Camilla Semino Favro in Vostro Onore
Camilla Semino Favro in Vostro Onore

Camilla Semino Favro: volevo fare la biologa marina

Nella fiction di Rai 1, Vostro onore, Camilla Semino Favro ci parla della sua Ludovica Renda, dello spettacolo teatrale, When the rain stops falling, e de, I sopravvissuti, di cui sarà protagonista a fine marzo. Un incontro piacevole, con un’attrice nota al pubblico per le tante partecipazioni a fiction e film di successo.

Conosciamo ancora di più Camilla, il suo voler diventare una biologa marina e quelli che saranno i suoi progetti futuri.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Camilla Semino Favro. Come stai?

Sto bene, grazie! Viviamo un periodo di partenze ed arresti, ma è normale. Al momento sto terminando le riprese di una serie e, subito dopo, prenderò parte ad un nuovo progetto.

Cosa ti ha spinto ad intraprendere la carriera da attrice?

Ho seguito, da piccola, una scuola di teatro amatoriale. Un lavoro che, a poco a poco, è diventato indispensabile per me, fondamentale.

A cosa avresti voluto dedicarti se non avessi intrapreso questa carriera?

Volevo fare la biologa marina e, nello specifico, studiare gli squali. Credevo profondamente a ciò che leggevo, ai tanti libri letti su di loro.

Da ieri sera sei presente nella fiction di Rai 1, “Vostro onore”. Cosa puoi dirci su questo attuale lavoro?

Vostro onore è un format che, nel corso degli anni, è stato acquistato in diversi paesi. A caratterizzarlo, una sceneggiatura molto importante, guidata da Stefano Accorsi, che ne è il protagonista. Scelte difficili, di vita e non, che implicheranno l’etica e la morale legata al suo personaggio. La mia Ludovica, rispetto alla serie americana che in molti conosceranno, è un personaggio riadattato, reso giovane, che conosce il protagonista da tempo e con un background ben strutturato. Un ruolo costituito da scelte enormi, importanti, che non esclude una parte affettiva legata al ruolo di Stefano Accorsi, Vittorio.

Camilla Semino Favro
Camilla Semino Favro

A marzo, invece, sarai nel cast de, I sopravvissuti?

Esattamente. Si tratta di un prodotto Rai rischioso, importante, caratterizzato da attori italiani e stranieri e da una storia non convenzionale. Si parla di una tempesta, di un naufragio, di persone che restano bloccate in mare. Una storia accattivante che, per la nostra Italia, rappresenta una novità. Mi auguro che le persone possano appassionarsi a questo nuovo genere.

Al Teatro Parenti di Milano, ben presto, potremo applaudirti ne, “When the rain stops falling”. Di cosa parla questo spettacolo?

Si tratta di un testo contemporaneo, australiano, di Andrew Bovell che ha riscontrato un enorme successo di pubblico, prima di essere fermato dalla pandemia. A capo della storia, un’eredità di famiglia, lunga ottant’anni.

C’è un ruolo, in particolare, che non hai ancora avuto modo di portare in scena?

Tantissimi, specie dal punto di vista teatrale. Ho sempre avuto una grande passione per, Morte di un commesso viaggiatore, di Arthur Miller. Dal punto di vista cinematografico, invece, si desidera sempre fare ciò che non ci è permesso. Solitamente, si viene scelti per ciò che il proprio volto suscita, diversamente da ciò che realmente vorremmo poter interpretare. Di certo, mi piacerebbe portare in scena qualcosa che tenda al borderline, che sia molto distante da me.

Chi è Camilla Semino Favro nella vita di tutti i giorni?

Camilla è una persona semplice, che ha cominciato a scegliere un percorso lavorativo che, da giovane, ha pensato potesse essere in un modo, per poi rendersi conto, crescendo, che è anche altro. Allo stesso tempo, cerco di trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, tra famiglia e amici, angoli di vita per me davvero importanti.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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