Gino Fastidio lancia il suo “Trockstar”

Gino Fastidio. Foto di Marco Carotenuto

Gino Fastidio lancia il suo “Trockstar”

Il cantautore comico partenopeo Gino Fastidio dopo aver spopolato con “È Gas”, lancia il suo primo album, “Trockstar”.

Il mondo della musica italiana sta per essere scosso da un uragano di nome Gino Fastidio. Non parliamo solo di comicità, ma di un vero e proprio manifesto sonoro che si intitola “Trockstar”. Da oggi, 6 giugno, l’album è disponibile su tutte le piattaforme digitali per Full Heads Records, e promette di essere un viaggio anarchico tra punk rock, synth distorti e cabaret surreale. Prodotto da Graf srl con il sostegno di Nuovo IMAIE, questo disco segna un punto di svolta nella carriera di uno degli artisti più iconici dell’underground italiano.

La Nascita del “Trock”

Gino Fastidio ci spiega subito il concetto dietro il titolo: “se dal Rap è nata la Trap dal Rock nasce il Trock”. E credetemi, non è solo un gioco di parole. “Trockstar” è un album di ben 16 tracce, un concentrato di potenza synth punk e comicità intelligente. Aspettatevi testi dadaisti, elettronica cantautorale e persino frecciate socio-politiche. Gino Fastidio non si limita a fare musica comica, la trasforma in arte dissacrante, imprevedibile e politically scorrect. Dopo anni di successi televisivi, da Made in Sud a Colorado, passando per Stasera tutto è possibile e il recente Audiscion, Gino ha deciso di riprendersi la sua identità musicale. E l’ha fatto con un’affermazione forte e chiara. Come ha dichiarato lui stesso, «Questo disco è una liberazione. Dopo anni a fare solo il comico, ho detto: “Basta, torno a far casino con la chitarra!”. È punk, sporco o sbagliato… ma è mio. E poi, chi l’ha detto che non si può ridere senza esprimere il disagio che mi/ci circonda?».

La Carriera di Gino Fastidio: Un Viaggio nella Comicità Punk

Ma chi è davvero Gino Fastidio? La sua storia è un percorso affascinante, che lo ha visto nascere come frontman di una band punk-grunge nel lontano 2005. Non tutti sanno che prima dei tormentoni televisivi, Gino Fastidio era il cuore pulsante di un trio punk demenziale. Tra il 2005 e il 2009, il gruppo ha pubblicato tre autoproduzioni che sono diventate veri e propri cult dell’underground: “L’era dello sporco digitale” (2005), “Odio l’era moderna” (2006) e “Io rifletto” (2009). Dischi grezzi e irriverenti, che hanno conquistato un pubblico sempre più vasto grazie a quella che potremmo definire “una saggia stupidità a ritmo punk”.

Dal Palco al Cabaret: la Svolta Solista dell’Artista Comico

Dopo anni di live travolgenti e una gavetta fatta di palchi improvvisati, Gino ha deciso di cambiare rotta. Si è avvicinato al cabaret, frequentando laboratori teatrali, e nel 2009 ha iniziato la sua avventura da solista. Armato della sua chitarra rosatronica e della tastiera robotronica, è diventato quel cantautore comico che tutti conosciamo, un ibrido geniale tra musicista e comico. La svolta è stata un successo clamoroso: è approdato in televisione, conquistando i programmi più amati dal pubblico. La sua comicità acida e musicale lo ha reso un personaggio unico, capace di passare da una battuta fulminante a una canzone dissacrante in un battito di ciglia. Oggi, Gino Fastidio è molto più di un comico o un musicista: è un ribelle con la chitarra, un artista che ha fatto della satira la sua arma migliore. E con “Trockstar”, la strada sembra ancora lunga. Pronti ad ascoltare?

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