraverso quattro stazioni drammaturgiche.

Dal 29 al 31 ottobre Angela De Matteo, Massimo De Matteo e Francesco Procopio sono i protagonisti di Muratori di Edoardo Erba. La regia è di Peppe Miale.
La celebre commedia di Edoardo Erba, messa in scena per la prima volta in lingua napoletana, affronta un tema quanto mai attuale: la crisi dei teatri sempre più sacrificati per fare spazio a lucrosi mega supermercati. Tra esilaranti scambi comici e momenti di profonda riflessione, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali che è un inno d’amore al teatro.
Dal 5 al 7 novembre Peppe Barra e Lalla Esposito saranno i protagonisti di Non c’è niente da ridere con la regia di Lamberto Lambertini.
Uno spettacolo al contrario, anche la scenografia raffigura un teatro dal punto di vista degli attori, con le file dei palchi sul fondo e con le luci della ribalta puntate verso la sala. In questo luogo irreale si avvicendano un attore e un’attrice (Peppe Barra e Lalla Esposito), con duetti, monologhi, canzonette e assurde parodie del teatro classico, mentre semplici oggetti di scena o consunti fondalini delineano le diverse situazioni drammatiche.
Lello Arena, dal 12 al 14 novembre, propone “Parenti serpenti” di Carmine Amoroso con Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Marika De chiara, Andrea De Goyzueta, Carla Ferraro, Luciano Giugliano ed Annarita Vitolo diretti da Luciano Melchionna.
Tutto ha inizio con un Natale a casa degli anziani genitori che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli ormai lontani. E se quest’anno gli amati genitori volessero chiedere qualcosa ai loro figli? Se volessero finalmente essere “accuditi”, chi si farà carico della loro richiesta? Luciano Melchionna, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione.
Dal 26 al 28 novembre Rosalia Porcaro è la protagonista di Core ‘ngrato della stessa Porcaro e Corrado Ardone. Uno spettacolo comico e intimo, che racconta un amore grande ma complesso tra madre e figlia. La Porcaro interpreta tutti i personaggi femminili, e pur se il pubblico la conosce più come attrice comica, qui appare in una veste più completa. Se parliamo di cuore, di sentimenti, d’amore, di vita, come sarebbe possibile fare una divisione fra comico e drammatico?
Lo spettacolo delle feste di Natale, in scena dal 17 al 30 dicembre è Cafè chantant – su le maschere! di e con Lara Sansone con l’Orchestra e il Balletto del Cafè chantant prodotto da Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale. Una successione imprevedibile e mai uguale di performance di teatro, musica, danza e cabaret avvolge una platea fatta non più di belle poltrone messe in ordinata fila, ma di tavoli! Il pubblico viene coinvolto in una incredibile macchina teatrale totale. Un’antica tradizione rinnovata ogni anno in forme sempre diverse e al passo con i tempi. Perché l’originario Café Chantant della Belle Époque, simbolo della vita spensierata, non parlava mai al passato, ma sempre al presente e al futuro.
Dal 5 al 9 gennaio Alla festa di Romeo e Giulietta di Shakespeare/D’Errico/Sicca per la regia di Benedetto Sicca con Francesco Aricò, Clara Bocchino, Marialuisa Bosso, Emanuele D’Errico, Teresa Raiano, Francesco Roccasecca, Dario Rea
Il punto da cui si partirà è il fatto che all’interno del testo ogni festa sfocia in un funerale: la festa in cui i due innamorati si incontrano per la prima volta sfocia nel funerale di Mercuzio; la festa (mancata) delle nozze tra Giulietta e Paride sfocia nel funerale di Romeo e Giulietta.. La domanda che ci porremo e che porremo ai nostri invitati è: in che modo, c’entra tutto questo con l’amore?
Dal 21 al 23 gennaio L’Oreste.Quando i morti uccidono i vivi di Francesco Niccolini con Claudio Casadio per la regia dello stesso Francesco Niccolini con Giuseppe Marini, uno spettacolo illustrato da Andrea Bruno.
L’Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino. Dopo trent’anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. “L’Oreste” è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come, a volte, sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna.
