Una scena di Interrabang

Interrabang, in prima visione su Cine34

Arriva una nuova super-chicca per intenditori e appassionati: il thriller “Interrabang“. Con una prima visione assoluta su Cine34, la rete tematica Mediaset dedicata al cinema italiano.

Una scena di Interrabang
Una scena di Interrabang

La pellicola è uscita nella sale nel 1969. L’anno in cui Jan Palach si dà fuoco per protesta, a Praga. Vola il primo Concorde. Charles De Gaulle si dimette da Presidente della Quinta Repubblica francese. In Italia viene introdotta la pensione sociale. Muore per overdose Brian Jones. Esce il primo numero de il manifesto. L’uomo sbarca sulla Luna. Nel Paese inizia la strategia della tensione e parte l’Autunno caldo. Si tiene il Festival di Woodstock. Gheddafi prende il potere in Libia. Nasce Arpanet. E iniziano le trattative per la fine della guerra in Vietnam…

Diretto da Giuliano Biagetti, è un bizzarro film che trova ispirazione nel cinema d’autore e quello di genere. D’interesse la fotografia di Antonio Borghesi, con panorami mozzafiato tra mare e rocce. Notevoli le musiche di Berto Pisano, autore e arrangiatore per Mina e di numerose colonne sonore per il cinema e la televisione, noto per le sue composizioni suadenti, considerate parte fondamentale della cosiddetta lounge italiana. Menzione speciale per i costumi. Magnifiche, inarrivabili, assolutamente attuali mises e accessori, firmati Emilio Pucci, l’eclettico marchese ideatore dello sportswear, fatto forme essenziali, tra sete, organza, gabardina e mussolina.

Nel cast, spiccano Umberto Orsini (Nastro d’Argento come Migliore attore non protagonista nel Ludwig di Luchino Visconti, che lo dirige anche ne La caduta degli dei), Corrado Pani (diretto al cinema da Visconti, Nanni Loy, Mauro Bolognini e, a teatro, ancora da Visconti, Luca Ronconi, Giorgio Strehler) e Beba Loncar (prima parte importante della carriera in Signore & signori, di Pietro Germi, Gran Premio a Cannes nel 1966).

Le dichiarazioni

Secondo Il Davinotti: “il vero show (…) comincia negli ultimi venti minuti, dopo uno dei tanti appassionati baci consumati tra gli scogli. In un susseguirsi di colpi di scena (effettivamente geniali, in un paio di casi) si fa saltare il tavolo e si arriva a un finale (…) non a caso seguito dall’apparire (…) dell’interrobang (‽, ndr), un segno (che Valeria porta al collo agganciato alla sua catenina) simbolo “dell’incertezza del mondo”“.

La serata si conclude con l’hot – anch’esso inedito – del 1976, «Calde labbra».

Interrabang

Sulla barca ancorata davanti all’Isola Rossa di Porto Santo Stefano – con a bordo il fotografo Fabrizio (Orsini), sua moglie Anna (Loncar), la cognata Valeria (Politoff) e la modella Maregalit (Cohen) – regna l’amore libero, anche se nel gruppo i rapporti non sono poi così cordiali. Al momento del ritorno manca la benzina e Fabrizio chiede aiuto per andare al porto e fare rifornimento. Le tre donne rimangono da sole, mentre nei dintorni si aggira l’evaso Marco (Pani)…

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