A tu per tu con Alice Torriani
L’avevamo lasciata nei panni della cattiva Andreina nella fiction Il Paradiso delle signore, ritroviamo Alice Torriani nella fiction Un passo dal cielo nel ruolo di Cristina. Sorprende e diverte, nei panni di una vera e propria mina vagante, una donna pasticciona ed esilarante che, insieme al resto del cast, tiene incollati i telespettatori di Rai 1 ogni settimana.
Un ruolo che, forse, nessuno di noi si aspettava. Forse perchè, molto spesso, siamo abituati ad etichettare gli attori e a rinchiuderli in un determinato ruolo. Ma l’anima di Alice racconta le donne e le loro mille sfaccettature con un’abilità che spiazza. La Gazzetta dello Spettacolo incontra e rincontra Alice Torriani in una chiacchierata consapevole.
Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo, Alice Torriani. Sei in TV nella fiction Un passo dal cielo. Parlaci del tuo personaggio… Ti somiglia? In cosa credi di essere diversa da lei?
Ciao è davvero un piacere essere di nuovo qui su La Gazzetta dello Spettacolo!
Cristina è un essere umano molto fuori dagli schemi, una mina vagante. Lei prima agisce e poi pensa, dunque quando si trova di fronte alle conseguenze delle sue azioni rimane sconvolta o comunque è impreparata. Ha un suo originale sistema di riferimento e non si lascia influenzare dal comune modo di pensare. In questo sono molto simile a lei, ogni giorno per me è la ricerca di una verità nascosta, non di quella comunemente accettata, ogni giorno cerco di trovare una nuova prospettiva di osservazione della realtà. Da piccola anch’io ero una mina vagante, pericolosa anche per me stessa, ma ora sono molto più consapevole e presente, perché in effetti è una fatica estrema essere una mina vagante!!!
Come è stato entrare a far parte di una serie TV di così grande successo?
Fare parte di Un Passo dal Cielo 4 è stato davvero un regalo prezioso, da molti punti di vista. Il cast, benché fosse un gruppo già consolidato, mi ha accolto in modo meraviglioso, il regista Jan Michelini ha creduto in me dal primo istante, affidandomi per la prima volta un ruolo comico.
Le truccatrici, le parrucchiere e le costumiste sono diventate davvero sorelle per me, e so che con alcune di loro ( come la truccatrice Beatrice Di Iorio e la parrucchiere Francesca Latella ) è solo l’inizio. La troupe sul set è stata di grandissimo supporto. Jan è riuscito a creare un gruppo non solo di attori preparati ma di esseri umani dotati di grande sensibilità e generosissimi.
La maggior parte delle scene che troviamo nella fiction, sono divertentissime. Quale è stata la scena più divertente che hai girato?
Domanda difficilissima! In tutte le scene c’è stato almeno un momento in cui è stato faticosissimo non mettersi a ridere! Forse la scena più divertente e folle è stata quella in cui porto un lama a Vincenzo, non posso dire molto perché ancora non è andata in onda, ma ci siamo trovati a girare un dialogo con questo animale particolarissimo al guinzaglio, e davvero è stata un’impresa riuscire a parlare con Enrico ( che già di per sé è assai divertente ) con al centro il muso del lama che si muoveva da una parte all’altra senza capirci.
Come ti sei trovata con il cast?
Come ti accennavo prima, il cast è formato da attori preparati e soprattutto di un’umanità toccante. Non ci sono mai stati problemi, tutto scorreva molto fluidamente, anche grazie alla guida di Jan che in questo è stato davvero incredibile. Ha seguito ognuno di noi, anche nei momenti più faticosi, portando sempre entusiasmo e grande professionalità.
Con Gianmarco Pozzoli si è creata un’intesa già nel viaggio da Bolzano a San Candido: abbiamo subito capito di essere due “alieni”. Ed è stato divertentissimo girare le scene in famiglia anche con Alice e il piccolo Giosuè. Con Enrico Ianniello è stato davvero un piacere, anche perché condividiamo un retroterra comune, quello del teatro, e ci capivamo immediatamente su tutto. Rocìo è stata una compagna di viaggio meravigliosa, sempre attenta, e generosissima. Anche con gli attori con i quali non avevo direttamente scene si è instaurato un bellissimo rapporto, trascorrendo molto tempo insieme a San Candido. Insomma una piccola famiglia! Qualcosa di assai raro.
Quale messaggio speri colga il pubblico del tuo personaggio?
Forse spero colga un meta-significato, che a me sta molto a cuore. Nel nostro mestiere uno dei rischi è quello di rimanere “ incastrati” in un ruolo ( la cattiva, la femme fatale, la stupida, la bionda, la buona ). Per un attore formato credo sia la cosa più frustrante in assoluto.
Io sono stata molto fortunata perché dopo il ruolo di cattiva, altera viziata del Paradiso delle Signore, ho interpretato il ruolo opposto in Un passo dal Cielo 4: una matta, un po’ nevrotica, dolce anima persa. Spero che essere vista in due cose molto diverse ricordi che un attore è un interprete, qualcuno che “ conduce al di là ”, facendo affiorare un personaggio. E che è in grado di far “affiorare” personaggi anche molto diversi.
So che attualmente sei sul set della nuova stagione di Il paradiso delle signore. Come è stato ritornare sul set? E come è stato per te ritornare ad indossare le vesti di Andreina?
Ho cominciato il Paradiso delle Signore 2 un paio di settimane dopo aver finito le riprese di Un passo dal Cielo. Devo dire che il primo giorno è stato bellissimo ma molto faticoso. Dopo la prima scena mi sembrava di averne già girate otto. E’ stato un tuffo da almeno trenta metri, ritornare negli anni ’50 e in un corpo totalmente diverso da quello di Cristina. Ma è bastato pochissimo per riaccendere Andreina, perché è un personaggio che ho molto amato. In modo diverso da Cristina, ma l’ho davvero tanto amato.
Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo personaggio? Ma soprattutto cosa speri per Andreina?
Andreina sarà molto diversa quest’anno, e devo ringraziare gli sceneggiatori perché avrò una linea molto interessante e stratificata. Il viaggio in America l’ha molto cambiata. La sua linea è complessa e con un grande sviluppo dunque spero di riuscire a restituire tutte le sfumature e le profondità che questa nuova Andreina richiede…Ci saranno tante tante sorprese!
Alice, oltre la recitazione, scrivi. Che progetti in cantiere hai per quanto riguarda la scrittura?
Questa domanda mi piace molto perché per me la scrittura è davvero una parte importante e integrante del mio essere attrice. Ho finito da poco la prima stesura del secondo romanzo, una storia totalmente diversa dalla prima, al limite quasi della fantascienza.
E dopo un anno e mezzo di scrittura e riscrittura con Giampiero Judica abbiamo finalmente la versione finale di una serie TV che gireremo a fine aprile.
E sogni nel cassetto?
I cassetti sono tutti aperti, i sogni hanno a che fare con progetti internazionali, perché ho una seria dipendenza dalle lingue straniere. Sono sulla buonissima strada. Per dirla in inglese Keep going!
L’anno scorso, mi hai detto: Ci vogliono almeno vent’anni per diventare un’attrice. Pensi ancora questo?
Si, e quest’anno raddoppio, ti dico quaranta!!! Più vado avanti nel mio lavoro e più mi rendo conto di quanta dedizione, di quanto studio e di quanta pazienza ci voglia per creare qualcosa che abbia un vero significato e per riuscire a “ restare nudi” su un palco o davanti alla telecamera, a lasciarsi guardare.