Dal 28 al 30 gennaio Contractions / contrazioni di Mike Bartlett uno spettacolo di e con Valentina Acca e Federica Sandrini per la regia di Francesco Saponaro.
Un testo dal linguaggio tagliente che parla di come possiamo diventare o di come siamo già, che da un iniziale realismo ci porta nel paradosso e nel grottesco e che mostra l’invadenza di una società che ha perso qualsiasi umanità. Il testo diventa così anche un monito su come siano in pericolo e su come vadano protetti i nostri spazi di libertà, intimità, umanità e amore.
Dal 4 al 6 febbraio Marisa Laurito con Livio Beshir, Giancarlo Nicoletti, Guglielmo Poggi diretti da Giancarlo Nicoletti sono i protagonisti di Persone naturali e strafottenti di Giuseppe Patroni Griffi. Emarginazione, violenza, distanze socio-culturali, violenza sessuale e psicologica, la ricerca continua di un altro che non esiste: la drammaturgia di Patroni Griffi è cruda e ironica, scandalosa e poetica, verbosa e visionaria. Ne viene fuori una tragicommedia dal sapore post-eduardiano e pre-ruccelliano, col respiro di un periodare socio – poetico, che fra cinismi, grettezze e turpiloqui ci restituisce lo squarcio di un’altra Napoli – non più la cartolina buona per i turisti, ma tutta la sbordante umanità di un “vascio”, che diventa, immediatamente, un altro mondo, un’altra realtà, una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio. Un non luogo dove, fra la comicità e il grottesco, si discute – immensamente e inconsciamente – del mondo, degli esseri umani, del sesso e della razza.
Dall’11 al 13 febbraio Enzo Moscato in Modo minore Dall’ultimo (e romantico) Carosone di ‘Giacca rossa é russetto; dall’ imperituro (e quasi modernista)Sergio Bruni di ‘O jukebox ‘e Carmela’; dall’ ironico Ugo Calise al malinconico Enzo Di Domenico; da Antonio Basurto a Teddy Reno, Mario Trevi, Mimmo Rocco, Bruno Martino, Giorgio Gaber, Luigi Tenco, Pino Donaggio, Sonny and Cher, l’ Equipe ’84, Dalida e Gloria Christian. Ecco, in sintesi, la sfilata, o defilé, di artisti, autori e ‘glamorous’ canzoni d’epoca, che attraversa Modo Minore, viaggio mnemonico – musicale, che, scanzonatamente, ma non senza il rigore dell’ attenzione e dell’ approfondimento filologico – si muove, anzi si sposta danzando discretamente – in modo minore, appunto, vale a dire in umiltà – dal cuore agli arti, dal centro al margine ( e viceversa) del complesso e al contempo leggerissimo e giocoso impero canoro – napoletano ( ed internazionale ) relativo agli ultimi tre decenni del ‘900.
Dal 18 al 20 febbraio Lina Sastri in Maria Maddalena con Filippo d’Allio (chitarra, arrangiamenti) Gianluca Mirra (percussioni) collaborazione alla messa in scena
Bruno Garofalo. Il racconto è appassionato e spietato, come la scrittura magnifica di Marguerite Yourcenar. È un canto poetico in cui prende forma una storia d’amore dolorosa e appassionata. La storia di una mancanza che segna la vita di Maria Maddalena e la condanna a un destino di solitudine e infelicità, perché segnata da un’eterna ferita d’amore: così la Yourcenar racconta la storia di questa donna che passa dall’amore innocente per Giovanni a quello appassionato per Gesù fino alla dedizione più assoluta. È un percorso inquietante e profondo nell’anima femminile. In scena con l’attrice interprete di Maddalena, due musicisti evocano musicalmente le atmosfere emozionali del racconto, che prendono corpo grazie alla voce dell’interprete.
Dal 25 al 27 febbraio Sorelle è il primo adattamento italiano di Souers, testo del pluripremiato drammaturgo Pascal Rambert che ne ha curato anche la regia. In scena ci sono Sara Bertelà e Anna Della Rosa «Non esiste una trama – dice Rambert – mi piace immaginare lo spettacolo in termini di energia. Non mi interessa raccontare una storia di conflitto ma focalizzarmi su come le interpreti incarnano il testo. Sull’energia reale e organica che scaturisce dalla relazione che i loro due corpi instaurano nello spazio. Quando dico che si tratta di uno scontro tra due sorelle, dico tutto e allo stesso tempo niente. La forza del conflitto risiede, infatti, su due elementi: il potere dello scambio verbale e l’eco che questo genera nello spazio e nel tempo. È qualcosa che si rinnova ogni sera e che richiede un notevole sforzo fisico».
