A testa alta: Sabrina Ferilli torna protagonista su Canale 5
Al via a Roma le riprese della fiction Mediaset dal titolo “A testa alta” sulla lotta contro il cyberbullismo.
È ufficialmente iniziata a Roma la produzione di “A testa alta”, nuova fiction in onda prossimamente su Canale 5, con protagonista una delle attrici più amate del panorama italiano: Sabrina Ferilli. La serie, una coproduzione RTI – Banijay Studios Italy, porta sul piccolo schermo una storia di grande attualità e impatto sociale.
Il primo ciak è stato battuto nei giorni scorsi nella capitale, dando il via alle riprese dirette da Giacomo Martelli e coordinate da una solida squadra di autori composta da Mizio Curcio, Andrea Nobile, Nicoletta Senzacqua e Paolo Marchesini. La produzione è firmata da Marco Belardi, nome già noto per successi nel panorama televisivo italiano.
“A testa alta” si propone di affrontare con coraggio uno dei temi più urgenti dell’epoca contemporanea: la violenza digitale e la diffusione non consensuale di contenuti intimi. Lo fa con il volto, la sensibilità e il talento di Sabrina Ferilli, che torna a interpretare un ruolo forte, profondo e complesso.
La trama di “A testa alta”
Virginia Terzi, interpretata dalla Ferilli, è la preside di un liceo in un piccolo borgo affacciato sulle rive di un lago laziale, a pochi chilometri da Roma. “Una donna brillante, stimata, impegnata nell’educazione dei giovani e nella promozione di valori sociali”, come dichiarato in una nota ufficiale di Mediaset. È anche la mente dietro il progetto “A testa alta”, un’iniziativa scolastica pensata per combattere la dipendenza digitale tra gli adolescenti.
Il mondo di Virginia, però, viene improvvisamente stravolto quando un video intimo, diffuso senza il suo consenso, finisce in rete. Lo scandalo esplode con violenza, gettando l’intera comunità in una spirale di giudizi, sospetti e maldicenze. La macchina del fango, alimentata da social media e media tradizionali, si abbatte sulla protagonista, costringendola a una battaglia per la propria dignità e per quella di suo figlio.
La fiction “A testa alta” e la lotta alla dipendenza digitale
Uno dei punti cardine della fiction è proprio il progetto scolastico ideato da Virginia, “A testa alta”, che dà anche il titolo alla serie. Il programma nasce con l’obiettivo di educare gli studenti all’uso consapevole del digitale, prevenendo i danni di una connessione senza limiti.
Educazione e consapevolezza nell’era digitale
Nel ruolo di educatrice, Virginia è una figura chiave nel promuovere la cultura digitale responsabile. La serie mette in luce i pericoli legati all’abuso degli smartphone e dei social network tra i giovani, che spesso sfociano in cyberbullismo, dipendenza e isolamento. Un tema drammaticamente attuale, come dimostrano le cronache quotidiane e gli allarmi lanciati da psicologi, insegnanti e associazioni.
“Vogliamo raccontare una storia che faccia riflettere, soprattutto i più giovani, sull’importanza del rispetto, del consenso e dell’uso etico del web”, ha spiegato una fonte interna alla produzione.
“A testa alta” punta così non solo a intrattenere, ma anche a sensibilizzare il pubblico, contribuendo a creare maggiore consapevolezza sul tema della privacy digitale e sulla necessità di costruire comunità scolastiche più inclusive e attente.
Un cast e una produzione di livello per “A testa alta”
La presenza di Sabrina Ferilli rappresenta una garanzia in termini di qualità e intensità recitativa. L’attrice romana torna in una veste drammatica, dopo il successo di altre serie e film impegnati, confermandosi ancora una volta interprete capace di incarnare la complessità del femminile contemporaneo.
La regia di Giacomo Martelli, già apprezzata in precedenti produzioni per la sua attenzione ai dettagli e alla psicologia dei personaggi, promette una narrazione intensa e coinvolgente. Dietro le quinte, la produzione Banijay Studios Italy porta la sua esperienza nella serialità italiana di alta qualità, insieme a RTI, da sempre punto di riferimento per la fiction Mediaset.
“Siamo fieri di lavorare con un cast straordinario su una storia così potente. La fiction ha tutti gli elementi per lasciare il segno”, ha dichiarato il produttore Marco Belardi.
A testa alta: una storia di resistenza, giustizia e rinascita
Ma “A testa alta” è anche — e soprattutto — il racconto di una donna che non si arrende. Virginia dovrà affrontare il pregiudizio, la vergogna, l’isolamento e la perdita della credibilità, in un contesto che ancora oggi tende a colpevolizzare la vittima, anziché il carnefice.
Il percorso verso la giustizia
Il percorso di Virginia è quello di una rinascita lenta, dolorosa, ma necessaria. L’obiettivo non è soltanto quello di “riabilitare la propria immagine pubblica”, ma di difendere i valori in cui ha sempre creduto, anche a costo di mettere in discussione le relazioni più intime, come quella con il proprio figlio.
In un momento storico in cui la giustizia per le vittime di revenge porn e cyberstalking è ancora lontana dall’essere garantita, la serie si propone come un grido di denuncia ma anche come messaggio di speranza. “Virginia non chiede pietà, chiede giustizia. E la otterrà, a testa alta”, recita una delle battute più forti del primo episodio.
“A testa alta” sarà trasmessa prossimamente su Canale 5, in prima serata. Una fiction che si preannuncia come uno degli appuntamenti più attesi della stagione televisiva, capace di coniugare dramma e attualità, introspezione psicologica e denuncia sociale, con il carisma e la bravura di un’attrice come Sabrina Ferilli, che si conferma voce autorevole nel racconto delle donne e delle loro battaglie quotidiane.