Due appuntamenti di lusso, sul Lungomare della Diga Nazario Sauro per OndeSea Grado Music Festival: martedì 25 giugno alle ore 21.30 tocca all’ex frontman dei mitici Spandau Ballet, Tony Hadley; venerdì 28 giugno, sempre alle 21.30 (ingresso libero) sale sul palcoscenico Fabio Concato.
Tony Hadley (25 giugno, ore 21.30, Diga Nazario Sauro di Grado), l’ex frontman dei mitici Spandau Ballet, è una vera star internazionale e un’icona del pop d’autore. Chi non ricorda l’epica “Through the Barricades”, “True” o “Gold”? Il cantante inglese ha in uscita il 17 maggio il nuovo album “Talking to the moon”, che egli stesso racconta così: “Non abbiamo tutti, ad un certo punto della nostra vita, guardato verso il cielo notturno, fissando la luna e le stelle, chiedendoci cosa fosse tutto questo? Probabilmente parlando con la luna e chiedendole un piccolo aiuto, cercando risposte o semplicemente stupiti dalla sua bellezza”.
L’album è stato scritto da Tony insieme a una serie di altri cantautori di talento. “Tonight Belongs To Us” e “How I Feel About You “sono stati entrambi scritti da Toby Gad (tra gli altri, “All Of Me di John Legend” e “If I Were A Boy” di Beyonce). Peter Cox e Richard Drummie di “Go West” hanno contribuito a “Skin Deep”. Altre collaborazioni comprendono l’operistico “Killer Blow”, scritto con Blair Mackichan e “What Am I” – un brano profondamente personale sull’abbandono degli Spandau Ballet – scritto a due mani con Mick Lister.
Proprio dal nuovo disco deriva questo importante tour intitolato “Tonight Belongs To Us” che dopo l’estate prosegue anche nei teatri italiani.
Hadley conduce il pubblico in un meraviglioso viaggio nel tempo, interpretando i successi che lo hanno reso famoso e le canzoni del nuovo album, oltre ad alcuni brani dei suoi artisti preferiti come i Queen e The Killers.
Il festival prosegue venerdì 28 giugno alle 21.30 (ingresso libero) sempre sulla Diga Nazario Sauro con Fabio Concato, uno dei più raffinati protagonisti della nostra musica d’autore. L’artista milanese, che ha composto e interpretato tanti grandi successi come “Fiore di Maggio”, “Domenica bestiale”, “Rosalina, festeggia una carriera di oltre quarant’anni con un concerto dedicato, come l’ultimo album, al padre Gigi, anch’egli musicista, che lo ha iniziato alla musica e in particolare al jazz. Sul palco gradese ascolteremo Concato, assieme al trio del pianista Paolo Di Sabatino, in un’intima e rispettosa rilettura delle sue canzoni più celebri.
Così lo stesso Concato presenta il suo nuovo concerto: “Gigi è mio padre. Lo dico per i molti che non lo sanno. Gigi mi ha avvicinato alla musica con divertimento e me l’ha fatta amare. Gigi ascoltava molto jazz – la sua musica preferita – insieme a quella brasiliana, meglio se suonata e cantata da Joao Gilberto: “ … ascoltavo un signore che aveva una voce così ”.
Gigi non faceva il “musico” di professione, ma bastavano un paio di accordi sul piano o sulla chitarra per avvertirne subito la sensibilità e il talento che sarebbe stato bello condividere con tutti.
Fabio sono io. Lo dico per i pochi (sigh) che non lo sanno! E per festeggiare i miei 40 anni di musica, scritta e cantata sempre con lo stesso amore e lo stesso piacere, ho deciso di farmi un regalo: reinterpretare in chiave jazzistica alcune mie canzoni con l’aiuto di un grande pianista con cui suono e collaboro da qualche anno e sempre più piacevolmente: Paolo Di Sabatino, che ha curato gli arrangiamenti e che voglio ringraziare per la passione e la delicatezza con le quali si è avvicinato al repertorio.
E allo stesso modo ringrazio Marco Siniscalco e Glauco Di Sabatino: grazie! E Gigi: “…chissà se ti piacerà?”
Grado è anche vita nel centro storico, è amore per le calli, è passeggiate tranquille tra le antiche mura delle case e delle basiliche. Così Ondesea arriva anche nel cuore dell’Isola d’Oro, nel Campo dei Patriarchi – davanti alla Basilica – dove continuano i concerti acustici.
Lunedì 24 giugno – alle 21.30 e a ingresso libero – tocca ai GreenWaves Band ancora un concerto semi acustico nel Campo dei Patriarchi (Fulvia Pellegrini, violino / MichelenBudai, percussioni e voce / Massimiliano D’Osualdo, fisarmonica e piano / Lorenzo Marcolina, hornpipes, gaita, clarinetto e thin whistle / Michele Pucci, chitarra): nella loro musica vive tutta la passione per l’Irlanda e le sue particolari sonorità, le cui origini risalgono a tempi remoti del Seicento e Settecento, il cui ritmo è ancor oggi riconoscibilissimo e irresistibile. La band rielabora con un sound più attuale questa matrice popolare di cui sono tra i più validi rappresentanti sulla scena musicale italiana.
Chiude i concerti davanti alla Basilica il Woodnite Acoustic Trio (giovedì 27 giugno, ore 21.30, ingresso libero) una vigorosa sessione unplugged che vede protagonisti Alessio Velliscig, voce e chitarra acustica; Giuliano Velliscig, voce, cajon; Luca Moreale, voce e chitarra acustica.
I Woodnite, un’eccitante formazione acustica attiva in Italia ed Europa da 10 anni, con centinaia di concerti da headliner o come band di apertura per importanti artisti italiani.
Cominciando come cover band, negli anni il gruppo ha collezionato un vastissimo repertorio che va dall’era del rock‘n roll alle più accattivanti canzoni pop dei nostri tempi; grandi brani blues, classici del country-rock, come anche hard rock hits e brit-pop sono solo alcuni elementi della proposta artistica della band.
Tutti i membri del gruppo sono anche autori di talento e nel corso del concerto si potranno ascoltare alcuni bellissimi brani originali che i Woodnite spesso alternano alle varie cover proposte durante i concerti. Nel 2017 hanno registrato il loro primo album “Unplug the world” il cui titolo rimanda chiaramente alle intenzioni della band. In questi 10 anni di eventi dal vivo, Giuliano, Alessio (cantante dei Quintorigo) e Luca hanno collezionato quasi 400 concerti, molti dei quali all’estero in paesi quali Polonia, Slovacchia, Germania e Armenia.