Dal 4 al 6 marzo Luca De Fusco dirige Lara Sansone ne La locandiera conFrancesco Biscione, Vittorio Ciorcalo, Cinzia Cordella, Gennaro Di Biase, Giacinto Palmarini, Gilda Postiglione. Una trasposizione di Goldoni negli anni ’50 che il regista presenta così: “Ritrovo ne La Locandiera la perfezione della drammaturgia goldoniana, il suo meccanismo a mosaico che la rende perfetta se la compagnia è dotata di tutte le tessere giuste. Il regista deve rispettare ed anzi sforzarsi di riprodurre il mosaico ma può poi darsi delle libertà interpretative. Per la terza volta ho ambientato Goldoni negli anni ’50.Trovo che ci sia un’analogia tra la freschezza e l’ottimismo della nascente borghesia italiana del ’700 e quello della borghesia italiana degli inizi del boom economico del secolo scorso. Le trasposizioni, a mio avviso, rivitalizzano i testi e ne dimostrano l’eternità”.
Dall’11 al 13 marzo Le Baccanti di Euripide traduzione e adattamento Laura Sicignano e Alessandra Vannucci per la regia di Laura Sicignano. Siamo nella stanza di un museo infestato da presenze malefiche, che forse è la traduzione spaziale della mente di Penteo, uno spazio geometrico e razionale, ma minacciato da muffe e infiltrazioni, inquietudini e desideri violentemente repressi. Qui si manifestano apparizioni e scomparse di sogni e di inconfessabili desideri. Siamo in un circo demoniaco, dove regnano metamorfosi e travestimento. Su musica elettronica, le donne corrono con i lupi: streghe e femmine folli di Dioniso, le Baccanti sono un piccolo esercito impeccabile di principesse inservienti pronte a danzare e a sbranare, sfuggono allo stereotipo dello sguardo maschile e sono libere.
Dal 18 al 20 marzo ci sarà The night writer. Giornale notturno testo, scene e regia di Jan Fabre con Lino Musella.
Jan Fabre di notte scrive e disegna. Le trasposizioni, a mio avviso, rivitalizzano i testi e ne dimostrano l’eternità raccoglie, come in un flusso, i suoi pensieri sull’arte e sul teatro, sul senso della vita, sulla famiglia, sul sesso, sull’amore: dai vent’anni di un giovane di provincia, sino alla maturità dell’artista celebrato in tutto il mondo. Come in una confessione, un mettersi a nudo con spregiudicatezza, con ironia e crudeltà, il copione raccoglie diverse pagine dei diari personali dell’autore, oltre a brani tratti dai suoi scritti per il teatro.
Dal 25 al 27 marzo Ovvi destini di Filippo Gili con Vanessa Scalera e con Pier Giorgio Bellocchio, Anna Ferzetti, Daniela Marra, per la regia di Filippo Gili. ‘Ovvi destini’ è una tragedia contemporanea da mettere in scena con la consueta passione per la concretezza. Per questo saranno Anna Ferzetti, Daniela Marra e Vanessa Scalera a interpretare questo gruppo di famiglia. Per la loro straordinaria inclinazione ad una recitazione concreta, e per la loro bravura a far diventare ‘concreto’ non il quotidiano ma, come in questo caso, le tragiche e paradossali ‘ore limite’ di una intera vita, di una intera famiglia.
Ettore Bassi è il protagonista, dall’1 al 3 aprile Il sindaco pescatore tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo per la regia Enrico Maria Lamanna testi di Edoardo Erba. Si racconta e soprattutto si ricorda la storia di un eroe normale, Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore. Un uomo normale e straordinario in una regione malata e straordinaria come la Campania. Un uomo che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di amministrare difendere e migliorare la sua terra e le sue persone. La sua opera di uomo semplice onesto e lungimirante attraverso l’inizio della sua carriera politica, i successi straordinari ottenuti sul campo del Cilento nell’ottica del Bene Comune, compresa l’operazione Dieta Mediterranea assunta grazie a lui a Patrimonio dell’Unesco, fino al suo tragico epilogo.
