Paolo Ascierto. Foto dal Web
Paolo Ascierto. Foto dal Web

Restate a Casa: l’appello del Professore Paolo Ascierto

“L’emergenza CoronaVirus non è finita e, anzi, il numero dei contagi è ancora molto alto. Lo sappiamo che le belle giornate e quelle che dovevano essere le vacanze di Pasqua stanno arrivando, ma qui in ospedale quella che si respira non è affatto aria di festa. Non possiamo allentare la presa perché qui è una guerra e possiamo vincerla solo e se restate a casa. Ve lo chiediamo con il cuore affinché tutti i sacrifici fatti fin’ora non siano stati fatti invano: Restate a casa”.

Paolo Ascierto. Foto dal Web

Questo è l’accorato invito del Professore Paolo Ascierto, che in questa dolorosa battaglia al Covid-19, è tra le figure pilastro su cui poter fare riferimento ed affidamento.

Anche nei post succesivi il luminare ha continuato con i suoi appelli: “… Stare a casa dovrebbe essere una prioità per la salute e le famiglie. Ogni giorno andando e tornando dall’ospedale, mi rendo conto che troppe persone sono ancora in strada. Posso vederli con i miei occhi, le immagini non sono necessarie. Noi medici sappiamo cosa sta succedendo in queste settimane nei reparti ospedalieri e vi chiediamo solo di fidarvi di noi.”

Intanto dal Cotugno, ospedale preso a modello in Italia per la lotta contro il coronavirus, ricordiamo anche il bellissimo servizio dedicato all’ospedale da parte di Sky News, arriva la bella notizia di un paziente con il Covid19 che dopo la terapia sperimentale ha testimoniato l’efficacia del Tocilizumab, il farmaco anti-artrite reumatoide. La terapia, lo ricordiamo, è nata proprio dal team dei ricercatori dell’Ospedale Pascale con a capo il Professore Ascierto.

Giovanni, questo il nome del paziente, con una telefonata fatta durante la trasmissione di Rai Radio2 “I Lunatici” ha così esordito: “Sono Giovanni, vi chiamo dal Cotugno di Napoli, ho il covid ma finalemente riesco a parlare dopo la terapia sperimentale…”

“Andrà tutto bene” è la frase che fa da padrona in questi giorni, la si canta, la si scrive affiancata da arcobaleni, la si usa come augurio e per esorcizzare questa immane tragedia… in realtà non è che la si può pronunziare con totale serenità in quanto sono veramente tanti i dolori ed i drammi che si stanno vivendo in tutta la penisola, in tutto il mondo. L’ottimismo esortiamolo dicendo: “Restiamo a casa, sperando che tutto passi quanto prima” e ringraziando sempre di cuore chi sta rischiando in prima linea contro questa dolorosa guerra che dovrebbe portarci a riflettere e valutare sulle nostre fragilità ed impotenze trasformandole in generosità ed altruismo verso il pianeta tutto e verso chi oggi si sta sacrificando per noi.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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