Alfonso Bergamo: determinazione e forza nel mio metodo
Incontriamo il regista del lungometraggio “The Garbage Man”, Alfonso Bergamo, che ci racconta la sua formula di lavoro.
Tanta determinazione e forza dalla parte di Alfonso Bergamo, regista di “The Garbage Man”, un progetto che ha tanto da raccontare, con un cast non da poco e una formula indipendente e vera, capace di toccare le corde dell’anima.
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Alfonso Bergamo. “The Garbage Man” è il titolo del tuo nuovo film, una regia importante, un tema a cui prestare attenzione. Come ha preso forma questo tuo progetto cinematografico?
È partito tutto da una tragedia accaduta qualche anno fa a Brindisi. Una ragazza, Melissa Bassi, è stata colpita dall’esplosione di un ordigno situato dietro i cassonetti dell’immondizia. Da questa situazione nella mia mente è scaturita l’immagine di un netturbino che nel fare il suo lavoro scopre l’ordigno e salva la ragazza. Per il primo trattamento del film devo grazie Frank Periz, con cui collaboro da anni, abile autore americano. Insieme siamo arrivati al fulcro di “The Garbage Man”.
Quali sensazioni sta regalandoti l’uscita del film in questi giorni di prima visione nelle sale?
La conferenza stampa è andata benissimo, ci ha regalato tanto, e le recensioni, al momento, sono molto positive, così come lo è il successo di critica ottenuto. Sono entusiasta!
Come hai scelto gli attori presenti nel film?
È accaduto tutto in maniera molto naturale. Con Tony Sperandeo di tanto in tanto ci ritroviamo, che sia sui miei set o meno, ma con Paolo Briguglia è andata diversamente. Avevo scelto un altro attore, cosa poi saltata, ed ho pensato a lui perché ricordavo avesse girato un film con Tony, “I cento passi”. È stato amore a prima vista! Randall Paul lo inseguivo da anni e finalmente questo desiderio si è avverato. Non ultima Roberta Giarrusso che mi è stata proposta e sono stato più che felice di accoglierla sul set e per le sue abilità e per la persona splendida che è.
Cosa sta regalandoti questo viaggio nella regia?
È di certo un viaggio pieno di ostacoli, specie per il periodo che vive il cinema. Sento, pero, di essere fortunato perché nel mio essere indipendente riesco ad arrivare alla sala e non potrei desiderare di meglio. La determinazione fa tanto e finché avrò la voglia e la forza dalla mia continuerò a battermi per questo bellissimo mestiere.
Quali consensi ti auguri che possa ottenere questo film?
Spero di aver fatto un piccolo passo verso una visione diversa. Credo nelle linguaggio del cinema, nella sua sintassi, nella forza della musica. Credo in un cinema che si vede poco in Italia e spero che tutto ciò venga chiaramente compreso dal fruitore medio.
Possiamo aspettarci da Alfonso Bergamo una nuova regia a breve?
Sicuramente! Non ci si ferma mai. Questo film è stato mio per tanto tempo ma adesso è di tutti, per fortuna, e camminerà da solo. Ora potrò concentrare le mie forze su altro.