Dall’8 al 10 aprile Cristina Donadio è la protagonista di Je suis kiki di Igor Esposito con Marco Zurzulo Ensamble. Una produzione Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale. Nel testo la Donadio racconta una donna schiava dell’immagine come erano Marylin Monroe e Mia Martini del mio spettacolo del 2014: una figura persa, drogata di cocaina e di assenzio, incapace di fare i conti con chi era vent’anni prima, con l’immagine fotografata da Man Ray o dipinta da Modigliani.
Dal 22 al 24 aprile Berretto a sonagli di Luigi Pirandello con Chiara Baffi, Gigi Savoia regia Massimiliano Gallo. Una commedia il cui meccanismo perfetto ti porta a parteggiare apertamente per il protagonista, in un quadro quasi sprezzante di quella borghesia così sapientemente rappresentata dall’autore.Uno spettacolo pregno di emozioni e sentimenti, pieno di quel sangue non espresso dalla “corda pazza”. È questa una delle missioni del Teatro, raccontarsi, mettere in scena i personaggi, in un luogo di confronto. Mettersi a nudo, come davanti ad uno specchio. Ma a Teatro lo specchio sarete voi…
Dal 29 al 30 aprile e il 1 maggio Nadia Baldi firma la regia di Ferdinando di Annibale Ruccello conGea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio.Francesco Roccasecca, il testo forse più famoso di Annibale Ruccello, andato in scena per la prima volta il 28 febbraio 1986. L’opera ha vinto due premi IDI: uno nel 1985 come testo teatrale, il secondo nel 1986 come miglior messinscena. Questa nuova versione ha ricevuto due nomination ai Premi Le maschere 2017 per Chiara Baffi e Le maschere 2018 per Chiara Baffi e Francesco Roccasecca.
Dal 6 all’8 maggio sarà in scena Laura Marinoni con La Gilda un progetto firmato dalla Marinoni e Alessandro Nidi da La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori. Mi sembra di conoscerla, la Gilda. E la lingua stupefacente con cui l’autore la fa parlare, come un torrente in piena; quella vitalità senza freni che racconta la fatica di sopravvivere e la passione incontenibile per il sesso sì, ma soprattutto per l’amore.Testori mi commuove, sempre. Ho tanta voglia di farla vivere, questa Atomica dei quartieri bassi, che si vende per far uscire di galera il suo Gino e poi viene scaricata proprio in ragione del suo “darsi intorno”. Mi assomiglia la sua tenacia, la sua purezza.
La stagione teatrale 2018/19
Vi parliamo oggi del Teatro Sannazaro, che quest’anno ha ricevuto il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale Centro di Produzione Teatrale.

Così facendo è entrato a far parte di un novero di realtà artistiche molto ristretto a livello nazionale, non ha perso la sua vocazione iniziale, ma alla sua grande tradizione ha affiancato anche una serie di proposte alternative, dinamiche per rispondere alle esigenze che il suo nuovo corso prevede e per avvicinarsi ad un pubblico diverso e restare al passo con i tempi.
La stagione teatrale 2018/19 del Teatro Sannazzaro
La prossima stagione del Teatro Sannazzaro, raccoglie ed incrementa il concept di quella precedente, che celebrava la città in un percorso ideale fortemente radicato sul territorio e va oltre. Una vera e propria evoluzione, un viaggio del teatro di Napoli verso l’Europa. Tante linee …un solo teatro, declinato in senso lato. Dal sostegno e la riscoperta dei grandi classici della tradizione partenopea, al teatro contemporaneo nazionale, dalla linea a volte ritornano, pensata per riproporre gli spettacoli più interessanti presenti nei cartelloni delle precedenti stagioni, alle nuove produzioni come Interiors, in dialogo con l’estero, dalla musica 2.0, alla rassegna di musica classica a cura della Associazione Scarlatti.
