Karima
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Karima: aspettando Donnafugata, vi racconto “No Filter”

Incontriamo Karima, un’artista dalla voce particolare e intensa, prossima a prendere parte al Premio Internazionale Donnafugata, questo 7 settembre.

Karima è pronta a parlarci del suo percorso e del suo ultimo progetto discografico, “No Filter”.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Karima. Il 7 settembre prenderai parte al Premio Internazionale Donnafugata regalando a tutti i presenti alcuni brani. Cosa puoi dirci a riguardo?
È la prima volta che prendo parte a questo Premio che so essere molto apprezzato. Ne sono doppiamente felice perché sostengo da sempre le donne e ciò perchè siamo uniche e capaci di essere una grande forza se unite.

Se di donne si parla, quali straordinarie voci hanno guidato il tuo percorso artistico?
La primissima, in assoluto, è stata Whitney Houston, una grandissima artista. Ho avuto il piacere di aprire due suoi live in Italia, a maggio del 2012, ed è stato davvero emozionante. Un grande grazie, però, va alla mia famiglia perché mi hanno permesso di crescere con la musica, un mondo che amo da sempre…

La splendida Sicilia accoglie da ben quattro anni gli ospiti del Premio Internazionale Donnafugata. Quali emozioni ti regala il solo sentire nominare questa terra?
Parliamo di una terra meravigliosa e che amo molto, specie per il cibo. (Ride) Chi mi conosce sa che sono una buona forchetta e che durante i miei viaggi non disdegno l’assaggio di alcuni cibi tipici del luogo. Mia mamma è italiana, mio padre algerino e mio nonno egiziano. Proprio poco tempo fa ero a Palermo, correvo e, una volta finito il lungomare, mi sono ritrovata nel nulla… mi ha ricordato casa, questo perché alcuni aspetti ed angoli della Sicilia mi ricordano l’Africa. Il rammarico legato alla Sicilia è nel non avere mai avuto modo di vivere questa terra per una semplice vacanza.

Quanto sei cambiata rispetto al periodo legato alla tua partecipazione al contenitore di talenti “Amici di Maria De Filippi”?
Ho sempre portato in giro la passione che nutro per la musica jazz ma la scelta di approdare ad Amici era legata alla pura voglia di essere apprezzata ad ampio raggio. Ho detto di no, negli anni, a Maurizio Costanzo, alla stessa Maria, in tutte le occasioni in cui mi hanno proposto dei musical o situazioni simili. Situazioni che non rispecchiavano il mio lato artistico e umano. L’unico musical che ho volutamente scelto di fare è stato “The Bodyguard”, basato proprio sulla vita di Whitney Houston, caratterizzato da una produzione inglese, in cui ballavo e cantavo, oltre ad interpretare i più grandi successi della splendida cantante. Credo sia importante capire il potenziale di uno strumento come la televisione ed usufruirne affinché questo ci aiuti a divulgare il messaggio che vogliamo portare nel mondo dandoci l’opportunità di farci conoscere ad un pubblico più vasto…

Karima

“No Filter” è il titolo del tuo ultimo progetto discografico, un lavoro voluto, desiderato. Come ha preso esattamente forma?
“No Filter” è una raccolta di grandi successi pop e rock mondiali rivisitati in chiave acustica. Un progetto nato con il pianista Piero Frassi con cui collaboro da vent’anni, proprio quest’anno, e con Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria, prima di tutto grandissimi amici e poi musicisti eccezionali. “No Filter” è un lavoro che ho amato ed amo così tanto da averne voluto stampare anche un vinile. Il mio primo vinile! Una novità nella mia carriera. Grazie alla collaborazione con Burt Bacharach ho appreso un modo di lavorare molto affine al mio sentire, registrare in presa diretta, come si faceva una volta, senza taglia e incolla… Il desiderio principale è stato quello di portare su un “fisico” l’emozione del live.

Karima, come vivi il rapporto con il pubblico?
Vivo un rapporto meraviglioso con il mio pubblico. Un rapporto fatto di un contatto che parte dai social e arriva fino ai live dove ci stringiamo la mano e facciamo foto. Il mio lavoro è tutto per me! Da quando ero piccolissima la musica è sempre stata al primo posto, la mia amica d’infanzia e la spalla su cui piangere. È stata la mia ancora di salvataggio… Devo tutto alla musica!

Una piccola anticipazione sui tuoi prossimi progetti?
Sto lavorando ad un progetto teatrale che molto probabilmente vedrà la luce nell’inverno tra il 2025 e il 2026. Con me, sul palco, un’orchestra sinfonica di 42 elementi. Vi stupirò, inoltre, con un disco di musica italiana a cui sto finalmente lavorando. Siamo in fase di chiusura. Nel novembre 2024 uscirà il vinile di “XMAS”, l’album di Natale pubblicato nel dicembre del 2022.

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