Marial Bajma Riva: da “I casi di Teresa Battaglia” a “Petra”

Marial Bajma Riva. Foto di Luca Carlino

Marial Bajma Riva: da “I casi di Teresa Battaglia” a “Petra”

A tu per tu con l’attrice Marial Bajma Riva, sulle sue prossime esperienze televisive e cinematografiche dove potremo vederla.

Incontriamo la giovane attrice Marial Bajma Riva recentemente parte della seconda stagione de “I casi di Teresa Battaglia – Ninfa dormiente”. Presto potremo vederla a che in “Petra”, al fianco di Paola Cortellesi, in una nuova realtà, un nuovo ruolo in cui apprezzarla…

Benvenuta su La Gazzetta dello spettacolo, Marial Bajma Riva. Presente nella seconda stagione de “I casi di Teresa Battaglia – Ninfa dormiente”, cosa puoi dirci a riguardo?
Ho vissuto un’esperienza bellissima, a partire dalla regia, sino ai colleghi, persone davvero eccezionali. Elena Sofia Ricci è una bravissima attrice, una donna con cui si è creata una forte sinergia, così come con gli altri colleghi. Abbiamo girato in posti bellissimi, spesso a meno dieci, situazioni forti, che non capitano tutti i giorni. I consigli di Elena, specie sul freddo, ci hanno aiutato a sopportare il tutto utilizzando anche delle tute riscaldate, appagati dalla bellezza della natura circostante. Al mio fianco, per l’occasione, un bellissimo cane con cui ho realizzato buona parte delle scene che avevo. Una doppia difficoltà ma una volta capito il meccanismo nulla più lo è stato.

Un cambio look ti ha accompagnata a lungo su questo set.
Si, il mio look è stato completamente stravolto, per tutti e cinque i mesi di riprese. Ho vestito i panni di Alice, così come il blu dei suoi capelli, ogni singolo giorno, una cosa che mi ha non poco divertito consetendomi di entrare in piena regola nella parte.

Quali altri ruoli vorresti poter toccare in futuro?
Ogni ruolo possibile, così come quelli legati al fantastico, al combattimento, cose che vadano davvero al di là del consueto. Inoltre, negli ultimi tempi, mi parlano tutti di una somiglianza con Mariangela Melato. Ecco, non mi dispiacerebbe vestire i suoi panni, seppure sia consapevole dell’impossibilità di arrivo della sua bravura.

Marial Bajma Riva. Foto di Rocco Riande
Marial Bajma Riva. Foto di Rocco Riande

Da poco hai terminato una tournée ad opera di Daniele Salvo, “Il rapimento di Proserpina”. Quali sensazioni sono legate al teatro?
Sono partita proprio dal teatro, a soli diciassette anni e mezzo, una vera e propria casa per me. Il contatto con il pubblico mi regala grandi emozioni, così come la possibilità di essere su di un palco, veicolo di un testo, delle parole di un qualsiasi autore. Una situazione che, quando possibile, cerco di mantenere. Con Daniele poi ci siamo trovati benissimo! È una persona molto generosa.

Prossimamente sarai in “Petra”, al fianco della Cortellesi, ad opera di Maria Sole Tognazzi.
Un set molto bello che mi ha concesso di lavorare nella mia terra, la Liguria, felice di essere al fianco di Paola Cortellesi. Un crime in cui vederne davvero delle belle.

Marial Bajma Riva, che periodo sta vivendo?
Un periodo pieno di luce! Sono curiosa di vedere cosa accadrà perché questa serie, “I casi di Teresa Battaglia”, rappresenta qualcosa di nuovo, di importante, vogliosa di capire dove mi porterà.

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