C’è veramente la parola fine al matrimonio Bonolis-Bruganelli? Il racconto alla rivista Vanity Fair
La coppia Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli, sposata dal 2002, ha deciso di raccontare a Vanity Fair i motivi della separazione. «Non ci sono di mezzo terze persone o amanti. Siamo separati, eppure siamo più uniti che mai. Continueremo a esserlo per la nostra famiglia, tra di noi. Il sentimento è forte, però non è più quello che ci ha avvicinati».
Nell’intervista la coppia parla per prima volta dell’epilogo del loro matrimonio e dell’inizio di una nuova vita insieme. «Più che una lezione sul lasciarsi, è una dichiarazione su che cosa sia l’amore», commenta il direttore Simone Marchetti nell’editoriale. «Sarebbe bello se storie come questa non fossero solo l’eccezione alla regola ma diventassero un modello, un’ispirazione».
L’intervista su Vanity Fair
Riportiamo da ufficio stampa parte dell’intervista disponibile sul numero di Vanity Fair in edicola dal 7 giugno e online sul sito ufficiale della rivista.
Da quando siete separati?
Sonia: «Non è una questione di date, di tempo. Siamo genitori, continueremo a fare le vacanze insieme, manterremo le stesse dinamiche. È questa la notizia. Non ci sono di mezzo terze persone o amanti».
Paolo: «Magari poi arrivano…».
Sonia: «A quel punto non saranno più amanti. Per i nostri figli siamo mamma e papà da sempre, non cambia niente. Manca solo il rapporto fisico».
Paolo: «Che però è divertente».
Sonia: «Si può fare anche quando ci si separa».
Paolo: «Sarebbe diverso»
Che cosa non funzionava più nel vostro rapporto?
Paolo: «Per un certo periodo Sonia ha avuto difficoltà a stare in una situazione che non era più la sua. Si è sforzata, e per questo le devo fare i complimenti, finché è stato inutile continuare. Ci siamo confrontati, mi ha spiegato, ho capito. Non si può pretendere che una persona viva diversamente da ciò che sente di essere».
Le ha fatto male?
Paolo: «Ero dispiaciuto, ovvio. Però non è pensabile che la vita degli altri debba per forza corrispondere sotto ogni aspetto alla tua. Se prende altre traiettorie e ha altri obiettivi, vanno considerati, soprattutto se parliamo di una persona alla quale si vuole bene».
Che cosa si è rotto esattamente?
Sonia: «Non riuscivo più a vivere con entusiasmo alcune delle cose che fanno parte di un rapporto di coppia».
Non avete paura che [i vostri figli] possano comunque soffrire?
Sonia: «Sono gli altri, dall’esterno, che possono farli soffrire».
Perché avete scelto di smentire l’indiscrezione della vostra ( allora eventuale) separazione?
Sonia: «Per riprenderci quello che era nostro. Va bene essere giudicati perché siamo personaggi pubblici, ma potevamo anche essere separati da tempo e non volerlo dire».
Paolo: «Era una notizia che avremmo dovuto dare noi per primi a chi di dovere. Ma nel fascinoso mondo di Pettegolandia la gente si attacca vampirescamente alle vite degli altri ignorando sentimenti, affetti, figli».
Qualcuno, proprio dopo il vostro video, ha scritto: «Hanno smentito per ragioni economiche».
Sonia: «Hanno scritto cose che non esistono. Non ci saranno avvocati, alimenti, niente di tutto questo».
Potreste essere gelosi l’una dell’altro?
Paolo: «Mi auguro di no, sarebbe grottesco. Nel momento in cui privi una persona di alcune cose necessarie per vivere, ci sta che se le vada a procacciare per la sua sopravvivenza. Non puoi pretendere che muoia».
Sonia: «Potrei non essere gelosa di una più giovane e attraente di me, perché ci sono parti di Paolo che sento saranno mie per sempre: 26 anni di vita insieme sono irripetibili».
Paolo: «Poi è impossibile mettere delle definizioni a quello che sarà. Spero solo che non ci siano odi, rancori, interferenze nelle scelte altrui».
Ricordate il vostro ultimo bacio?
Sonia: «Ci salutiamo e ci diamo il buongiorno baciandoci ancora adesso. L’ultimo bacio passionale, però, non me lo ricordo».
Avete presto iniziato a lavorare insieme. Mai messo in conto che sarebbe stato più difficile nell’eventualità di una separazione?
Paolo: «Non credo di lavorare ancora a lungo. Sono 44 anni che faccio questo mestiere. C’è un processo naturale, definibile biologicamente come “orchite”, che mi porta a pensare altrimenti della mia vita. Voglio dare al futuro un sapore diverso rispetto a quello che ho vissuto fino a ora. Probabilmente continuerò per un altro paio d’anni, poi diventerebbe pesante senza l’entusiasmo».
Qualcuno ha parlato di un possibile ritorno in Rai al posto di Fabio Fazio.
Paolo: «Fabio è un bravissimo professionista, ma non c’entro niente con lui. Ha fatto Che tempo che fa, una trasmissione molto bella. Mi sono tolto quella soddisfazione con Il senso della vita. Non bisogna percorrere i sentieri altrui: ognuno segue il proprio, anche perché alla fine i sentieri finiscono sempre da qualche parte».
Sonia, per il suo futuro esclude altre partecipazioni televisive?
Sonia: «Sicuramente continuerò a fare la produttrice, è quello che mi riesce meglio. Semmai dovesse arrivare qualche proposta divertente in cui sia richiesta la mia voce fuori dal coro, la valuterò».