Denise Tantucci: sogno un ruolo da cattiva
Intervista all’attrice Denise Tantucci, che ci racconta della sua presenza nel nuovo film (opera prima) della Cardone.
Ritroviamo Denise Tantucci alle prese con una nuova esperienza cinematografica, “Una vita da sogno – L’abbaglio”, opera prima di Alessandra Cardone. Una ragazza con molte esperienze alle spalle, tanta voglia di ricoprire un ruolo distante dal suo essere, e molte storie chiuse nel cassetto…
Bentornata su La “Gazzetta dello Spettacolo”, Denise Tantucci. Una nuova esperienza, “Una vita da sogno – L’abbaglio” è nei cinema dal 10 aprile, cosa puoi dirci a riguardo?
Sono contenta di poter parlare in dialetto per la prima volta, nella mia carriera. Ho avuto una coach molto brava, Serena Tondo, anche lei presente nel film, abile sin dall’inizio nell’insegnarmi ogni cosa. Era fondamentale che il mio personaggio parlasse salentino, anche perché è ben radicata nella sua terra e comunità, ed è qualcosa che mi resterà, così come il bellissimo territorio vissuto durante il periodo di lavorazione del film.
Come sono stati i rapporti con i tuoi compagni di avventura?
Con Andrea Simonetti abbiamo stretto un bellissimo rapporto, tanto da sentirci spesso ed incontrarci, come possibile, in giro per l’Italia. Lo stesso vale con tutti gli altri, specie con ‘le mie più care amiche’ nel film. Senza di loro non sarebbe stata la stessa cosa! Tutto ciò che vedrete è stato guidato da un semplice essere genuini…
… e tanti saranno gli incontri in sala, a stretto contatto con il pubblico?
Si! Il film è in giro per le sale italiane, attualmente. Purtroppo non ho potuto essere presente all’anteprima a Lecce, ma proverò ad esserci per le tappe future nelle Marche. Ci sono altri progetti a tenermi impegnata, al momento.
Cosa sta regalandoti ad oggi questo viaggio nella recitazione?
Non credo di essere cambiata molto da quella che ero prima. Di certo, conoscendo tante e più realtà, credo che la ricchezza più grande sia proprio nell’aver trovato non solo questo lavoro ma anche tante persone diverse da me. Una finestra sul mondo, i piedi ben saldi per terra, e la consapevolezza di sapere chi sei e le origini che hai. Diversamente, non sarei tornata a vivere nelle Marche, a casa mia, proprio in seguito a questo percorso lavorativo.
Cosa non sei ancora riuscita a realizzare?
I ruoli non si cercano. La lista è davvero infinita. Mi piacerebbe interpretare un personaggio cattivo, senza alcuna giustificazione. La mia faccia dice tutt’altro, la fisicità anche, ma le intenzioni, il movimento, mi porterebbero a mettermi molto in gioco.
Nel tuo vissuto c’è la televisione, insieme al cinema, cosi come il teatro. Quali sensazioni sono legate alle tavole del palcoscenico?
Emozioni più immediate, grazie ad un pubblico lì vicino, pronto a scambiarsi delle energie, con persone sempre diverse di sera in sera. Tutto sta alle tue capacità, ad un ripetersi di volta in volta, qualcosa di meno contemplativo rispetto al cinema, forse perche è più fisico.
Se proprio dovessi esprimere una preferenza?
Se dovessi scegliere vorrei poter dirigere le mie storie. Dal lato attoriale, invece, forse sceglierei il teatro…
Storie di cui potremo sentir parlare, a breve?
Ho tante storie in mente, tante cose pronte, ma purtroppo i finanziamenti in Italia non funzionano, specie se sei fuori da un certo sistema. Chissà, magari un domani se ne sentirà parlare!
Un progetto, un’esperienza vissuta a cui sei particolarmente legata e a cui daresti nuovamente vita, se solo te ne fosse concessa l’occasione?
“Likemeback” di Leonardo Guerra Seràgnoli. Quando lo abbiamo girato, insieme a Blu Yoshimi e Angela Fontana, Leonardo ci disse che avremmo realizzato il due, dopo dieci anni. Lo aspetto! Siamo stati davvero un’ottima squadra, capitanati anche da Gian Filippo Volpicelli, un direttore della fotografia incredibile.
Tornando al film, “Una vita da sogno – L’abbaglio”, quale messaggio lanciare affinché in tanti si rechino al cinema?
È un film che se visto in comunità porta a discutere, a movimentare un po’ il proprio gruppo di amici. Verranno di certo tirate fuori molte discussioni, temi caldi.
Hai mai pensato, al di là della recitazione, ad un piano B?
Si, difatti sono laureata in fisica e avrei tanto voluto essere una ricercatrice.
Sei felice, appagata, in questo momento?
Si! È un periodo pieno, ricco di tante cose, e sono davvero felice.
Progetti futuri di Denise Tantucci?
Questa estate uscirà “Leopardi & Co”, una commedia girata nelle Marche insieme a Jeremy Irvine, Whoopi Goldberg e Paolo Calabresi. Una commedia che parla di Leopardi e, allo stesso tempo, anche molto romantica, attuale.