Ulteriore cambiamento di questa stagione è rappresentato dall’ apertura di una nuova sala, La Sartoria, un piccolo ma affascinante spazio del Teatro Sannazaro per circa cinquanta spettatori, il locale dove aveva sede la sartoria teatrale della compagnia di Luisa Conte, dove avranno luogo progetti di residenza creativa sulla drammaturgia contemporanea il Cantiere Sartoria, performance, prove aperte ed incontri con artisti.
Per la “Linea tradizione: la nostra” si comincia il 16 ottobre con “Masaniello” di Elvio Porta e Armando Pugliese per la regia di Lara Sansone; una scelta non è casuale perché questo progetto è perfettamente in linea con quanto proposto.
Nelle passate stagioni, basti pensare alle “Festa di Montevergine” e “Festa di Piedigrotta” di Raffaele Viviani, opere corali, prodotte con coraggio dal teatro Sannazaro, con un allestimento totale, pensato per la sala di via Chiaia, annullando i canoni teatrali e per questo riconsiderando gli spazi scenici. Dal 18 dicembre, “Cafè Chantant Sparkling edition”, spettacolo di grande successo, che sarà in sena per tutte le feste di Natale. “A che servono questi quattrini” da Armando Curcio con la regia di Giuseppe Miale di Mauro, in scena dal 18 gennaio, con Francesco Procopio e Pietro De Silva Cosa; c’è di più attuale del valore dell’apparenza? Il protagonista di questa commedia con uno stratagemma ci dimostrerà che basta far credere a tutti di essere ricchi per diventare degni di credito illimitato. “Il Denaro è un trucco, serve solo ad apparire ciò che non si è!” Trasportata ai giorni nostri.
Il grande classico “Annella di Portacapuana” da Gennaro Davino, lo spettacolo che inaugurò nel 1971 il teatro Sannazaro, sarà in scena dal 29 gennaio con Leopoldo Mastelloni protagonista per la regia di Lara Sansone. “Un ragazzo di campagna” di Peppino de Filippo diretto da Luigi De Filippo, rappresentata per la prima volta al Teatro Nuovo di Napoli nel 1931 e che fu uno dei primi successi dei fratelli De Filippo, Eduardo, Peppino e Titina, è l’omaggio che il Sannazaro ha voluto tributare al grande artista scomparso e andrà in scena dal 22 febbraio.
Dal 1 marzo Benedetto Casillo propone “Don felice Sciosciammocca e l’elisir d’amore” liberamente tratto da “Les dragèe d’Hercules”, rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1904 Un’opera che può considerarsi a tutti gli effetti originale per gli spunti inediti ed i guizzi di fantasia propri dell’attore napoletano. “Un italien a Paris” è la proposta di Gennaro Cannavacciuolo in scena dal 5 aprile un recital con le canzoni di Montand, ma anche un lungo viaggio dalle colline toscane di Monsummano Terme al Metropolitan di New York, passando per Hollywood; dai bassifondi di Marsiglia, ai cabaret parigini del dopoguerra sino alla mancata candidatura all’Eliseo del 1988.
Per la “Linea contemporaneo: ricerca” si comincia il 16 novembre al Teatro Sannazzaro con “Squalificati” per la regia di Luciano Melchionna con Stefania Rocca, Andrea de Goyzueta, Fabrizio Vona. Un gioco raffinato, una partita a scacchi esclusivamente tra re, cavaliere e torre avversaria tra declinazioni di potere, strategie prive di scrupoli e il giudizio calato dall’alto, con chirurgico e amabile cinismo, da parte di chi afferma sia impossibile sporcarsi lemani. Il tutto condito da accuse di molestie, ambiguità, rovesciamento delle dinamiche e dei ruoli, ricatti e amletiche scelte tra carriera e famiglia.
