Tricarico in tour: un viaggio tra parole e musica
Dopo il successo al Tenco, il cantautore italiano annuncia il nuovo spettacolo “Buonasera, io sono Tricarico”.
Francesco Tricarico è pronto a riconquistare il pubblico con un nuovo tour teatrale. Dopo l’entusiasmante partecipazione al Premio Tenco 2024, il cantautore ha deciso di ripartire da quell’esperienza per creare uno spettacolo unico e coinvolgente, intitolato “Buonasera, io sono Tricarico”.
Tricarico torna sul palco: un viaggio introspettivo tra musica e poesia
Il nuovo live, che vedrà Tricarico nuovamente affiancato dal pianista Michele Fazio, non è un semplice concerto. È un vero e proprio viaggio introspettivo, un percorso tra parole e musica, dove l’artista si racconta con sincerità e profondità.
“Invito il pubblico a seguirmi in un percorso estremamente soggettivo, ma che per certi aspetti rappresenta quello di un’intera umanità alla ricerca di un perché e di un senso,” spiega Tricarico. “La musica, la poesia, la pittura e i colori sono le armi che ci permettono di ancorarci alla vita.”
Canzoni come “Vita Tranquilla”, “Il Bosco delle Fragole” e “A Milano non c’è il mare” faranno da colonna sonora a questo spettacolo, in cui Tricarico affronterà temi universali come la ricerca del senso della vita, la solitudine e la speranza.
Le prime date del tour
Le prime date del tour sono già state annunciate:
- 21 dicembre 2024: Teatro Arrigoni, San Vito al Tagliamento (anteprima)
- 25 gennaio 2025: Teatro FonderiAperta, Verona
- 1 febbraio 2025: Teatro Puccini, Firenze
- 22 febbraio 2025: Teatro Salvini, Pieve di Teco (IM)
- 1 marzo 2025: Teatro Sacro Cuore, Romano D’Ezzelino (VI)
- 6 marzo 2025: Teatro Filodrammatici, Milano
Tricarico: artista in continua evoluzione
Francesco Tricarico, dopo oltre 25 anni di carriera, continua a sorprendere il pubblico con la sua musica e la sua poesia. “La ricerca di senso della vita trova ragione nella poesia, nella musica e nell’arte,” afferma l’artista. “Al di là di meccanismi di narrazione standard della realtà, ci si accorge che la finzione, la fantasia, l’immaginazione divengono concrete più di ogni realtà considerata tale.”