Parlare di “ritorno”, di “novità” o di un “periodo di distacco” sarebbe scontato e riduttivo. Alessandro Errico, dopo un luminoso e televisivo debutto artistico nel 1995, e a seguire un’esperienza di circa due anni che gli ha fatto conoscere cosa volesse dire raggiungere la “popolarità vera” e, al termine di quei mesi intensi, la repentina decisione di non proseguire il suo percorso d’artista con delle regole che lo ingabbiavano in logiche che non condivideva, è arrivato ad oggi dedicandosi alla sua crescita personale fatta di studi e ricerche, solo apparentemente lontane dalla musica.
Un percorso faticoso ed esaltante che lo ha portato alla definizione di un nuovo progetto sonoro che lo rappresentasse in pieno e gli permettesse di sentirsi libero di esprimere la sua creatività in modo maturo e credibile. In questi quasi 15 anni per Alessandro l’esserci non era uno stato che si potesse acquisire, ma un continuo movimento che potesse aprire e riaprire il presente.
Il singolo “Mai e poi mai” (che anticipa il nuovo progetto di Alessandro Errico coadiuvato in studio di registrazione da Mario Manzani) è una “cronaca poetica”, un racconto sonoro dal taglio cinematografico. Ascoltarla è come mettersi un terzo paio di occhiali. In questo testo tutto sembra tornare subito, perché il protagonista è stato bravo a rimettere in ordine molte cose che affacciandosi al presente in mille frammenti spesso lo frastornano, lo disorientano o lo lasciano senza parole.
Alessandro Errico inizia la propria carriera musicale nel ‘95 firmando per l’etichetta discografica SUGAR di Caterina Caselli. Partecipa ad eventi musicali di una certa importanza, quali Sanremo (1996 e 1997), Festivalbar, Roxy Bar, Un Disco Per L’Estate, conseguendo un significativo successo personale suggellato da un disco d’oro per il primo album IL MONDO DENTRO ME (Sugar Music, 1996).
Con l’uscita del secondo album ESISTE CHE (Sugar Music, 1997) Errico decide di abbandonare temporaneamente le scene, interrompendo il contratto con la Sugar per sviluppare un percorso artistico ed esistenziale svincolato da ogni esigenza puramente commerciale. Dopo incontri straordinari come quello con il filosofo Edoardo Sanguineti, approfondimenti meticolosi su figure come quella di Antonio Gramsci, percorsi e pubblicazioni in ambito universitario, Alessandro ha sentito il bisogno di cimentarsi con la forma canzone che da sempre lo ha affascinato, forte di approfondite conoscenze (letterarie e musicali). Una selezionata manciata di nuove canzoni che lo hanno spinto a rimettersi in gioco, questa volta però con le spalle più forti e degli obiettivi più chiari.