Lorenzo Papasodero
Lorenzo Papasodero

Lorenzo Papasodero: il tenore che ama l’opera

Per la nostra rubrica “Talenti“, è il turno del tenore Lorenzo Papasodero. In questa intervista, ci racconta di come si sia appassionato, a soli 15 anni, vedendo – casualmente – la “Tosca” di Giacomo Puccini.

Sul suo profilo Instagram, apprezzatissima, la sua performance omaggiando la musica napoletana, interpretando: “O surdato nnammurato”

Ciao Lorenzo Papasodero, benvenuto su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Complimenti per il tuo talento. Come un ragazzo così giovane, di 27 anni si sia approcciato e innamorato al canto lirico?

Grazie a te per il cortese invito. Avevo soli 15 anni quando vidi casualmente per la prima volta una rappresentazione di “Tosca” di Giacomo Puccini in TV. Credo che quello sia stato il vero colpo di fulmine che ha sancito l’inizio del mio amore verso l’opera che quindi è da ricercarsi in ancor più tenera età. Da quel momento la mia sete di conoscenza verso questo mondo è cresciuta in maniera smisurata e con lei anche il desiderio di diventare un cantante lirico. La voglia di certo non mancava, ma la giovane età e il giovane strumento che ancora non aveva terminato la muta vocale mi rendeva impossibile studiare tecnica in maniera adeguata. All’età di 23 anni, con le carte in regola, ho finalmente cominciato a studiare con dei validi maestri che mi hanno trasmesso gli strumenti necessari per poter diventare un bravo cantante.

Mi hanno molto colpito molto i tuoi Reel su Instagram, fra cui uno, in cui canti: “O surdato nnammurato”. Come hai traslato un brano di origine classico-popolare, in un brano in versione lirica? Come hai fatto trasmettere tutta questa passione?

La Canzone Napoletana è un repertorio che si sposa da sempre alla perfezione con una voce impostata e con i cantanti lirici in generale. Generalmente infatti recital e concerti che vedono impegnati cantanti d’opera vantano all’interno della loro scaletta diversi pezzi celebri appartenenti al repertorio napoletano. Sono dei pezzi che si prestano molto ad un arrangiamento fruibile per orchestra, sebbene molti di questi siano stati composti e scritti inizialmente solo per pianoforte. La soddisfazione sta proprio nel realizzare che tutta la passione, come tu l’hai chiamata, riesce ad oltrepassare il muro immaginario arrivando direttamente al cuore del pubblico. Quando il pubblico si emoziona e riceve una “scossa” è la più bella conferma che un musicista o un cantante possa ricevere relativamente alla propria
esibizione.

Lorenzo Papasodero ed i suoi sogni nel cassetto o progetti?

Sogni e progetti sono tanti in questo particolare periodo della mia vita. E’ un mondo nel quale bisogna saper rispettare e rispettarsi, non solo vocalmente parlando. Ne consegue che le scelte adeguate sono
delle ottime compagne di viaggio per chi vuole intraprendere questa carriera. L’ambizione è quella di continuare a migliorare riuscendo al contempo a tagliare traguardi importanti. Raggiungere un obiettivo,
fermarsi qualche minuto per gioire e subito dopo porsene un altro è la formula più vincente che conosca, se abbinata ovviamente ad uno studio quotidiano e costante che, nel nostro mestiere, è il mezzo sostanziale che ci accompagna fino alla fine della carriera.

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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