“La divina Sarah” di John Murrel “Memoir” per la regia Marco Carniti con Anna Bonaiuto, Gianluigi Fogacci sarà in scena dal 23 novembre è un atto d’amore per una diva immortale. Una donna che con la sua arte e le sue stravaganze ha costruito il primo esempio di divismo della storia dello spettacolo al femminile. Michele Sinisi, dal 30 novembre, propone “Miseria & nobiltà”; la farsa di Scarpetta libera dalla parlata napoletana e con l’uso di diversi dialetti, gioca a rappresentare realtà e finzione, facendo leva sulle suggestioni evocate da questo testo. Dal 7 dicembre Francesco Montanari è il protagonista di “Poker”; un ristorante. Il proprietario e suo figlio, due camerieri e il cuoco. Ogni domenica sera, dopo la chiusura, questi vanno nello scantinato del locale e giocano a poker tutta la notte. La vita dei cinque è scandita da questa abitudine, le loro passioni e le loro speranze si condensano in questa notte di sfida reciproca, in cui si cerca il riscatto e la gloria.
“Ecce home”, scritto e diretto da Antonio Capuano da un racconto di Carmen Pellegrino con Marina Confalone va in scena dal 25 gennaio; Matilde Sorrentino fu uccisa a Torre Annunziata il 27.3.2004, sulla porta di casa, con 6 colpi di pistola in faccia esplosi da un 26enne. Aveva 49 anni. Il movente del delitto, si accertò, fu di vendetta per aver denunciato le violenze subite dal figlio da un gruppo di pedofili che operava nella zona, ai margini della scuola elementare frequentata dal bambino. Dal 15 febbraio “Play Duett” in cui ci sono due dei migliori interpreti del teatro napoletano, Tonino Taiuti e Lino Musella, vincitori del premio “Le maschere” 2014. Lo spettacolo vede come elemento dominante l’improvvisazione, un’apparente costruzione giocosa, che rende la pièce ricca di sfaccettature e molteplici sfumature.
Dall’8 marzo “Una tragedia reale” di Giuseppe Patroni Griffi una coproduzione Teatri Uniti Teatro Sannazaro Centro di Produzione Teatro Stabile di Napoli Teatro Nazional con la regia Francesco Saponaro con Andrea Renzi, Luciano Saltarelli e Lara Sansone. A distanza di vent’anni dalla sua stesura e dal primo allestimento affronto Una tragedia reale (1999), bizzarra e imprevedibile scrittura di Peppino Patroni Griffi. Siamo di fronte a un sagace divertissement parodistico, arricchito da un lessico popolare e virulento, che sembra risalire dal repertorio fiabesco del Basile condito da una buona dose di politically incorrect. Dal 22 marzo Davide Enia è autore e protagonista di “L’Abisso” in cui si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente. Quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti. È per davvero un ponte tra periodi storici diversi, il mondo come l’abbiamo conosciuto fino a oggi e quello che potrà essere domani.
Chiude la linea contemporanea “Giacomino e mammà”, dal 12 aprile, in cui Enrico Ianniello propone, in forma di mise en espace, un nuovo fulminante esempio di drammaturgia iberica reinventata alle latitudini napoletane. Isa Danieli è la protagonista
Per “A volte ritornano” rassegna curata dal giornalista e critico teatrale Giulio Baffi giunta alla sua seconda edizione, il 14 dicembre va in scena “Magic People Show” di Giuseppe Montesano Con Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli. In “Magic People Show” (2007), su un ritmo vertiginoso da commedia nera Giuseppe Montesano chiamava in scena il suddito televisivo, il consumatore globale, l’uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità, e poi i risanatori dell’economia nazionale, i venditori di spiagge, i venditori di aria da respirare, i venditori e i compratori di anime. Dieci anni dopo, una nuova versione di quel comico, feroce e colorito avanspettacolo pop, in un crescendo che mescola l’opera buffa e il dramma, fatto di ridicoli mostri drogati dal sogno del denaro, di prigionieri illusi di essere liberi, di gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore: un nuovo capitolo del tragicomico romanzo teatrale dell’Italia malata di questi ultimi anni.
Dall’11 gennaio “Shakespea Re di Napoli”, lo spettacolo che da vent’anni attraversa i palcoscenici dei teatri italiani ed esteri ritorna a Napoli al Teatro Sannazaro. Il testo di Ruggero Cappuccio è interpretato da Claudio Di Palma e Ciro Damiano.
Dal 29 marzo “Novecento” di Alessandro Baricco regia Gabriele Vacis con Eugenio Allegri. Dopo il debutto avvenuto al Festival di Asti, nel 27 giugno del 1994, sono ormai oltre 500 le repliche e più di 200 mila gli spettatori per un monologo divenuto un “cult” della scena italiana. Questi i numeri di Novecento, che prosegue la sua rotta, come il transatlantico Virginian, attraccando nei porti di piccole e grandi città, in piccoli e grandi teatri. Dal 3 maggio va in scena “Interiors” prima produzione internazionale del teatro Sannazaro, a dieci anni dall’esperienza del Napoli Teatro Festival, nell’ambito del quale nacque proprio al Teatro Sannazaro il fortunato spettacolo, Matthew Lenton, regista britannico e direttore artistico della compagnia Vanishing Point di Glasgow, ritorna a Napoli, con il suo spettacolo in cui dirigerà attori italiani, selezionati attraverso audizioni a Napoli per volontà del Teatro Sannazaro, che ha pensato di regalare a questo intrigante progetto una nuova vita ed un nuovo allestimento.
Anche la musica trova spazio nel cartellone del Teatro Sannazzaro con l’Orchestra Scarlatti e la rassegna “Suoni della città” curata dall’associazione “Jesce Sole” che propone sei incontri tra i quali il concerto di Eugenio Bennato in omaggio a Carlo D’Angiò e quello di Maria Pia De Vito. Molto spazio sarà dato anche ai musicisti emergenti.
La Stagione Teatrale 2014/15
Sarà affidata al debutto del nuovo spettacolo Annella di Porta Capuana, l’apertura della stagione teatrale 2014/2015 del Teatro Sannazaro di Napoli, con undici spettacoli in programma, di cui otto in abbonamento, che vedranno protagoniste, novità, classici e importanti nomi del panorama teatrale.

La linea programmatica della storica sala di Via Chiaia, ormai consolidata negli anni, si arricchisce di nuovi elementi, offrendo al pubblico un ventaglio ampio e di qualità, abbinando prosa classica a quella contemporanea, one man show a commedie brillanti e musicali.
«La prossima stagione – rivela Lara Sansone – avrà due “anime”. La programmazione Classica si arricchirà di una sezione Contemporanea, con spettacoli immaginati e scritti da autori moderni, che andranno a completare l’offerta del Teatro Sannazaro, con l’obiettivo di diventare un perfetto punto d’incontro per l’arte, la cultura e il divertimento».
A dare il via alla stagione teatrale, venerdì 17 ottobre, sarà un grande classico, Annella di Porta Capuana, libero adattamento di Leopoldo Mastelloni da Gennaro Davino, con Leopoldo Mastelloni e la compagnia del Teatro Sannazaro, per la regia di Lara Sansone. Anche per questo spettacolo, Lara Sansone ha immaginato un allestimento originale, che possa coinvolgere tutta la struttura teatrale, com’è nel suo stile, per reinterpretare un classico della tradizione in una chiave più attuale e innovativa.
Da venerdì 5 dicembre, fuori abbonamento, Michele Caputo e Ilenia Lazzarin saranno i protagonisti di Come sopravvivere ai lavori in casa dello stesso Caputo, con Jury Monaco e Vincenzo De Lucia, per la regia di Paolo Mingone. Una commedia divertente, una vera e propria “guerra all’ultimo mattone”, in cui una coppia cerca di divincolarsi tra una serie di problemi e, soprattutto, a convivere in una casa svuotata di tutte le principali comodità.
Sempre fuori abbonamento da venerdì 12 dicembre, ritorna, a grande richiesta, lo spettacolo evento della passata stagione, La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani, per la regia di Lara Sansone, che sarà in scena per tutte le festività natalizie. La Festa di Montevergine disegna perfettamente, attraverso tipi e situazioni, una delle più antiche feste del sud, per diventare un autentico documento di costume, un panorama di varia umanità napoletana e popolare.
Da venerdì 30 gennaio 2015, Benedetto Casillo porterà in scena un classico del repertorio partenopeo per eccellenza, Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta, uno spettacolo che raccoglie in sé il meglio della comicità, rievocando, con spirito moderno e rispettoso della tradizione, le più celebri battute del Novecento, e che ebbe in Toto un grande protagonista nell’omonimo film.
Gino Rivieccio, comico, conduttore televisivo e istrionico artista, proporrà, da venerdì 27 febbraio, lo spettacolo Io e Napoli, un piacevole viaggio tra monologhi, personaggi, tradizioni, aneddoti, in cui, alla fine, il messaggio apparirà chiaro: provare a cambiare una realtà che offusca lo splendore di una delle città e delle regioni più belle al mondo.
Da venerdì 6 Marzo, Luigi de Filippo porterà in scena Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello, nella preziosa versione di Eduardo de Filippo, che costituisce un vero evento artistico per il Teatro Sannazaro. Fu proprio in questo Teatro che Pirandello, nel 1933, si recò a conoscere e applaudire i giovani fratelli De Filippo, che si presentavano col loro Teatro Umoristico all’attenzione della ribalta nazionale.
Nel Sannazaro nacquero l’amicizia e la collaborazione artistica fra Pirandello e i giovani De Filippo, che portò ai trionfi di Liolà e Il berretto a sonagli tradotti e interpretati in lingua napoletana da Peppino e Eduardo. Per celebrare il ricordo di un’amicizia, che ha dato frutti così importanti, Luigi De Filippo, ha voluto riportare, su questo palcoscenico, un’opera frutto dell’impegno di Pirandello e di De Filippo.
Sarà in scena da venerdì 13 marzo Se tocco il fondo…Sfondo!, il divertentissimo e coinvolgente spettacolo di Simone Schettino, scritto a quattro mani con Vincenzo Coppola, che ne firma anche la regia. In questo spettacolo Schettino, pur mantenendo inalterata la forza comica e la centralità dei suoi monologhi, ha scelto di contestualizzare questi ultimi e di inserirli in un universo non solo evocato ma rappresentato e scenograficamente riconoscibile: il mondo della televisione.
Il mese di aprile si aprirà all’insegna della comicità di Eduardo Tartaglia, da venerdì 10, con Statue Unite, un’esilarante commedia di cui sarà autore, regista e protagonista con Veronica Mazza, con la partecipazione di Peppe Lanzetta. Via Toledo a Napoli, tra ambulanti venditori di ogni sorta di mercanzia contraffatta, giocolieri tristi, malinconici suonatori, improvvisati artisti di strada, quasi tutti provenienti da un altrove lontano e tutti vanamente alla ricerca di un’attenzione che stenta ad arrivare da parte di chi è preda solo dei propri affanni, ecco i due originali protagonisti della storia, Raffaele e Adelaide.
Da venerdì 24 aprile sarà in scena Io, Raffaele Viviani, versi, prosa e musica di Raffaele Viviani, a cura di Antonio Ghirelli e Achille Millo, con Gigi Savoia e Giuseppe Zeno, per la regia di Antonio Ferrante. Uno spettacolo composto esclusivamente di testi drammatici, poetici e musicali del grande autore-attore napoletano (gli estratti teatrali vi occupano la parte dominante), che delinea un ritratto biografico di Viviani e, al tempo stesso, fornisce un quadro completo della sua arte.
Un graditissimo ritorno, da venerdì 8 maggio, al Teatro Sannazaro per Francesco Paolantoni, con il nuovo spettacolo Improvvisamente…Niente!, scritto diretto e interpretato dallo stesso Paolantoni, affiancato, in scena, da Arduino Speranza.
Viviamo in un momento in cui il pubblico è, purtroppo, stato abituato a spettacoli esclusivamente comici, ma di una comicità veloce, televisiva e quanto più becera possibile. La qualità è stata bandita, così come il pensiero. Questo è quello che sostiene Paolantoni durante lo spettacolo, determinato a fare un repertorio quanto più brutto e stupido possibile, contrastato da Arduino Speranza, che, invece, sostiene il contrario.
Fuori abbonamento, in data ancora da definire, tornerà in scena lo spettacolo cult del Teatro Sannazaro, Il Cafè Chantant di Lara Sansone, nella sua formula vincente ma con un’edizione nuovissima e sfavillante.
A completare l’offerta della stagione teatrale, la programmazione del Teatro Sannazaro si arricchirà di alcuni spettacoli, inediti e di repertorio, dedicati esclusivamente alle visioni scolastiche.
La Gazzetta dello Spettacolo Il quotidiano dello ShowBiz
